Dominic è l’allibratore della famiglia criminale Valetti e conosce il proprio lavoro. Impegnato a fare affari, non ha tempo per occuparsi delle donne che lo rincorrono, desiderando più di una forte e sporca scopata. D’altra parte questa è l’unica cosa che possono ottenere da lui, oltre a un cuore spezzato.
Ma quando Becca irrompe nel suo ufficio per pagare il debito dell’ex marito, Dom capisce che quel corpo fatto per il peccato lo condurrà a un punto di non ritorno.
Eppure, una donna come lei, pulita e senza ombre nel passato e nel presente, non dovrebbe stare con un uomo come lui. Becca merita di meglio.
Oppure no? Oltrepassare i limiti è così facile, ma anche fatale.
Dom il Peccaminoso rischierà tutto per tenere al sicuro Becca oppure onorerà il nome della sua famiglia?
Dom (Dominic) Valetti è un mafioso. Di quelli cattivi. Vive da mafioso, pensa da mafioso. E uccide. Con facilità, certo, anche se non con leggerezza. Il suo mondo è la Famiglia, dove gli uomini fanno affari e le donne non fanno domande, cucinano e chiacchierano poco.
Questa dei Valetti è il compendio di tutte le Famiglie mafiose italo-americane della letteratura e del cinema degli ultimi 70 anni: c’è il Boss, il capofamiglia; ci sono i figli ed eredi e una figlia; c’è la madre che vuole tutti a cena la domenica; ci sono i cugini e ogni tipo di parentela che vi viene in mente. Un mondo di goodfellas, dove il silenzio e l’omertà sono LA regola.
Tutti armati, cattivi, pericolosi.
Poi scopriamo che Dom ha una laurea presa a Stanford, che fa l’allibratore e che non vuole succedere a suo padre come capo assoluto, sebbene la sua vita sia totalmente, profondamente e coscientemente sporca.
Per una serie di eventi Dom e Becca incrociano i loro cammini. Becca, o meglio il suo defunto, e pessimo, marito, ha un debito da pagare. Vuole risolvere subito ogni cosa e continuare a vivere, ma neanche dieci minuti dopo essere entrata nell’ufficio di Dom si ritrova a fare i conti con il turbine sensuale che l’ha investita. E intrappolata:
– Il respiro mi si ferma in gola. Ho approfittato di lei in un momento di debolezza, ma non potevo sapere quanto fosse vulnerabile. Sbatto il pugno contro la finestra. Non lo sapevo, cazzo! Un turbine perverso e malato mi fa venir voglia di vomitare. Porca troia! Lo sapevo che aveva bisogno di me. Lo sapevo. Cazzo. –
Incomprensioni e contrasti si sprecano, l’uno non sa niente dell’altra, ma il destino ha deciso che c’è un legame e che, malgrado le loro differenze, i sospetti, le paure e le incomprensioni, questo filo non può essere reciso:
– Vorrei non averla lasciata andare.-
– Vorrei non averlo mai dovuto incontrare.-
Purtroppo, semplicemente interagire con un uomo così è pericoloso e Becca si troverà, suo malgrado, nel bel mezzo di una guerra sporca e il legame non potrà più essere spezzato.
I fatti si susseguono velocemente, la voce dei personaggi e il pov alternato rendono un minimo di approfondimento, ma niente di più…
Il sesso è incandescente, sporco, sudato ed è usato al posto delle parole. Parole che i protagonisti pensano, ma non pronunciano, parole che feriscono, che curano, che allontanano e avvicinano.
Un consiglio: sospendete l’incredulità e questo romanzo sarà molto godibile, fatto per trascorrere qualche ora come guardando uno di quei filmoni americani tutti stereotipi, fiaschi di chianti, pistole e sugo con le polpette, quasi una sceneggiatura pronta per il mio amato Quentin Tarantino. Adoro i paradossi!
Con tanto, tanto sex-appeal compreso nel prezzo del biglietto.
Non vi nascondo che sicuramente leggerò il secondo, quello su Vince…
Sbaglio o, in sottofondo, c’è la voce di Dean Martin che canta “That’s Amore”?
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