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In un mondo alla deriva, in cui la sopravvivenza è considerata il bene più prezioso, la speranza e l’amore sono sentimenti ormai dimenticati.
Gabriel, strappato alla famiglia per realizzare un progetto militare segreto, viene privato dei propri sentimenti e reso una macchina da guerra.
In quello stesso inferno vive anche Dacryma, una ragazza che possiede il grande dono dell’empatia, che la costringe a vivere isolata per non trovarsi travolta dai sentimenti altrui.
In un mondo dove la fine di ogni cosa è imminente e la gioia sembra un’utopia, due anime tormentate si incontreranno e scopriranno la verità più importante: nessuno al mondo è solo.
Forse nel mondo esiste ancora la speranza.
Chi decide chi vive e chi muore? Chi depreda i cuori dei sopravvissuti e ne inaridisce le anime?
Devo dire che l’idea sviluppata dall’autrice mi ha molto affascinata, ho trovato la storia ben costruita, con una giusta dose di azione, colpi di scena determinanti, un pizzico di romanticismo che non guasta e crea un giusto equilibrio. Ottima l’idea dei due protagonisti.
Lui, Gabriel, rapito a 12 anni mentre padre e sorella venivano uccisi e inserito in un programma che crea soldati incapaci di provare emozioni, riesce a riprendere il controllo sulla sua persona, fugge ma resta ancora incapace di emozionarsi.
Il ragazzo era stato scelto per l’intelligenza fuori dal normale e per alcune caratteristiche innate nel suo DNA, per far parte di un programma atto a creare il soldato perfetto
La società è governata dalla violenza mentre un’organizzazione ne prende il controllo sfruttando povertà, disperazione e paura.
L’esatto opposto di Gabriel è Dacryma, schiacciata dalle emozioni umane di cui è un recettore si sta annientando arrivando a dissolversi quasi fosse un fantasma.
Non stavo male, le sensazioni che sentivo erano solo mie e lui… lui mi vedeva
Il loro incontro restituisce forza a lei che vicino a lui non assorbe emozioni e allo stesso Gabriel che lentamente riscopre l’empatia. Entrambi lotteranno per la propria libertà e per quella del mondo intero. Gabriel riscoprire la sua umanità e viene finalmente a patti col dolore.
Non sapevamo niente l’uno dell’altra, eppure qualcosa ci legava, e non potevamo negarlo
Come ho detto la storia procede bene e velocemente ma mentre ho trovato ben sviluppato il personaggio di Gabriel, un nuovo modello di eroe, Dacyma manca di corposità, il suo essere empatica avrebbe offerto la possibilità di creare un personaggio più completo con maggiori peculiarità.
Nonostante questo la lettura è davvero piacevole e ve la consiglio.
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