Parigi, 1957. Michelle è pronta ad attuare il suo piccolo colpo di scena per smascherare il tenebroso pianista che si esibisce al teatro Opéra National. A nulla servirà tentare di nascondergli la sua più grande debolezza, sarà semplice leggerle nel cuore e nell’animo e sarà lui stesso a decidere la sua sorte, il castigo e la ricompensa.
Una sinfonia che il pianista ha intenzione di suonare fino all’ultima nota.
Ebook
Come ho spesso l’abitudine nociva di fare, gironzolavo sugli store gettando un occhio alle
nuove uscite letterarie, quand’ecco che balza alla vista un nome a me ben noto, per le tante soddisfazioni ed emozioni che la lettura dei suoi libri mi ha sempre trasmesso: Anna Chillon.
Oh, perbacco, malandrina – ho pensato – eccola con una nuova pubblicazione a sorpresa!
Eh, ma non mi sfuggi mica! 😀 Click!
Detto, fatto! Dopo 10 minuti avevo già iniziato a leggere, ma con mia enorme tristezza scopro trattarsi di un racconto, e non di un romanzo. Già pregustavo un piacere che si protraesse per un tempo più lungo, e invece mi toccava centellinare, uffa! E va bene, facciamo in modo che sia un piacere breve ma intenso – mi son detta – e ariclick, vai di sonata n.14 in sottofondo! Partono le prime note della famosa Sonata al chiaro di luna, e io mi immergo nelle parole al dolce ritmo della musica. Ho scoperto solo dopo che questo racconto sarebbe uscito anche in formato audiobook, ma intanto mi ero già creata una sorta di audiolibro personale…
Il braccio le scivolò di lato, il sangue raccolto sfuggì catturato dalla forza di attrazione del suolo. E fu allora che il tempo parve fermarsi cristallizzando quel momento in un’unica nota di assoluto silenzio sospesa su tutta la platea, finché la goccia cremisi non toccò il pavimento e l’illusione si infranse con un pesante accordo in do minore calcato con tutto il vigore possibile sui tasti del pianoforte a coda. Il pianista aveva improvvisamente aperto gli occhi e alzato il capo interrompendosi bruscamente, unico ad aver percepito ciò che in realtà era appena avvenuto.
Sul racconto cercherò di spendere poche misurate parole, dato che in questo caso è davvero dietro l’angolo l’evenienza di incorrere in spoiler indesiderati. Anzitutto l’ambientazione, che apparentemente sembra evocare atmosfere gotiche, e uso di proposito questo avverbio perché, superata la prima impressione noir, l’atmosfera è tutt’altro che angosciante o paurosa, bensì soffusa di calde passioni stemperate con ironica leggerezza. L’aria che si respira tra i personaggi della storia è di potente e diffuso erotismo, calibrato da un substrato di ironica imprevedibilità, dovuta in particolare alla costante sfida in atto tra i due personaggi, entrambi forti, audaci, sfrontati, anche subdoli a parole, se non nelle reali intenzioni: Michelle è curiosa, intraprendente, piena di voglia di vivere, nonostante affermi il contrario; Friedrich è un’anima antica, che nella sua lunga vita ne ha viste di cotte e di crude, e fa fatica a stupirsi nuovamente, questo finché non sente lei. Due personaggi tratteggiati in maniera perfetta, nonostante le poche pagine. Di sicuro avrebbero meritato uno spazio molto più ampio, ché potenzialmente avrebbero ancora tanto da raccontarci. Ed è quello che infine auspico, ovvero che un giorno la Chillon riprenda tra le mani questi due e ci faccia sapere a che punto sono ora, se si stanno baciando, mordendo, punzecchiando o scannando, in senso metaforico. Se dalla combinazione tra la lotta delle loro due menti e la complicità dei loro corpi, possa un giorno nascere qualcosa di più completo di una singola piccola luminosissima perla.
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Audiobook
Letto da Janette Branadu
Questo è il mio primo audiobook. È tanto tempo che ci pensavo ma non mi ero mai decisa, ma un a Vampiro di Anna Chillon non si può dire di no…
Sono rimasta incantata fin dai primi secondi: le parole, la recitazione e la musica creano immediatamente l’atmosfera giusta. Intravedi, là in fondo, sul palco, il misterioso pianista e capisci subito che ha qualcosa di speciale, senti Michelle che sta cercando di attrarre la sua attenzione e segui con ansia mista a curiosità: perché avvicinare una creatura della notte?
La voce di Janette si carica delle emozioni della ragazza man mano che la vicenda procede e lei ottiene quello che desidera e forse anche di più e si trasforma, per quanto possibile, anche nella voce di Friedrich, se non nel timbro almeno nelle intonazioni, rendendo facile distinguere i due personaggi.
È avvolgente questo audiobook, la scrittura dell’autrice, la voce armoniosa dell’attrice, la musica ben dosata – che dà quel tocco in più – trascinano dentro la vicenda colpendo l’ascoltatore nel profondo, sussurrando profumi e sapori, coinvolgendolo in una storia carica di sensualità e lasciando la sensazione di voler conoscere Friedrich ora, anche se è tutto tranne che un principe azzurro romantico. *sospiro*
Ovviamente essendo un audiobook, per quanto poco meno di un’ora, richiede una predisposizione diversa rispetto alla fruizione di un testo scritto: la capacità di lasciarsi trasportare, in completo rilassamento, in una lettura fatta da altri, non un testo teatrale con voci diverse, richiede un minimo di attenzione ma anche di ritorno all’infanzia, quando chi leggeva per noi faceva mille voci. Se ci riuscite, se riuscite a concedere a In Aeternum un’ora tutta per lui, non ne rimarrete delusi.
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