♦ Traduzione a cura di Rita Demaria
Triskell Edizioni, acquistabile qui ♦
Riley Hayes, il playboy della dinastia Hayes, è un giovanotto che, almeno all’apparenza, ha tutto: soldi, un lavoro che ama e un’ampia scelta di donne bellissime. Suo padre, amministratore delegato della Hayes Oil, trasferisce il controllo della compagnia ai due figli, ma la parte di Riley porta con sé una postilla. Preoccupato dalla sua mancanza di maturità, il padre esige che Riley ‘si sposi e rimanga sposato per un anno con qualcuno che ama.
Inferocito dalla richiesta, Riley cerca un modo di svincolarsi dalla clausola imposta dal padre. Ricattare Jack Campbell affinché lo sposi ‘per amore’ sembra combaciare perfettamente con i suoi scopi. Infatti, i documenti del padre non contemplano che l’unione debba avvenire con una donna, inoltre Jack Campbell è figlio del nemico giurato di Hayes Senior. È un piano perfetto.
Riley sposa Jack, e in un lampo tutto il suo mondo si ribalta. Il giovane Hayes non poteva certo immaginare che Jack Campbell, un tranquillo e modesto mandriano, fosse una forza della natura.
Questa è una storia di morte, inganni, lotte di potere, amore e passione, che racconta la vita scalcagnata di un cowboy e il vortice esistenziale di un playboy. Ma soprattutto, come Riley scoprirà col passare dei mesi, questa è una storia sulla famiglia e su tutto ciò che rappresenta.
Una storia d’amore, ma anche di sofferenza, violenza e tradimenti.
Due famiglie, i Campbell e gli Hayes, tra le più importanti e conosciute a Dallas, sono segnate da vecchi rancori, odio e rivalità.
Riley Nathaniel Hayes lavora nella società di famiglia, una delle più grandi compagnie petrolifere del Texas. All’ombra di un padre dispotico ed egoista e di un fratello maggiore arrivista e senza scrupoli, ha sempre fatto del proprio meglio per dimostrare di essere all’altezza del nome che porta. Definito dalla stampa come un donnaiolo frivolo e superficiale, è un uomo che, strada facendo, e giocando secondo le regole imposte dalla classe sociale a cui appartiene, ha perso parte di se stesso, diventando una persona non sempre corretta e affidabile.
Il giorno in cui tutto ciò per cui ha lavorato rischia di essergli portato via, la rabbia e il desiderio di vendetta lo porteranno a entrare prepotentemente nella vita di Jack.
Jackson Robert Campbell gestisce il D, il ranch di famiglia, tutto ciò che è rimasto dopo che suo padre, prima di morire, ha dilapidato i beni dei Campbell. Jack è un uomo tutto d’un pezzo, un cowboy nel cuore e nell’anima. Nonostante le innumerevoli difficoltà che ha sempre dovuto affrontare, la malattia della sorellina, un padre che li ha quasi mandati in rovina e un’attività in forte crisi, non si è mai dato per vinto e ha sempre lottato per non far mancare mai nulla alla propria famiglia.
Jack un cowboy coi controcoglioni. Non che fosse presuntuoso, ma era consapevole del proprio fascino, della sua sicurezza e del suo aspetto rude, a tratti pericoloso.
Un uomo disposto a tutto, sacrifici e umiliazioni, pur di aiutare le persone che ama. Anche se questo lo obbligherà a stringere un patto con il diavolo sotto le sembianze di Riley Hays.
È da qui che tutto ha inizio.
Il rapporto tra i due protagonisti, vincolati da un finto matrimonio per raggiungere ognuno i propri obiettivi, crescerà e cambierà mentre imparano a conoscersi. L’odio, il risentimento, la diffidenza e la sfiducia reciproca iniziale si trasformeranno in attrazione e passione. Il cowboy focoso non tarderà a mostrarsi e a rivendicare ciò che è suo.
Della famiglia Hayes, non c’è stato un solo membro per cui all’inizio io non abbia provato antipatia (e qualcosa di più): un padre arrogante e anaffettivo; un fratello da prendere a pugni già alle prime righe; una madre che invece di proteggere il proprio figlio, pensa di espiare le proprie colpe aiutando i figli degli altri; una cognata alcolizzata e una sorella in apparenza frivola. E tutto questo è solo la superficie di ciò che sono.
Ogni personaggio evolve con lo svolgersi degli eventi e ognuno di loro confermerà o contraddirà le impressioni iniziali. Per alcuni di loro ci sarà redenzione, per altri la giusta conclusione.
Lo stesso Ryles, che per raggiungere i propri obiettivi, ha tradito la fiducia del suo unico vero amico, l’unica persona che gli è sempre rimasto accanto, non mi ha conquistata fin dall’inizio.
Ma affrontando questa avventura con lui, comprendendone le motivazioni e soprattutto vedendo la sua presa di coscienza e la sua voglia di riscatto e redenzione, non si può non affezionarsi.
La voce di Riley si spezzò, ventisette anni di pressione targata Hayes a schiacciargli le spalle, a ricacciare le emozioni nel suo cuore.
Ma il mio cuore ha palpitato soprattutto per lui: Jack. Per la sua forza interiore, per la sua determinazione a non arrendersi mai, per i valori in cui crede e per la sua ironia.
La narrazione avviene a pov alternati, permettendoci di seguire la storia da diversi punti di vista.
Intrigata dalla sinossi, ho approcciato il libro con impazienza, entusiasmo e curiosità. È stata una lettura interessante, piena di intrighi e colpi di scena (anche se alcuni prevedibili), oltre che di amore e passione, che portano il lettore a vivere molteplici sensazioni, a volte contrastanti. Ma… *sospiro*. Ma, mio malgrado, non sono stata travolta come mi aspettavo, non sono rimasta completamente conquistata dalla lettura.
Domande come “ma in questo ranch non ci sono addetti ai lavori, possibile che faccia tutto Jack da solo?”, oppure “è fattibile che per una famiglia tanto unita come quella dei Campbell sia stato così facile credere a un matrimonio improvviso con il nemico di sempre?” o ancora “dove sono gli amici di Jack? Possibile che non ne abbia?”, mi hanno privato di quei piccoli dettagli in apparenza insignificanti, ma che contribuiscono a vivere la storia e a renderla pienamente reale.
In ultima analisi la trama mi è risultata un po’ forzata per raggiungere il lieto fine.
Forse mi aspettavo di più, ma rimane comunque una più che piacevole lettura di una storia che merita di essere letta.
Recensione a cura di:
Editing:
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