Editore: Newton Compton editori
1952, Indocina francese. Dalla morte della madre, Nicole, diciottenne franco-vietnamita, è vissuta all’ombra della bella sorella maggiore, Sylvie. Quando Sylvie prende le redini degli affari di famiglia, che ruotano intorno al commercio della seta, a Nicole non resta che accontentarsi della gestione di un vecchio negozio, nel quartiere vietnamita di Hanoi. La zona, tuttavia, pullula di militanti ribelli pronti a tutto per porre fine alla dominazione francese, persino a tradire i loro cari. In questo clima sempre più teso, Nicole scopre la corruzione su cui si regge il sistema coloniale e si rende conto con sgomento che anche la sua famiglia è coinvolta… Nel frattempo, la ragazza conosce Trân, un ribelle vietnamita, e, nonostante sia innamorata di Mark, un affascinante imprenditore americano che incarna alla perfezione l’uomo dei suoi sogni, le sembra finalmente di intravedere una via di fuga da una vita che non ha scelto e da una cultura a cui non sente di appartenere. In un Paese dilaniato dai contrasti, è difficile per Nicole fare la scelta giusta, capire di chi fidarsi…
La figlia del mercante di seta è un romanzo affascinante sulla rivalità tra sorelle, sull’amore che sfida la sorte, sui segreti da tenere nascosti, a cui fa da sfondo un Vietnam incantevole nell’età del colonialismo.
Ci sono voci nate per raccontare, scritture che riescono a rivestire di magia ogni parola: quella di Dihan Jefferies è una di queste e La figlia del mercante di seta ne è la prova. Anni Cinquanta, il colonialismo detta le regole in molte parti del mondo, ma si avvertono già le prime avvisaglie di scontenti che porteranno a guerriglie e a moti d’indipendenza fino a far implodere un sistema considerato perfetto soltanto dalle classi privilegiate.
Nicole Duval ha diciotto anni e appartiene a una famiglia mista franco-vietnamita, nonostante il suo aspetto non denoti alcuna discendenza europea. Il padre è un facoltoso mercante di seta francese e la sorella Sylvie è tutto ciò che Nicole desidera essere: è alta, elegante e, soprattutto, i suoi tratti non hanno nulla di asiatico. Non come Nicole, i cui occhi allungati e la pelle olivastra, raccontano più di un’origine, un’appartenenza che lei, confusa, vive tra rimorsi, paura, e l’assenza opprimente della madre.
Durante una festa Nicole conosce Mark, un imprenditore americano di cui si innamora, ma il legame che sembra coinvolgere lui e Sylvie, non fa che acuire le sue insicurezze e la necessità di rivalsa nei confronti della sorella.
Quando il padre destinerà a Sylvie la gestione dell’impresa di famiglia, relegando l’ambiziosa Nicole a gestire uno dei loro negozi nel quartiere vietnamita di Hanoi, la rivalità incrinerà le relazioni di un’intera famiglia.
Nicole si sente frustrata, crede che il padre l’abbia sacrificata non per la sua mancanza di esperienza o competenza, ma per i suoi tratti somatici e per la terribile accusa – mai rivelata – di ritenerla responsabile della morte della madre; si sente fuori posto e il rapporto ambiguo tra Sylvie e Mark, che la costringe a un’altalena di assenze e momenti di intimità, la logora ogni giorno di più.
Nel quartiere vietnamita non ci sono francesi e da quando Nicole lavora lì, rendendo il vecchio negozio il più bello della zona, sente nei confronti della gente locale un attaccamento che la lacera. Conosce i suoi vicini, e fa amicizia con Trân, un ragazzo che milita tra i ribelli e le mostra i risvolti della colonizzazione.
Nicole si sente sopraffatta, realizza il grado di sfruttamento che la Francia esercita sul Vietnam, vede la miseria e la prostituzione delle ragazze usate come merci e scopre che la sua famiglia, e lo stesso Mark, le nascondono qualcosa. Ferita, farà una scelta che la porterà lontano e le mostrerà che la violenza ha anche i contorni della libertà.
Romanzo evocativo e complesso, La figlia del mercante di seta mostra uno studio accurato da parte dell’autrice per rendere credibile il periodo storico trattato, ma il risultato non si ferma lì. La narrazione è serrata, i personaggi sono tratteggiati con acume e il lettore viene catapultato in una storia che si dipana con grande maestria, dosando romanticismo e avventura, passione e impegno civile.
I dettagli rendono i luoghi reali, vividi, tanto da far percepire odori e rumori. E Nicole è un personaggio che vive di contraddizioni, ma che colpisce proprio per questo: vulnerabile eppure forte, si lascia ricordare anche dopo l’ultima pagina.
Consigliato a chi cerca una lettura emozionante e non banale, lontana da molta narrativa di consumo “usa e getta”.
Si ringrazia la casa editrice per la copia fornita grazie al programma Il Club Dei Lettori.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Commenti
Nessun commento ancora.