La sera del suo diciassettesimo compleanno, Sofia Claremont viene risucchiata in un incubo dal quale non riesce più a destarsi. Sta tranquillamente passeggiando di sera sulla spiaggia, quando si imbatte in una creatura pallida e minacciosa, che brama ben più del suo sangue. Viene rapita e condotta a La Coltre, un’isola dove al sole è eternamente interdetto di brillare e che non è riportata su nessuna mappa; a governarla è la congrega di vampiri più potente del pianeta. È lì che Sofia si risveglia come prigioniera, una schiava in catene. La vita di Sofia prende una piega terrificante, e nel contempo eccitante, quando viene scelta tra centinaia di ragazze per essere trasferita nell’harem, situato sulla cima di un albero, di Derek Novak, il principe reale delle tenebre. Per quanto il Principe viva ossessionato dal potere e da una sete insaziabile per il sangue di Sofia, la ragazza non ci mette molto a capire che, in tutta l’isola, il posto più sicuro per lei è proprio all’interno della residenza reale. Decide allora che, se vuole sopravvivere anche solo un’altra notte, dovrà fare di tutto per accattivarsi le grazie del sovrano.
Ci riuscirà o incontrerà la stessa sorte di tutte le altre ragazze finite sotto le grinfie della famiglia Novak?
Questo libro viene presentato come un fenomeno del self-publishing con oltre tre milioni di copie vendute e più di seimila recensioni su Amazon.com.
La frase che viene usata per descriverlo è: “QUANDO AVATAR INCONTRA TWILIGHT”.
Bisogna dire che le scrittrici d’oltre oceano hanno davvero meno problemi delle italiane quando si tratta di dichiarare la chiara fonte di ispirazione.
Iniziamo dalla trama.
Sofia è una ragazza particolare. Ha subito abusi da una madre malata di mente ed è stata abbandonata dal padre che l’ha affidata a una famiglia di vecchi amici, gli Hudson. La ragazza soffre di claustrofobia e ha frequenti attacchi di panico che la colgono quando si trova in luoghi molto affollati. È segretamente innamorata del suo migliore amico Ben, figlio della coppia che la ospita, e vorrebbe approfittare della vacanza a Cancún per dirglielo. I suoi progetti vengono ostacolati dalla ricomparsa di una ex di lui, ma soprattutto dal fatto che viene rapita sulla spiaggia da un ragazzo che poi si rivelerà un vampiro.
Viene portata, insieme ad altre ragazze, in un’isola la cui collocazione geografica resterà uno dei grandi misteri dell’universo, e ridotta in schiavitù per compiacere al suo risveglio il principe dei vampiri, Derek Novak, potentissimo e bellissimo che ha fatto “la bella addormentata” per quattrocento anni. Dopo così tanto tempo senza sangue e senza “altre consolazioni” ci si aspetta che appena vedrà Sofia e le altre ragazze farà una maratona di sangue e sesso.
Ovviamente no, perché questo libro è un young purissimo, al confronto Twilight può essere classificato come erotico.
Per ragioni inspiegabili Derek vede qualcosa in Sofia, il suo sangue lo attrae (mi ricorda un certo Aro che diceva che una certa fanciulla era la cantante di un certo vampiro, ma posso sbagliare) e quindi non le farebbe mai del male (davvero!?) ma combatte ogni giorno contro questa bramosia (e certo!). Ma non vi preoccupate sta comunque giorno e notte con lei, la tratta come una principessa e non vorrebbe mai lasciarla.
In agguato ci sono i cattivi e una profezia, ma il libro si ferma in un punto lasciandoti appesa come un salame.
Non aggiungo altro e passo ai personaggi.
Sofia è una ragazza presentata come fragile e con un profilo psichiatrico instabile. Dopo tante visite nessuno sa che cosa abbia in realtà. Ma quando arriva alla Corte si trasforma in Wonder Woman. Viene picchiata, morsa, terrorizzata e lei si riprende come la persona più resiliente del pianeta, senza contare che in due incontri la strega dell’isola le azzecca la diagnosi appioppandole un certo disturbo che, scusate se ho riso, non sentivo tirare fuori dal secondo anno di studi.
Derek ha il sex appeal di uno di quei pallidi pesci che vivono a grosse profondità. È il vampiro più forte di tutti, ma non vorrebbe essere un vampiro (ma dai!?), è un musicista (pure!) e invidia l’umanità di Sofia (davvero?!). Ha una sorella veggente (sul serio?!) e un fratello cattivo che più cattivo non si può, ma anche se se lo merita non lo ammazza perché lui alla famiglia ci tiene (uffa!)
La scrittura è elementare con scarso uso di metafore, similitudini e sinonimi. Dal primo capitolo di una saga ci si aspetterebbe maggiore attenzione alla spiegazione della genesi della storia, ma in realtà la trama è così essenziale, così in bianco e nero, che tutto sembra già visto.
Non genera emozioni, almeno non le ha generate in me.
Sono ancora alla spasmodica ricerca di Avatar perché se Twilight è ben presente, l’aggancio con il capolavoro di Cameron io non l’ho visto, e aggiungo grazie al cielo.
Consigliato solo a chi spera di ritrovare le atmosfere di Twilight, cosa che però non succederà.
E piccolo inciso…se una italiana si fosse azzardata a scrivere codesto libro sarebbe stata crocefissa sulla pubblica piazza come la peggiore delle plagiatrici, ma evidentemente all’estero sono più tolleranti.
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