Benvenuti!
Oggi Feel the Book ospita la terza tappa del Blog Tour dedicato al romanzo di Valeria Biuso
“Anche la morte ascolta il jazz“!
Ingrediente principale del viaggio di oggi sono delle curiosità legate agli attori della Golden Age di Hollywood citati nel romanzo!
Buona lettura!
Il crollo del ’29 trascinò con sé un periodo di grande depressione, l’economia era precipitata e milioni di americani si ritrovarono sul lastrico. Solo un’industria rimase indenne al colpo: Hollywood. Con il passaggio prima al sonoro e poi al technicolor, il cinema conobbe un’ondata di successo senza pari, che permise alle case cinematografiche di triplicare la produzione fino a toccare una vetta di quasi un migliaio di film all’anno! Si trattava della cosiddetta “Golden Age”: un’era di rifioritura filmica che durò dagli anni ’30 fino agli inizi degli anni ’60.
Sembra assurdo pensare che in una situazione di crisi gli americani preferissero spendere il poco denaro a disposizione per recarsi al cinema, eppure è proprio quello che accadde, fungendo così da motore per il futuro monopolio Hollywoodiano. D’altronde, ciò che veniva messo in scena era l’illusione di una realtà diversa e spesso ottimistica, un mezzo per fuggire dalla bruttura del quotidiano. Tra i generi più celebri spiccavano infatti il western, il noir, il musical, la screwball comedy e i film di gangster: tutti accomunati, in un modo o nell’altro, dalla propugnazione dei tipici valori americani.
Dalle femmes fatales, come Ava Gardner, Lauren Bacall, Greta Garbo, Veronika Lake, Lara Turner, Vivien Leigh e Marilyn Monroe, ai casanova come Glenn Ford, Humphrey Bogart, Andrew Garfield, James Dean, Clark Gable e Marlon Brando, tutti i protagonisti della “Golden Age” rispondevano a una serie di canoni non solo fisici, ma anche di condotta, ben radicati nella società americana. L’ambiente hollywoodiano era infatti assai meno idilliaco di quel che appariva. Segnata dal sessismo, dai pregiudizi razziali, dal bigottismo e dall’omofobia, l’industria del cinema aveva – quasi per paradosso – rinchiuso in una gabbia dorata molti dei suoi stessi protagonisti, obbligati a sottostare a tacite regole formali.
Per ovviare ai suoi lineamenti, ritenuti troppo “esotici” dal produttore Harry Cohn a causa delle sue origini latine, Rita Hayworth dovette subire una serie di dolorosi interventi di elettrolisi per allargare la fronte e tingere di rosso i suoi capelli mori. D’altro canto, andò cementandosi una vera e propria rivalità, divenuta iconica, tra le attrici bionde e le brune, dove le prime furono idealmente riunite in un triumvirato elitista, “The three M’s”, composto da Marilyn Monroe, Mamie Van Doren e Jayne Mansfield.
L’omosessualità era ancora un grande tabù e costrinse a vivere in segreto e con il timore dello scandalo alcune tra le relazioni più intense del cinema, come quella tra Greta Garbo e Marlene Dietrich o tra James Dean e Marlon Brando.
Paragonabili ai nostri Angelina Jolie e Brad Pitt o almeno, fino al momento in cui i due sembravano inseparabili, al centro del chiacchiericcio hollywoodiano c’era l’intramontabile coppia formata da Lauren Bacall e Humphrey Bogart. Lei aveva 19 anni quando conobbe il futuro marito, già quarantenne, sul set di To Have and Have not. Fu una delle relazioni più longeve del cinema, tanto che, alla morte del marito, Lauren Bacall continuò a essere chiamata “la vedova Bogart”, confermando più volte che Humphrey fosse stato l’unico amore della sua vita.
«La conosci da un giorno e ti ha già ridotto così? Ascoltami attentamente: lasciala perdere. Non ne vale mai la pena».
«È vero, cazzo!»
«Infatti, mica dico stronzate. Sai per chi vale la pena? Per Rita Hayworth… ma non credo che donne simili siano alla tua portata, quindi. Non ci pensare. Rita! Quella è una femmina!»
«Bellissima!» gioii immaginando Tine, o forse Dahlia.
«Già, bellissima… Altro che pena, cosa non farei per una donna del genere! Speriamo che Lindsay sia ancora a letto… Oh! Mi ha tenuto il broncio una settimana dopo che siamo andati a vedere The lady from Shanghai. Dice di odiarmi e poi fa tanto la gelosa. Vedi come sono le femmine? Come se Rita sapesse della mia esistenza! Cosa dicevamo? Ah, sì, ti devi sciogliere un po’, Will. Mica sei sposato! Chi cazzo te lo fa fare?»
«Non lo so… L’amore? La solitudine?»
«Ma quale amore!»
dal 13.03. al 24.04.2018
Venite a scoprire con noi l’America di fine anni ’40, dal cinema alla musica, dalla controcultura hipster ai luoghi simbolo di quel periodo. William Brooks, il protagonista di “Anche la morte ascolta il jazz”, vi aspetta!
Partecipate all’evento Facebook per vincere una copia cartacea o digitale di “Anche la morte ascolta il jazz” e due illustrazioni originali a tema, create proprio dall’autrice!
https://www.facebook.com/events/196525594442120/
Hashtag ufficiale: #BTNewYork40
Tappe
Prima tappa:
13.03.2018: Presentazione del romanzo e del blog tour – Tre domande all’autrice
Blog: Zebuk (http://zebuk.it)
Seconda tappa:
20.03.2018: La controcultura hipster
Blog: Les fleurs du mal (https://lesfleursdumal2016.wordpress.com/)
Terza tappa:
27.03.2018: Golden Age Hollywood
Blog: Feel the book (https://www.feelthebook.com/)
Quarta tappa:
03.04.2018: Playlist bebop
Blog: Viaggiatrice Pigra (http://viaggiatricepigra.blogspot.it/)
Quinta tappa:
10.04.2018: Ambientazione: la New York di fine anni ’40
Blog: Le parole segrete dei libri (http://leparolesegretedeilibri.com/)
Sesta tappa:
17.04.2018: Moda e costumi nella New York di fine anni ’40
Blog: FantasyAmo (https://aratakblog.blogspot.it/)
Settima tappa:
24.04.2018: Estrazione e annuncio vincitori nell’evento Facebook del blog tour!
Ecco i premi in palio:
- Copia cartacea di “Anche la morte ascolta il jazz”;
- Copia digitale di “Anche la morte ascolta il jazz” + Illustrazione (cm. 20×30) a tema;
- Illustrazione (cm. 20×30) a tema.
Condizioni per partecipare:
- Gradita ma non obbligatoria la condivisione di questo evento sulla vostra bacheca, con modalità della privacy impostata su “pubblica”;
- Gradito ma non obbligatorio il “mi piace” alle pagine dell’autrice e dei blog che partecipano all’evento;
- Obbligatorio invece è il commento sotto il video di benvenuto di Valeria Biuso, in cui dovrete confermare di voler partecipare. Se poi taggate anche due amici che potrebbero essere interessati al libro o alle tematiche dell’evento ci farebbe molto piacere!
Credits:
Elaborazione grafica: Franlu
Immagini: © C.Everett/REX
© Getty
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