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Alice Boyd si è trasferita a Charleston per diventare un’istruttrice di volo, pensando di trovarsi a vivere un’esperienza alla Top Gun, ma scoprirà molto presto che la realtà è ben diversa.
Nonostante tutto, è determinata a fare di ogni giorno il migliore della sua vita, soprattutto dopo essere finalmente riuscita a sottrarsi al controllo della madre, un po’ troppo opprimente.
Vuole sperimentare tutto ciò che la nuova città ha da offrire, inclusa la squadra di baseball e il suo lanciatore di punta, Rafe Hembrey.
Rafe non è pronto per i sentimenti che Alice risveglia in lui. È ancora in attesa della convocazione nella Major League, e quella in corso dovrebbe essere la sua stagione decisiva. Eppure scopre che c’è qualcos’altro nella sua vita che può renderlo felice…
Verso la base è uno di quei libri che conquista pian piano, lasciandoti completamente senza fiato e con un magnifico sorriso sulle labbra.
È la storia giusta per quando state affrontando dei giorni orribili e avete voglia di sognare, amare e sorridere di cuore, perché Rafe e Alice hanno la capacità di far ridere anche nei momenti più impensabili.
Ammetto che, almeno fino al 30%, non ero rimasta molto colpita né dalla storia né dai personaggi. Non mi piace quando in un romanzo delle scene abbastanza importanti vengono descritte velocemente per poi passare oltre, ed è quello che ritengo avvenga all’inizio di questo libro. Ci sono tante scene l’una dietro l’altra che non mi hanno permesso di comprendere subito la protagonista. È stato un viaggio lungo e, man mano che Rafe e Alice si conoscevano, così li conoscevo io. È stato davvero difficile mettermi nei loro panni ma, quando mi è capitato, quando hanno iniziato a farmi scaldare il cuore e a farmi emozionare, ho provato finalmente tutto ciò che provavano loro.
Sì, la storia è davvero simpatica, non si smetterà mai di sorridere, anche se a un certo punto verranno svelati i motivi dietro la piccola sofferenza sia di Alice che di Rafe. Vi assicuro che non è nulla di troppo drammatico e che la lettura si mantiene sempre su uno stile leggero e frizzante, soprattutto grazie alla protagonista che è una forza della natura. Semplicemente, questi motivi che causano sofferenza ci dimostrano che dietro a ogni persona, anche a quella sempre con il sorriso sulle labbra, si nascondono tristezza e paura. Tristezza e voglia di riscatto.
Parto proprio con il parlarvi di Alice, la protagonista assoluta di questo romanzo. È una donna forte, segnata da un passato solitario a causa di una madre devota alla chiesa, così tanto da non permetterle di vivere appieno la sua vita. A causa di ciò, quando ne ha la possibilità, Alice si trasferisce a Charleston, per essere finalmente libera.
“Dicono che le cose arrivano a chi sa aspettare, e mentre scendevo dall’aereo dirigendomi verso l’uscita, riuscivo solo a pensare che avevo aspettato troppo. Stavo morendo in quel grigio inferno, consumata da sempre dal desiderio di avere un assaggio di qualunque cosa, e avrei preso a morsi un po’ di tutto. Avevo passato troppi anni della mia esistenza a vivere indirettamente attraverso i film. Quel giorno, e quelli a seguire, sarebbero stati i più belli della mia vita.”
Qui la sua vita cambia totalmente, perché sperimenta tutto ciò che non ha mai avuto la possibilità di fare a causa della madre. Tra cui: andare a una partita di baseball. È qui che i suoi occhi incontrano quelli di Rafe, il lanciatore della squadra che gioca in casa. Non credeva di poter mai avere l’occasione di rivederlo, di parlargli e affezionarsi a lui, e invece è proprio ciò che capita. E quando Rafe entra nella sua vita, lo fa senza pietà, facendole provare delle emozioni e dei sentimenti che le sono oscuri. Non che lei non abbia esperienza, ma non come quella che le offre Rafe, colma di adrenalina, gioia e anche paura e dolore. Quella dannata paura che non le permette mai di aprirgli totalmente il suo cuore.
Anche Rafe ha vissuto dei momenti difficili e, ancora oggi, ne sta pagando le conseguenze. Nonostante questo deve andare avanti, e lo fa grazie al baseball che è tutta la sua vita. Non è un giocatore senza cuore, non si vanta della sua fama. È generoso e pronto a fare di tutto per chi vuole bene. Soprattutto, è pronto a fare di tutto per non permettere più che Alice sia sola. Ormai la sente parte di sé, del suo cuore, la sente su ogni angolo del suo corpo e vuole averla al suo fianco per sempre.
«Credo che ci sia qualcosa da dire circa la mia virtù.» Gli lanciai un’occhiata, Rafe, accanto a me, brillava.
«Avrei… avrei voluto preservarla per te.» Quelle parole lo immobilizzarono[…]
In quel momento il mio cuore sussultò.
«Credo perché prima d’ora non ho mai nemmeno amato un uomo.»
La mia confessione colpì Rafe, lo percepivo, e mi scese una lacrima. Rafe la asciugò con il pollice, si chinò, avvicinando le nostre labbra. Quando si scostò, gli rivolsi le parole più oneste mai pronunciate in vita mia.
«Rafe, tu potresti davvero incasinarmi la vita.»
Lui esitò solo un attimo prima di promettermi: «Ti proteggo io.»
«Anch’io ti proteggerò.»
Ecco, a questo punto voglio dirvi che questo romanzo porta delle novità davvero interessanti, difficili da trovare in un romance.
Rafe è un uomo magnifico e apre il suo cuore senza paura, si dichiara, fa di tutto per la donna che considera sua senza mostrarsi stucchevole. È così colmo di premure e di attenzione da far sentire Alice unica e bellissima.
Dall’altra parte abbiamo una Alice che si comporta proprio come tutti quegli uomini di cui leggiamo di continuo: si lascia desiderare, all’inizio non esprime ciò che prova, ha paura e per questo fugge spesso. Poi, è una nerd e pilota aerei. Sì, quegli aerei che nei libri di solito pilotano gli uomini che si innamorano delle hostess, o delle ragazze “normali” di turno che, al loro fianco, osservano il mondo dall’alto in una delle solite gite romantiche. No, in questa storia l’aereo sarà pilotato da Alice e, al suo fianco, vedremo un Rafe completamente innamorato di lei.
Trovo che sia davvero importante dirvi ciò, perché alla fine mi sono resa conto di come questo libro sia prezioso, in quanto ritengo nasconda dei messaggi importanti: noi donne non siamo meno importanti degli uomini e, proprio come loro, possiamo diventare chiunque vogliamo e affrontare tutto ciò che la vita ci pone davanti.
Forse il mio difetto è proprio quello di cercare dei messaggi all’interno di ogni libro, forse dovrei prendere ogni storia come viene, ma io non riesco mai a fermare la mente dopo la lettura. Dopo essermi persa tra pagine fantastiche e parole mozzafiato, analizzo tutto nei minimi dettagli e, quando trovo ciò che cercavo, mi illumino. Ed è quello che mi è capitato con questo romanzo e, proprio per questo, non posso non parlarvene con così tanto entusiasmo.
Sono davvero curiosa di sapere come andrà avanti questa serie, perché se “Verso la base” è stato un davvero un bel libro e un buon approccio con l’autrice, sono sicura di poter essere sorpresa ancora di più in futuro.
Non fatevi sfuggire questa storia, perché a molte di voi Rafe resterà nel cuore. Inoltre, vi ricordo che avrete la possibilità di incontrare Kate Stewart al Rare2018 che si terrà a Roma.
Quale migliore occasione per recuperare questo bel libro?
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