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Dall’autrice del bestseller Spiacente, non sei il mio tipo.
Lisa è una ragazza schiva e un po’ imbranata. Dalla sua scrivania osserva furtivamente il bel medico per il quale lavora come segretaria, sapendo che non riuscirà mai a rivelargli quello che prova. Un invito inaspettato da una ex compagna di scuola, che sta organizzando una rimpatriata con i vecchi amici, la mette improvvisamente di fronte a due verità che mal riesce ad accettare e che la fanno sprofondare nel malumore: non ha ancora realizzato niente nella vita e, soprattutto, è single. Ragion per cui sarà costretta a presentarsi da sola a quel rendez-vous. È troppo da sopportare. Occorre trovare una soluzione.
Mike lavora nella pizzeria che appartiene alla sua famiglia da generazioni. Sexy e desiderato, è soprannominato “Mike pizza e merengue”, per il modo disinvolto con cui impasta la pizza. La sua superficialità nelle relazioni amorose non piace però al nonno, che vorrebbe quindi affidare la gestione della pizzeria al fratello, ritenuto più “responsabile”. Anche Mike deve trovare una soluzione.
Lisa e Mike non potrebbero essere più diversi, eppure condividono un obiettivo: fingere di avere un partner. E allora, che la messinscena abbia inizio! Un piano semplice, efficace e indolore. O forse no?
Quando Anna Zarlenga chiama, Stefania risponde. Ormai non c’è neanche da chiederselo. È così da quando, a fine 2017, mi sono innamorata del suo primo romanzo e così sarà per ogni altra futura pubblicazione.
In Fidanzato part-time, la Zarlenga ci porta ancora una volta nella sua affascinante Napoli, e anche con questa storia le risate sono assicurate. Parola mia!
Lisa e Mike. Mike e Lisa.
Due sconosciuti, due storie diverse, due caratteri opposti.
Uno stesso obiettivo.
Un solo problema: come raggiungerlo?
Lisa, all’anagrafe Lisandra – ma guai a voi chiamarla così -, è laureata in Lettere, studia per il concorso per docenti e lavora come segretaria presso un dermatologo molto conosciuto e stimato di Napoli, di cui è segretamente innamorata. Una cotta folle che la fa sragionare in sua presenza, ma dopo due anni di lavoro tête-à-tête ancora non è riuscita ad avere una conversazione sensata con lui nei paraggi né tantomeno a confessargli i suoi sentimenti. Ed è proprio alla fine di una giornata lavorativa, dopo aver rinunciato a una pizza, per colpa dell’ennesima fantomatica dieta, in favore di una sessione ginnica desiderata quanto un eritema cutaneo, che riceve l’invito più deprimente che ci sia.
«Si chiama “Noi della VA… dieci anni dopo”», rivelo con sconforto.
«Continuo a non capire. Ti hanno inserito in un gruppo, allora? Esci dal gruppo, se non ti piace».
«Non è così semplice. Stanno organizzando una rimpatriata».
Feelers, parliamoci chiaro, le rimpatriate studentesche non sono così eccitanti. Per un motivo o per un altro, tutti cerchiamo di evitarle. Sorrisi di circostanza, frasi fatte, finti abbracci, antipatie ancora in essere e, dopo tre estenuanti ore, finalmente si torna nel mondo reale. Belli gli anni sui banchi di scuola, bellissimi ricordi certo, ma, sempre per vari motivi, c’è sempre qualcosa che ci fa guardare a quegli anni con delusione. Per Lisa è la consapevolezza di non aver raggiunto l’obiettivo che si era prefissata. Aggiungiamoci la mancanza di un uomo al suo fianco e la frittata è bella che servita.
Non partecipare non si può, ma partecipare significa doverci andarci da sola. Ed è qui che le cose si complicano, perché andarci da sola non è da prendere in considerazione. Soprattutto perché la rimpatriata la organizza una sua vecchia conoscenza: la ex migliore amica, ora nemica, Greta.
Su, su, tutti abbiamo avuto una Greta a scuola, quindi capite bene in che grave situazione si trovi la nostra protagonista.
Le serve un aiuto dal cielo. Ed ecco che entra in scena Mike!
Mike, in arte “Mike pizza e merengue”, è il pizzaiolo di “La Fornace di Ciro”. Sguardo seducente, ritmo latino nel sangue e un amore infinito per il suo lavoro.
Manovra gli impasti come nessun altro, la pizza preparata da lui manda in visibilio qualsiasi cliente e da quando la sua presenza ha “ringiovanito” il locale, con spettacoli sexy dedicati al gentil sesso, i guadagni si sono triplicati.
Tutte lo vogliono, tutte lo desiderano e lui non si tira di certo indietro.
Peccato che il suo essere troppo “generoso” – anche quando non dovrebbe – gli impedisca di raggiungere il suo obiettivo: dirigere l’attività di famiglia. Purtroppo, la sua è una famiglia tradizionalista e non vede di buon occhio il modo in cui gestisce le sue “relazioni”. E, proprio la sera più funesta della sua vita, con tanto di bagno al gusto di pizza – da lui stesso preparata! -, il nonno gli comunica la lieta novella: non gli lascerà la baracca a meno che non metta la testa a posto e… questo è il tasto dolente… Mike non trova una donna con cui accasarsi. Un ricatto bello e buono, ma questo è. A niente serve sbandierare la sua autonomia e la capacità imprenditoriale. La decisione è presa: prendere o lasciare.
Che fare? Rinunciare al sogno o assecondare le pretese assurde della famiglia?
Gli serve un aiuto dal cielo! E indovinate chi il cielo gli manda?
«Non è possibile».
«E invece… tadaaaaa… sorpresa!»
Feelers, lo sappiamo come funziona da qui in avanti.
Due sconosciuti che, nonostante l’astio reciproco, si accordano, giurano di non innamorarsi l’uno dell’altra e alla fine… tanti saluti e abbracci alla nuova coppia.
Invece, no. In Fidanzato part-time non troverete solo questo. Lisa e Mike non si sopportano per davvero e vederli interagire ancora prima della farsa è stato inebriante.
«Sarò il tuo fidanzato part-time. E tu la mia fidanzata part-time.»
In questo romanzo ho trovato la crescita personale dei protagonisti in linea con il percorso vissuto.
Abbiamo una famiglia unita e invadente che sa farsi amare e sa infastidire, e che sa anche stendervi con un bicchiere di vino, all’occasione.
La trama è semplice, ma mi ha convinta e divertita.
Lisa ci viene dipinta come una ragazza impacciata, ma dalla battuta pronta. Grande sognatrice eppure con i piedi ben piantati a terra. La brava ragazza da non lasciarsi scappare, ma anche la più difficile da accalappiare. Lingua biforcuta e sguardo tagliente darà del filo da torcere al bel pizzaiolo, ma ricordate, ed è qui che l’autrice ha vinto, non si cambia in due mesi. Neanche per il principe azzurro. Anna Zarlenga ha ideato una protagonista femminile genuina, insicura eppure molto più determinata di tanti, coerente con sé stessa. Magari si piega, però non si spezza. Divertente e buffa, dona al romanzo quel pizzico di follia che affascina e castiga ogni lettore.
Mike sembra uno sbruffone dall’aspetto piacevole, tutto donne e lavoro e, invece, è la dimostrazione che spesso le apparenze ingannano. Sarebbe facile affermare che gli serviva la donna giusta per emergere, in realtà Mike funziona anche da solo. Ha carattere e voglia di fare, è gentile e premuroso, è tutto tranne che superficiale. Magari testardo, ma ha il cuore d’oro e all’occorrenza sa essere molto romantico.
Mike è un principe azzurro moderno. Non il salvatore della principessa, ma il suo braccio destro. Un uomo su cui contare anche quando di mezzo c’è la Greta di turno.
Semplicemente: Lisa è il suo di più.
In più ha dei veri alleati: la sua famiglia, che è il suo punto di forza, fonte di risate e gioia invidiabile.
Tra una figuraccia e l’altra, un cambio di programma all’ultimo minuto e soprattutto manicaretti dopo manicaretti, si arriva alle ultime battute carichi e con le aspettative più che ricompensate.
Un romanzo che ci mostra quanto sia semplice trovare la personale ricetta della felicità e che sognare in grande ripaga e soddisfa.
E ora lascio a voi scoprire cosa si nasconde tra le pagine di Fidanzato part-time.
«Era solo un accordo. Fidanzato part-time, ricordi? Nessun sentimento. Nessun coinvolgimento.»
Grazie ad Anna per la lettura in anteprima e grazie alle ragazze di Feel The Book che mi hanno concesso il loro spazio per un giorno!
Recensione a cura di: Stefania Bilotti
Editing a cura di:
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