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Masquerade Her Billionaire – Venice è un romanzo autoconclusivo.
Dieci anni fa, Cal Burns aveva perduto l’unica donna che avesse mai amato, Anya Voronova. Aveva l’anello in tasca… e poi lei uscì dalla sua vita, senza che lui ne sapesse mai il perché. Cal si trasferì a migliaia di chilometri di distanza, costruì un impero, diventando ricco e potente.
Lei gli aveva spezzato il cuore quando lui era giovane, ma ora non ha più un cuore da fare a pezzi.
Anya Voronova ha lavorato per dieci anni agli “Accordi “- una possibilità unica nella vita per stabilire una pace duratura in Medio Oriente. Gli “Accordi” verranno siglati a Venezia durante il Martedì Grasso. La città è un’esplosione di bellezza e gioia – e poi si viene a trovare faccia a faccia con l’uomo che è stata costretta a lasciare brutalmente dieci anni prima e che non ha mai dimenticato. Cal è ora potente, ricco oltre ogni immaginazione… e arrabbiato. A lei non importa, solo un’ultima occhiata a lui dovrà bastarle per il resto della sua vita.
Ma Anya conosce cose per cui un gruppo segreto di uomini sarebbe disposto a uccidere per mantenerne il segreto. E quando verranno per lei, Cal scoprirà di avere ancora un cuore, dopotutto. E appartiene ad Anya. È sempre stato suo…
“Masquerade: Her Billionaire – Venice” è il primo libro che leggo scritto da Lisa Marie Rice. Mi avevano intrigato la trama, l’ambientazione a Venezia e il fascino di un incontro tra due persone durante un ballo in maschera in questa città ai nostri giorni.
Devo ammettere, invece, che per me non è scoccata la scintilla nei confronti di Cal e Anya, i due protagonisti.
Nella prima parte del racconto diverse pagine sono dedicate al loro passato, ci mostrano una storia d’amore che sembra quasi una fiaba: un giovane Cal squattrinato, che lavora duramente per riuscire a emergere grazie alla sua mente brillante. È innamorato perdutamente di Anya, ricca e bellissima, che sembra contraccambiare i suoi sentimenti. Il loro è un rapporto pieno di passione e amore, tutto è perfetto, fin troppo, poi Anya abbandona Cal, in modo brusco, senza fornire nessuna spiegazione.
Passano dieci anni, Cal realizza i suoi sogni e progetti nel mondo del lavoro, diventa ricchissimo, ma non c’è giorno in cui non pensi ad Anya, tormentato dal non sapere cosa sia realmente successo. È cambiata la sua vita, ma è cambiato anche lui come uomo, trasformandosi in una persona più cinica e distaccata. E poi arriva il fatidico giorno in cui durante un ballo in maschera il destino fa incrociare di nuovo le strade dei due ex amanti.
Sono rimasta un po’ delusa da questo incontro. Mi aspettavo fuoco e fiamme, un po’ di resistenza in più, di cattiveria soprattutto da parte di Cal, che aveva imbottigliato dentro di sé tutta quella amarezza per anni e un mare di interrogativi, ma così non è stato. Tutto avviene troppo, troppo facilmente.
Ho apprezzato di più la seconda parte del libro, quando Anya e Cal vengono nuovamente separati contro il loro volere. Gli eventi si susseguono in modo rapido, il resto del racconto si svolge nel giro di una notte, il ritmo diventa incalzante, alternando scene di azione ad altri momenti più hot. Cal mette in mostra il suo lato meno “cerebrale”, è un uomo d’impatto, capace di difendersi, anche in modo molto fisico e di attaccare il nemico senza farsi molti problemi. Senz’altro ho preferito vederlo sotto questa luce, ma la sensazione di non riuscire ad andare più a fondo, di riuscire a entrare in sintonia con i protagonisti di questa storia per me è rimasta.
Mi sono piaciuti molto invece i piccoli dettagli, un po’ da “nerd”, che l’autrice ha scelto per tenere vivo il legame tra Anya e Cal, durante i dieci anni della loro separazione: la suoneria e lo sfondo del cellulare particolari per entrambi, che poi si sono rivelati essere molto importanti per altri motivi.
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