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È il 1992 e Los Angeles brucia. Noah Valentine, il proprietario del videonoleggio Pinx Video a Silver Lake, nota che gli incendi hanno danneggiato in modo grave il negozio di apparecchi fotografici del suo vicino, Guy Peterson.
Dopo la fine della rivolta di Los Angeles, Noah decide di fermarsi a casa di Guy per ritirare delle videocassette che l’altro non ha ancora restituito, ma trova la famiglia dell’uomo che si sta spartendo i suoi averi. Guy è davvero morto nell’incendio del negozio? Noah e i suoi vicini del piano di sotto sospettano che a Guy Peterson possa essere successo qualcos’altro. Qualcosa di veramente sinistro.
Nel 2018 il romanzo ha vinto il Lambda Award nella categoria Gay Mystery.
Primo romanzo che leggo di questo autore e già so che andrò a scovare tutta la sua produzione e mi impegnerò a leggerla in inglese, perché “Consegna notturna” è stata una splendida sorpresa: un libro bellissimo, intenso e malinconico, ma con un tocco di cinico humor che lo rende, a mio avviso, un piccolo gioiello nel panorama della narrativa LGBT. Non a caso, Marshall Thornton ha vinto due edizioni dei Lambda Literary Awards nella categoria Gay Mystery.
E no, non mi sono sbagliata, perché il primo volume della serie Pinx video Mistery è da considerarsi, a tutti gli effetti, narrativa LGBT, non fosse altro che per la descrizione (e l’omaggio) alla comunità gay americana degli anni ’90, quando ancora fare coming out poteva trasformarsi in una condanna a morte e l’AIDS faceva paura e mieteva vittime senza fare distinzioni di razza o ceto sociale.
Sotto una patina di disincantata leggerezza, “Consegna notturna” nasconde tematiche profonde, ma è anche molto altro: un mistery ben congegnato con una trama di tutto rispetto, un romanzo pieno di humor, grazie a dialoghi divertenti dal ritmo perfetto, e un romance dai contenuti insoliti che potrebbero non soddisfare in pieno chi cerca la classica storia d’amore, ma che vi assicuro vi emozionerà lo stesso, e ve lo dice una vecchia romanticona.
Il romanzo è ambientato a Los Angeles, precisamente nel 1992 durante le violente sommosse divampate dopo l’aggressione, da parte della polizia, dell’afroamericano Rodney King. È triste dover constatare che da allora ben poco è cambiato in America e che lo strisciante (neanche tanto) razzismo continua a fare vittime innocenti, come il povero George Floyd.
Noah Valentine è il proprietario di un video noleggio e devo ammettere che per me è stato un vero tuffo nel passato, facendo parte di quella generazione che per vedere un film che non davano in TV doveva andare a noleggiarlo, sperare che non se lo fossero già preso (probabile, nel caso di un film di successo) e ricordarsi di portarlo indietro in tempo, pena una mora.
La vita di Noah è piuttosto ordinaria: lavoro, casa, pochi ma buoni amici – su Louis e Marc ci sarebbe da scrivere un’altra recensione, ma vi basti sapere che sono MERAVIGLIOSI – una mamma impicciona che lo chiama nei momenti più impensati e zero storie d’amore. Per il semplice motivo che su quel fronte Noah ha già dato e ne deve ancora venir fuori.
Tutto cambia quando il proprietario del negozio di fronte al suo, andato a fuoco durante la sommossa, viene trovato morto. Da quel momento, Noah inizierà una sua personale ricerca dalla verità, spinto dalla determinazione dell’uomo comune, quello che di solito non punta mai i piedi, ma che quando si mette in testa una cosa, non si ferma finché non raggiunge il suo scopo.
Perché lo stavo facendo, però? Perché stavo rischiando qualcosa anche solo per l’imbarazzo, per qualcuno che conoscevo appena? L’unica risposta che riuscii a darmi, ci misi poco a capirlo, era che nessun altro lo faceva.
Attraverso il disincantato e melanconico POV del protagonista, riusciamo a vivere in prima persona le sue improbabili avventure. Investigazioni (comprese di effrazioni), un cadavere carbonizzato (non sarebbe stato meglio chiamarlo “mister Crispy” invece che “signor Croccantino”?), una miriade di domande e un paio di acute deduzioni che porteranno il nostro detective in erba a scoprire una verità molto scomoda e difficile da provare.
Come ho già detto, se cercate un romance puro, non lo troverete in questo libro, ma sono certa che l’affascinante poliziotto, dal seducente nome latino Javier (scopriremo nei prossimi volumi le sue origini messicano/irlandesi), si rivelerà un molto più che probabile interesse amoroso per il protagonista. E credo che, visto il tono dolce amaro delle ultime pagine, Noah se lo meriti proprio.
Non posso terminare la recensione senza evidenziare la leggera similarità, nella fluida scrittura, nell’intreccio narrativo e nel tratteggio dei personaggi, con i romanzi di Josh Lanyon. Trame e stili diversi, ma lo stesso modo di porsi al lettore che per quanto mi riguarda si rivela vincente. In entrambi i casi.
Libro consigliatissimo che si avvale di una buona resa in italiano.
Recensione a cura di:
Editing:
1 Night Drop, Consegna notturna
2 Hidden Treasures
3 Late Fees
4 Rewind
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