♦ Triskell Edizioni (10 gennaio 2018)
Per Spencer è stato semplice abituarsi all’idea di essere in una vera e propria relazione. Fin troppo semplice. Andrew si è adattato perfettamente alla sua vita e, mettendo da parte insicurezze e preoccupazioni, Spencer è riuscito a godersi il corso degli eventi insieme a lui.
Per la prima volta dopo tanti anni, incredibilmente, la vita di Spencer è davvero perfetta. Andrew però tende a farsi prendere dalla paranoia, e quando il suo ragazzo riceve una telefonata dall’Australia è sicuro che Spencer si allontanerà da lui.
Al contrario, forse il loro rapporto potrebbe consolidarsi ancora di più, perché Andrew non si è accorto che Spencer dipende da lui più di quanto creda. Forse la storia di Spencer Cohen è pronta per il finale e forse, ma solo forse, si tratterà del lieto fine che Spencer non avrebbe mai pensato essere possibile.
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«Ti odio.»
«No che non mi odi.»
Siamo arrivati al tanto atteso finale, quello che chiude il cerchio, quello che volevo tanto leggere e che, ora che è finito, mi ha lasciato, al contempo, un vuoto enorme e un senso di completezza indescrivibile.
Questo è il libro del passato che ritorna, che potrebbe annientare un giovane amore se non ci fosse un sentimento forte alla base.
Ma partiamo dall’inizio: Spencer e Andrew si conoscono per caso, come rapporto lavorativo, si apprezzano, si stimano, sono attratti l’uno dall’altro e sono destinati a separarsi quando il “cliente” Andrew avrà le sue risposte da parte del suo ex. Ovviamente non si separeranno, ovviamente inizieranno una relazione e inizieranno a capire che il bisogno di stare insieme, così come far le cose con calma, sarà sempre più forte, per la crescita di un amore appena nato e il non annientare le proprie personalità individuali.
Li ritroviamo così, innamorati, felici, sexy e travolti da un’attrazione tale da spaventarli.
Adoravo passare il tempo con i miei amici. Davvero. Ma quando pensavo ad Andrew, tornavano le farfalle nello stomaco e mi sentivo frastornato e nervoso. Faceva sì che il mio cuore perdesse un battito quando il suo nome appariva sul mio telefono, al suono della sua voce o a sapere che il messaggio che era appena arrivato era il suo. Quel mio stupido cuore che continuava a dimenarmisi in petto.
Ed era meraviglioso.
Andare piano è la parola d’ordine, ma si fa sempre più difficile e ogni volta il rivedersi li porterà a sessioni di sesso bollente e sguardi persi negli occhi dell’altro.
Quando Andrew tornò, non indossava altro che un asciugamano attorno alla vita. Sorrideva nervoso e, Dio, era stupendo. Gemetti a quella vista, a pensare a cosa significasse averlo nudo di fronte a me. Il mio sesso pulsava per l’eccitazione.
Andrew si avvicinò piano alla sedia papasan, mordendosi un labbro. «Uhm.»
«In ginocchio,» mormorai. «Aggrappati al bordo come se fosse un manubrio.»
Mentre lo faceva, io mi denudai e gettai i vestiti dietro di me. Non feci caso a dove finissero, ero troppo occupato a guardare Andrew per potermi focalizzare su altro.
Ora, onestamente non so come continuare a descrivere cosa ho provato da questo punto in avanti, perché se si trattasse solo della loro storia d’amore semplice e pulita non avrei problemi, direi semplicemente che cammino su una nuvoletta e vedo tutto il mondo a tinte rosate, ma la storia di Spencer è sempre molto di più: dai muri che lo circondano per non soffrire, alle cicatrici che porta sulla pelle, i suoi tatuaggi, per mostrare al mondo chi è.
Sorridevo sulla via verso il fast food, con Andrew abbracciato a me e un piccolo pezzo di lui impresso a inchiostro sulla mia pelle.
Spencer è un uomo buono, divertente, ma anche un sopravvissuto, un’anima abusata e delicata che ti vien voglia di proteggere, di difendere, di metterti davanti a essa e dire “basta, è troppo, non è giusto”; Andrew lo vede per ciò che è, lo sente sulla pelle e va oltre le apparenze, oltre le battute, oltre tutti i muri. Andrew sa e accetta completamente il suo uomo, anche se ha paura, esattamente come Spencer respira in funzione del suo amore e ne è terrorizzato.
Può, però, un amore del genere resistere al destino? Può il passato tornare e fare ancora così male? La risposta è sì.
Spencer affronterà il suo passato e Andrew sarà al suo fianco, ne ricaverà altre cicatrici e orgogliosamente le porterà sulla pelle.
«Se con madre si intende la persona che ha cura di te, che ti ama, ti supporta e ti incoraggia, allora lei era la mia. Non mi ha dato la vita, ma è come se l’avesse fatto. M’intristisce sapere che la gente che passa di qui non sa che era amata. Avrebbero dovuto scrivere: “Amata madre di Spencer”.»
Scopriremo che le cover dei romanzi hanno un significato profondo e che Spencer, visto attraverso gli occhi di Andrew, è una creatura che descrivere a parole è impossibile, si può solo immaginare tramite immagini.
I temi toccati sono importanti, i messaggi ancora più profondi.
Quel che sembra un semplice romanzo d’amore è molto di più: dà speranza, ti dipinge un sorriso triste sulle labbra e ti fa luccicare gli occhi di felicità.
Spencer è ormai un caro amico e lasciarlo andare, sulle note di Hallelujah verso le braccia di Andrew, è stranamente solo una gioia.
Arrivederci amico caro, grazie di aver condiviso il tuo mondo con noi.
Questa serie è dedicata a tutti gli Spencer là fuori: a quelli che hanno perso tutto ma che hanno ancora speranza, a chi ha paura di amare di nuovo ma lo desidera ardentemente, a quelli che sono passati attraverso l’inferno e sono ancora forti abbastanza da sorridere, e a quelli che hanno cicatrici impresse sulla pelle.
Recensore e FanArt artist:
Editing:
Spencer Cohen: Book One – qui la recensione
Spencer Cohen: Book Two – qui la recensione
Spencer Cohen: Book Three
Spencer Cohen: Yanni’s Story * inedito in Italia
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