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Trovare una coinquilina non è mai semplice, e Molly lo sa meglio di tutti. Da quando ha pubblicato l’annuncio diverse ragazze si sono presentate alla sua porta, ma nessuna aveva i requisiti giusti. Molly sta per perdere le speranze, quando all’ultimo appuntamento concordato si presenta… Declan.
Molly non ha alcuna intenzione di dividere l’appartamento con un uomo, ma il fascino di Declan, il suo umorismo e la sua insistenza la convincono. Stabilita una serie di regole di convivenza, i due diventano presto amici: il legame che si crea tra loro è talmente forte che cominciano persino a darsi consigli sulle rispettive vite amorose.
Ma a forza di parlare dei propri sentimenti, di fingere di flirtare e, addirittura, di uscire insieme per far ingelosire le loro cotte, Molly e Declan si rendono conto che forse il loro feeling va ben oltre quello che ci si aspetta tra coinquilini…
Una sera, un uomo, tornando a casa in metro, rimase travolto dalla bellezza che una donna irradiava mentre era seduta in compagnia di un libro. La donna leggeva e sorrideva, coinvolta dalla storia, e l’uomo non smise un istante di guardarla. Non ebbe però abbastanza coraggio per rivolgerle la parola e lasciò che svanisse dietro le porte del treno che si richiudevano; tuttavia, il giorno successivo, si ritrovò ad aspettarla allo stesso orario. Attesa vana, la sua, poiché lei non giunse. Poi, una settimana più tardi, a un orario diverso, mentre l’uomo si dirigeva verso la stazione della metro, lungo la strada, scorse nella vetrina di una libreria il romanzo che la donna stava leggendo, la settimana precedente. D’istinto, entrò e lo acquistò, e comprò anche il volume successivo, appena uscito; infine, si diresse a prendere il suo treno. Il caso volle che anche la donna si trovasse lì. L’uomo le si sedette accanto e le regalò il libro fresco di stampa, trovando il coraggio di invitarla a un appuntamento.
L’uomo si innamorò subito della donna e la donna fu fortunata a trovarlo sul suo cammino.
E vissero per sempre felici e contenti…
Questa potrebbe essere la meravigliosa trama di un romanzo, da leggere senza pensarci due volte, ma non è quella del libro di cui sto facendo la recensione.
Lo so: ora vi sentite prese in giro, tuttavia, a mia discolpa, quella che vi ho appena raccontato è la storia inventata da Declan, il protagonista maschile, per giustificare il come e il quando si è innamorato di Molly. Storia che, vi anticipo, ha uno scopo ben preciso.
Facciamo quindi mille passi indietro.
Siamo a Chicago, Molly Corrigan è un’infermiera e vive in un appartamento con due camere da letto. Vorrebbe poterci abitare da sola, tra M&M’s e silenzio, ma il suo stipendio non glielo permette. Cerca quindi qualcuno con cui dividere le spese. Senza successo, ahimè. Finché alla sua porta non si presenta LUI.
Bello, bello, anzi, bellissimo. C’è solo un problema. È un uomo. E lei è stata chiara nel suo annuncio.
«… A me risulta un appuntamento con D. Tate».
«Sono io. Declan Tate».
«Ma… tu non… non sei una donna».
Declan Tate, pubblicitario, californiano doc, si lascerà intimorire da questo stupidissimo cavillo? Ovvio che no.
Il ragazzo è arrivato con un piano ben chiaro e Molly non ha scampo.
A suon di cupcake, french toast e altri mille manicaretti li vedremo passare da coinquilini a buoni amici a… ad altro. In fondo si sa, per entrare nel cuore di una donna, si passa dallo stomaco. E Declan non si fa scrupoli a usare questo escamotage per ottenere ciò che vuole.
Pensate che il passaggio sarà immediato? No, no, no, sarebbe troppo semplice. La situazione è molto più articolata di così e, oltretutto, la convivenza ha una data di scadenza che man mano diventerà il terzo incomodo della narrazione. Come se in questo romanzo di “terzi incomodi” non ce ne fossero abbastanza…
Quanto ci vorrà affinché si giurino amore eterno?
Uh, non ne avete idea.
Vi Keeland e Penelope Ward hanno ideato uno slow burn di trecento pagine circa che si divorano in un paio di giorni, ricche di emozioni, di sorrisi e lacrime. Ciò con cui ci andremo a confrontare non sarà sempre facile: la vita, le indecisioni, le paure hanno un peso enorme in questo romanzo, e le autrici si sono coalizzate per farcene provare ogni sfumatura.
Ciò che hanno voluto sottolineare in tutto il testo è sicuramente l’importanza degli amici, quanto sia fondamentale avere sempre qualcuno al nostro fianco, quanto faccia star bene sapere di poter contare sull’amicizia e sul suo potere rigenerante, in grado di illuminare il nostro mondo.
Non mi aspettavo una trama del genere, sono sincera. “Non ti chiedo altro” non è frivolo, ma neanche troppo pesante come lettura. Sicuramente non è il lavoro migliore della coppia di autrici, ma nemmeno il più scontato.
Durante questo viaggio ho pensato spesso a cosa mi stessero trasmettendo i personaggi e l’intreccio, e non posso mentirvi… Ho trovato i personaggi di certo interessanti, coerenti nelle azioni e sentimenti e ho trovato la trama ben strutturata, in un sali e scendi emotivo continuo, senza tempi morti. La lettura riserva momenti spensierati, alternati ad attimi più impegnativi, con l’intento di strappare lacrime a più riprese. E proprio su quest’ultimo punto vorrei soffermarmi. Ho avuto l’impressione che le autrici non volessero spingersi troppo oltre. Ho percepito a più riprese come se fosse presente un freno immaginario nel testo. È come se avessero voluto creare qualcosa di struggente, sì, senza però approfondirlo e il risultato, almeno per me, è stato un coinvolgimento che non è mai giunto del tutto. Non sono mai entrata completamente nella storia, né ho mai provato quelle sensazioni che probabilmente le autrici volevano suscitare.
Nel complesso, questo è un romanzo dolce, con un focus diverso dai consueti testi della coppia di autrici. Ho apprezzato l’aver lasciato in secondo piano la sessualità per dare risalto ad altri aspetti.
Vi consiglio questo titolo se cercate un libro senza troppe pretese. E vi consiglio di tenervi a portata di mano qualche dolcetto. Declan vi istigherà a dovere!
«Posso chiederti una cosa, Declan?»
«Certo. Quello che vuoi».
«Cosa sta succedendo tra di noi?».
Lascio a voi scoprirlo.
Recensione a cura di:
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