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Sono passati sei mesi da quando gli agenti speciali Ty Grady e Zane Garrett hanno quasi perso la vita per mano di un serial killer a New York City, e adesso devono subire una cosa altrettanto spaventosa: la monotonia del lavoro d’ufficio. Quando viene loro ordinato di prendersi una vacanza, per il bene di tutti, Ty stringe i denti e porta Zane a casa con sé nel West Virginia, sperando che la pace e la quiete delle montagne forniscano a lui e al partner l’occasione per esplorare l’attrazione esplosiva che non sono ancora riusciti a conciliare con il loro rapporto professionale. Assieme al padre e al fratello di Ty, i due si dirigono sui Monti Appalachi per una bella escursione rilassante nei boschi… dove nessuno li sentirà urlare. Si ritrovano ad affrontare pericoli di ogni tipo: condizioni meteo imprevedibili, montagne spietate, animali selvatici, escursionisti che non hanno nulla da perdere, e la sfida più terrificante di tutte. Confrontarsi l’uno con l’altro.
Eccomi qua nuovamente a parlare degli agenti dell’FBI che tanto mi hanno rapito il cuore, in una veste “vacanziera” e completamente diversa, nell’aspetto thriller, rispetto al volume precedente.
Ty e Zane devono fare i conti con le cicatrici profonde che il Killer dei Tre Stati ha lasciato dentro e fuori di loro; vengono relegati a lavori di ufficio e i loro test attitudinali non sono quelli sperati dal Direttore Burns.
Il rapporto di Ty e Zane, nelle settimane precedenti, ha avuto una sorta di battuta d’arresto: troppi pensieri, troppe paure da metabolizzare e affrontare, troppa carica emotiva da capire come gestire.
Vengono così spediti in vacanza per consentir loro di fare chiarezza, di rigenerarsi e tornare finalmente abili al lavoro sul campo;quindi cosa meglio di una gita in West Virginia dalla famiglia Grady?
Conosciamo così la famiglia di Ty: mamma Mara, chioccia e volitiva, nonno Chester e il suo badile, Earl, padre severo e autoritario, e infine Deuce, il fratello di Ty, che ti scava dentro con poche semplici frasi e che odia sentirsi chiamare strizzacervelli.
Tutti personaggi che diventano comprimari più che semplici comparse, descritti in modo profondo e dei quali senti le voci nitide e distinte anche nei loro punti di vista, quando danno uno sguardo esterno a ciò che è il rapporto tra Ty e Zane.
Come dicevo, i protagonisti hanno il loro bel da fare per capire se stessi, ciò che sentono e come vogliono affrontare il bisogno viscerale di esserci l’uno per l’altro.
Zane è spaventato a morte da ciò che “potrebbe” provare, combatte i suoi demoni e teme continuamente di non essere il partner adatto a una forza della natura come Ty, teme continuamente di non essere abbastanza.
Ty, invece, fa i conti con ciò che prova, con la consapevolezza che il suo sentimento è a senso unico e che amare Zane Garrett è come giocare col fuoco… o con un grosso felino.
Non vi racconterò le peripezie sui monti Appalachi che vivranno i nostri eroi, l’essere isolati dal mondo, gli scontri padre figlio e gli incontri ravvicinati con la fauna locale; riassumerò tutto con un tormentone che ci accompagnerà per molto tempo:
«Comincio a odiare questa vacanza,» borbottò Ty mentre erano lì in piedi a guardare la furia dell’acqua.
Zane soffocò un gemito e si strofinò le palpebre. «Che ne dici se dopo questa concordiamo di non pronunciare più la parola “vacanza”, okay? Anzi, no, concordiamo di non pensarla neanche.»
Fino a oggi, questo è sempre stato il libro che meno avevo voglia di rileggere, forse perché non c’è un vero e proprio caso su cui i “testoni” lavorano, forse perché le escursioni in montagna non mi hanno mai attirato.
Oggi però, dopo averlo riletto, mi ritrovo ad amare la fragilità di Ty, il suo affrontare ciò che sente senza trovare scuse, il timore per qualcosa che non conosce ma che non lo fa retrocedere, il suo abbracciare l’ignoto perché, semplicemente, è così che affronta la vita.
Si era reso conto che non aveva paura dei luoghi bui o di cadere da grandi altezze o di essere sepolto vivo. I suoi timori più grandi, in fin dei conti, erano deludere le persone che amava e dire le parole “ti amo” senza alcuna speranza di sentirle in cambio.
Sapeva, da qualche parte nel profondo, che se si fosse innamorato davvero di Zane Garrett, sarebbe stato l’unico dei due a provare quel sentimento.
Il rapporto col padre è profondo e sbilanciato, ritorna bambino di fronte all’uomo più importante della sua vita, si sente in difetto e ne soffre, perché è una delle poche persone in grado di ferirlo davvero; in qualche modo, però, trova sempre la forza per rimettersi in piedi, per rendere fiero quel padre un po’ troppo poco incline a dimostrare l’orgoglio per il figlio.
«Non sei un vigliacco e tuo padre lo sa meglio di chiunque altro,» gli disse piano. Ty abbassò ancora di più la testa e chiuse gli occhi. Burns dovette lottare contro l’impulso di attirarlo in un abbraccio.
«Bastoni e pietre, signore,» riuscì infine a rispondere. Rialzò il viso e gli rivolse un cenno affermativo. Anche se sembrava rassegnato, sorrise davvero prima di girarsi e lasciare la stanza. «Ma le parole non potranno mai colpirmi,» recitò cantilenando mentre si allontanava.
Per Zane è il momento di dimostrare a se stesso che per Ty ci sarà sempre, che il dolore per il lutto mai superato può essere sostituito con la fiducia totale in quell’uomo che lo fa uscire di testa, che desidera ardentemente e che merita la sua lealtà. Può appoggiarsi a lui e può sostenerlo.
Aveva desiderato Ty fin dalla prima volta che l’altro aveva incrociato il suo sguardo e gli aveva sorriso con dolcezza. Quando si permetteva di pensarci, doveva ammettere di non riuscire proprio a resistergli. Se ne era reso conto all’improvviso prima di andarsene dal West Virginia. Tuttavia, cercava di non pensarci – cercava di non pensare a qualcosa di più − perché era fin troppo vicino a dei sentimenti che lo terrorizzavano, sentimenti più profondi che sapeva avrebbero potuto provocargli un sacco di dolore, se le cose fossero andate male. Deuce aveva ragione. Zane aveva paura di sentire troppo. Ma il desiderio…
Infine, aspettatevi azione e tensione, ma anche un viaggio nei sentimenti travolgenti dei nostri protagonisti; un percorso introspettivo che metterà a nudo le fragilità che si portano dietro, ma che saranno anche le basi su cui getteranno le fondamenta di un sentimento profondo e assoluto.
Buona lettura… ovviamente: straconsigliato!
«Mi piace potermi svegliare accanto a te. Mi piace sapere che ci sarai se avrò bisogno di te,» continuò, chiaramente a disagio per quelle parole ma rifiutando di farsi scoraggiare ora che aveva iniziato. «Mi piace stare con te, Zane. E mi piacerebbe andare avanti così, adesso che sei qui,» ammise, la voce che tremava. Incontrò il suo sguardo con determinazione. «Ti voglio.»
Recensione e FanArt a cura di:
Editing:
Qui l’autrice su Feel.
◊ Ordine di lettura della serie principale e della spin-off Sidewinder ◊
01 – Armi e Bagagli (Cut & Run)
02 – Forza e Coraggio (Sticks & Stones)
03 – Bulli e pupe (Fish & Chips)
04 – Luci e ombre (Divide & Conquer )
4.5 – *extra* La croce del guerriero – Leggibile in qualsiasi momento prima del libro quinto della serie Armi e bagagli
05 – D’amore e d’accordo (Armed & Dangerous)
06 – Stelle e Strisce (Stars & Stripes)
07 – Toccata e fuga (Touch & Geaux)
7.1 – Conseguenze inaspettate (Shock & Awe) – Sidewinder #1
08 – Gioie e dolori (Ball & Chain)
8.1 Sulle tracce della Rosa-Croce (Cross & Crown) – Sidewinder #2
9 – Fuoco e fiamme (Crash & Burn)
9.1 – Part & Parcel – Sidewinder #3
Credits: Karl Urban for Ty and Eric Bana for Zane.
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