L’amore non avrebbe dovuto far parte dell’accordo…
Triskell Edizioni.
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A ogni visita al bordello di Madame Delacroix, Nathaniel Travers richiede lo stesso uomo. Incredibilmente bello e molto esperto, Jasper non condivide solo l’amore di Nate per i giochi erotici e i corsetti di pelle nera, ma è divenuto anche un confidente fidato. E Jasper è l’unico al mondo a sapere che Nate desidera ardentemente una relazione stabile con il suo amico d’infanzia, Peter Edmonton.
L’amore non corrisposto fa male, ma è ancora più doloroso quando il suo oggetto è innamorato di qualcun altro. Jasper Reed lavora da Delacroix da dieci anni. Ha risparmiato abbastanza denaro da potersi ritirare, eppure rimane nel decadente bordello londinese. Andarsene significherebbe abbandonare Nate, e abbandonare la speranza che, un giorno, il vigoroso gentiluomo smetta di desiderare il suo migliore amico e capisca di amare Jasper, tanto quanto Jasper ama lui.
L’imminente matrimonio di Edmonton incombe su di loro, costringendo Jasper a interrogare di nuovo il proprio cuore testardo. Però Jasper è un bastardo dedito alla prostituzione, mentre Nate il nipote di un visconte. Di sicuro non può esserci alcuna speranza per loro…
Mi piacciono i libri Regency di Ava March: mi piace il suo modo di scrivere, semplice e scorrevole, e mi piacciono le sue trame che parlano di amori proibiti e di una Londra che, già a quei tempi, aveva molti lati oscuri, da nascondere alla vista dell’Alta Società.
Avere un titolo nobiliare ed essere l’unico erede in vita, per un uomo di quell’epoca voleva dire portare sulle spalle la pressione di provvedere alla propria famiglia, mettendo al mondo anche un erede; un buon matrimonio, quindi, era di vitale importanza. Gli omosessuali erano quasi costretti a vivere una doppia vita, per evitare lo scandalo, ma anche per evitare la galera vera e propria, visto che nella civile Gran Bretagna, in quegli anni, era lì che si andava a finire, perché la sodomia era considerata un reato.
Le storie d’amore scritte da questa autrice sono sempre molto appassionate, romantiche, ma anche con scene un po’ kinky e ricche di sensualità. La realtà, però, filtra sempre attraverso i pensieri dei suoi personaggi.
Jasper è un personaggio meraviglioso, vive e lavora in un bordello e la sua clientela è esclusivamente maschile. È innamorato di Nathaniel da anni, ma è abbastanza realista da nascondere i sentimenti che prova verso il suo cliente. Sa che nella vita, al di fuori delle mura del bordello, non c’è posto per una storia tra di loro, alla luce del sole.
Negli anni diventa l’amante, il confidente, l’amico, l’unico con cui Nathaniel può essere se stesso e vivere anche le sue fantasie più proibite.
Da un punto di vista finanziario, Jasper potrebbe ritirarsi, ma indugia per poter continuare a vedere Nathaniel, fino a quando si accorge di non riuscire più a rimanere distaccato, di essersi irrimediabilmente innamorato. Allora decide di dare una svolta alla sua vita, di pensare di più a se stesso e ricominciare una nuova esistenza, senza Nathaniel.
L’ho amato per questo, per il suo desiderio di cercare di costruire qualcosa, di non commiserarsi vivendo solo l’illusione di un amore, ma di lottare contro i propri sentimenti, perché si rende conto di meritare di più che qualche notte da favola, con quello che comunque rimane solo un cliente.
Il suo posto era davvero accanto a Nate?
La risposta gli risuonò in testa. Un fatto sicuro e irrefutabile, che non richiedeva la minima riflessione.
No.
Sussultò. Il bisogno di negare, di opporsi, di offrire una scusa dietro l’altra sorse dentro di lui. Ma vi si oppose fermamente.
Aveva costretto Nate ad aprire gli occhi. Ad affrontare la cruda verità. Ad accettarla. E lui non poteva essere da meno. Perché se non l’avesse fatto, sarebbe andato incontro a una delusione.
Una dolorosa, lancinante delusione.
Se l’improbabile si fosse mai verificato, e Nate avesse capito di tenere a Jasper abbastanza da voler intraprendere una vera relazione con lui, sarebbe andata sempre così, con Nate che andava a trovarlo per fare sesso e niente di più. Come lui stesso aveva detto a Nate la sera prima, non potevano farsi vedere insieme fuori dalla casa. Non sarebbero potuti andare in nessuno dei luoghi frequentati abitualmente da Nate. White’s non avrebbe mai ammesso qualcuno come lui. E quale uomo rispettabile si innamorava di una troia? Nessuno. Riuscire a intravedere ciò di cui Nate aveva un assoluto bisogno, allungare una mano e toccarlo, ma non poter mai veramente far parte della sua vita o avere un posto nel suo cuore… lo avrebbe distrutto.
Nathaniel è un caro ragazzo, tratta Jasper veramente come un amico e un amante, ma ha proprio le fette di salame sugli occhi. Si crede innamorato di un suo caro amico d’infanzia, ma è solo una infatuazione. Proprio non si accorge di cosa Jasper sia diventato per lui, della sua importanza nella sua vita, fino a quando non lo perde.
Ogni pensiero su Peter scomparve dalla mente di Nate. La desolazione che incombeva sul suo capo come una nube temporalesca svanì, quasi non fosse mai esistita. Con una certa fatica distolse lo sguardo da Jasper per fissare gli indumenti sul letto.
Se proprio fosse stato costretto a rispondere, quelli erano due dei suoi preferiti, ma erano completamente diversi nell’atmosfera che riuscivano a generare. L’uno accennava, provocava. L’altro era esplicito, esigente. La pelle nera suggeriva quasi una certa crudeltà, e gli anellini di metallo strategicamente piazzati alla base del corsetto erano fonte di innumerevoli possibilità interessanti. Eppure, il contrasto del morbido lino bianco sul corpo duro di un uomo…
[…]Il fuoco nel caminetto dietro di lui crepitava. La luce dorata filtrava con facilità attraverso il tessuto leggero, rivelando le linee del corpo di Jasper sotto il lino bianco. Un metro e ottanta di splendida virilità. Fianchi stretti e forti, cosce slanciate. L’ombreggiatura di peluria nera sull’inguine. Il duro arco della sua notevole eccitazione. Non vi era alcun dubbio in proposito. Anche con un’ombra di rossetto rosso sulle labbra, il minimo indispensabile a scurirle di appena un tono rispetto al solito colore rosato, Jasper era uomo al cento percento.
La loro è una bellissima storia, un amore che ha tante sfaccettature. Ho amato vederli insieme, leggere quello che avevano da dirsi e soprattutto ho adorato la verità che filtrava attraverso le parole di Jasper e dei suoi pensieri.
A chi ama i libri M/M, ma anche il Regency, consiglio di cuore questa autrice e i suoi libri che sono una delle mie letture preferite, pur essendo consapevole che, se avessi vissuto all’epoca, mi sarebbe convenuto essere la ricca vedova di un caro gentiluomo: le altre possibilità di vita di uomini e donne a quei tempi sono “romanticamente sopravvalutate”.
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