Cosa sono io?
Chi ha ucciso la mia famiglia?
Perché?
Devo trovare delle risposte, prima che la mafia russa riesca a uccidere me.
Ammesso che i miei stessi amici non mi uccidano per primi.
I guai per Darren non sono ancora finiti. Intorno a lui e alla comunità dei Lettori gravitano ancora molti avversari, e il mistero della morte dei genitori di Mira e delle origini di Darren deve essere ancora svelato.
Ma non è tutto. In questo secondo capitolo, mentre Darren impara a utilizzare i poteri della sua mente, facciamo conoscenza con le Guide. E improvvisamente abbiamo un nuovo punto di vista che ci spiazza: due schieramenti che non sono più luce e ombra, ma due modi opposti di vedere le cose, che hanno le loro ragioni.
Qual è la verità?
C’è un’unica verità, dei cattivi e dei buoni, o solo delle persone?
La trama quindi si complica. In mezzo a chi sta tentando di ucciderli, alle difficoltà di riconquistare la fiducia della diffidente Mira, Darren deve fare i conti con nemici che forse non sono nemici…
Entrati nel meccanismo di La Dimensione della Mente, l’autore ci conduce, con meno spiegazioni, in una storia veloce e dinamica, mentre scopriamo a ogni pagina un nuovo utilizzo del potere di Darren.
Adesso sembra meno come se la mia testa fosse leggera e più come se fossi in caduta libera da un aereo, una sensazione che ho scoperto di recente grazie alla Lettura dell’esperienza di skydiving della mia amica Amy.
E poi comincia qualcosa di totalmente differente.
Una sensazione di intensità inimmaginabile mi sovrasta, un misto di soverchiante sbalordimento e meraviglia. Mi provoca uno strano stato di benessere, seguito dalla sensazione di diventare qualcosa di più del solito me stesso, diventare un nuovo essere. È al tempo stesso spaventoso e bellissimo.
La sensazione mi coglie a ondate, con momenti in cui provo la comprensione profonda di ogni cosa nel mondo, perfino nell’universo, o forse anche nel multiverso, come se, tutto d’un tratto, la mia intelligenza fosse stata moltiplicata. Quella breve sensazione di onniscienza svanisce il momento successivo e ciò che provo può essere descritto come adorare qualcosa di sacro, come essere in venerazione accanto a un monumento ai caduti.
In mezzo a tutto ciò, mi coglie una consapevolezza: non sono da solo. Sono parte di qualcosa di più basilare di me stesso. E, poi, capisco.
Non sono solamente Darren, non più. Sono Caleb. E sono Darren.
Ho apprezzato, oltre alla maggiore rapidità della narrazione, l’approfondimento delle relazioni tra i protagonisti, ma soprattutto la messa in discussione del paradigma che ci aveva accompagnato nel primo libro, a favore di una visione d’insieme più completa e acuta.
È interessante vedere il mondo dai due lati, e rendersi conto che non è tutto così semplice come sembrava all’inizio. Darren oltre capire se stesso, deve capire il mondo che lo circonda e forse iniziare a costruire qualcosa di nuovo.
Mi sento di prevenire una possibile obiezione su Darren: Darren è speciale in tanti modi. Già nel primo volume abbiamo avuto le avvisaglie della sua unicità, in modo quasi eccessivo, da supereroe. In questo romanzo, in più, apprende come si utilizzano i poteri, anche nei modi più insoliti, molto velocemente, forse troppo velocemente, quasi per istinto. Io non l’ho percepito come un difetto e le informazioni che vengono fornite nel libro mostrano che tutte le nostre sicurezze, beh, forse non erano così sicure. Questo Darren con tratti fumettistici l’ho trovato adatto a una narrazione fluida e divertente, da libro d’azione più che specificatamente di fantascienza.
Come per “I Lettori di Pensieri”, i personaggi sono sempre filtrati dal punto di vista di Darren e per certi versi delineati rapidamente, anche se mantengono precisi aspetti caratteristici. Più spazio è concesso a Mira, complici anche le informazioni ottenute nella novella.
La serie ci presenta un mondo tutto da scoprire, che non annoia e a volte sorprende e nel quale ogni certezza può essere negata alla pagina successiva, un set aperto ad ancora molte nuove avventure.
Recensione a cura di:
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