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Tanner è di ritorno a casa dopo diversi mesi passati all’estero in missione, lontano da tutto e da tutti. Ciò che ritrova non è però ciò che ha lasciato e il dolore di doversi confrontare con alcune terribili novità lo porta ad avvicinarsi con cautela agli amici di prima, in particolare a Finn, che negli ultimi mesi è quello che ha sofferto di più.
Il legame che li unisce è molto solido, forgiato in circostanze particolari, ma l’attrazione si insinua piano piano al di sotto dell’amore cameratesco, e li stuzzica a cambiare le carte in tavola. E una volta che quella linea è stata superata, non ci saranno più scuse, o limiti. E nessuna via d’uscita…
Ogni libro di Lynda Aicher è una conferma. Lo stile pulito di questa autrice mi ha colpito da subito, e trovo ancora incredibile come riesca a trattare temi delicati senza cadere nella più piccola volgarità, rispettando i personaggi e i lettori.
Il “di più” di questo terzo volume della Kick Series è dato dal livello emotivo del testo. Nei volumi precedenti (Strategie di seduzione e Strategie di attrazione), la Aicher ci ha proiettati in un mondo in cui la componente psicologica gioca un ruolo fondamentale. In Strategie di piacere, invece, il cuore domina su tutto.
Finn e Tanner sono due Marine, il primo in congedo, il secondo in servizio attivo. La loro esperienza nei Corpi Speciali li ha legati in modo indissolubile. La morte di Chris li ha privati del loro terzo fratello d’armi, quello che li ha fatti conoscere e avvicinare. Senza Chris, niente è più lo stesso, e forse anche per questo la riabilitazione di Finn, che ha subìto un grave incidente mentre faceva rafting, procede a rilento. Il ritorno di Tanner dall’ultima missione sembra dargli la scossa che gli serve per rimettersi in piedi, per tornare ad essere l’uomo forte e sicuro di sé che era prima dell’incidente e della morte di Chris.
Posò i bagagli e lo abbracciò. Appena ebbe stretto a sé Finn, Tanner chiuse gli occhi e assorbì il calore di quel contatto, del legame fortissimo che aveva imparato a mettere da parte mentre era in missione. Aveva tanti fratelli d’armi e con alcuni aveva un rapporto più stretto o di lunga data, ma quello che aveva con Finn era più antico, solido e profondo.
Quando Finn lo abbracciò, Tanner si accorse che la sua stretta era più forte di quanto avesse previsto vedendolo. L’intensità del loro abbraccio penetrò nella corazza di gelo che l’aveva avvolto nell’ultimo anno e mezzo.Fermi nell’ingressino dalla luce fioca che però non nascondeva alcuna sfumatura della loro espressione, Finn e Tanner erano vicini, ma lontanissimi da quelli che erano un tempo.
Finn era sempre stato abituato a contare solo sulle proprie forze per cavarsela, eppure in quel momento non desiderava altro che farsi confortare dalla forza di Tanner con un abbraccio.
Resistette all’impulso, rifiutandosi di mostrare la propria debolezza.
Passare del tempo nella solitudine del rifugio segreto di Finn, dopo tanto tempo, li porta sempre più vicini a superare un limite che, ognuno a modo suo, si sono imposti vent’anni prima. Nessuno dei due, infatti, vuole cedere all’attrazione che da sempre prova per l’altro. Ma la sofferenza, il desiderio di riprendere in mano la propria vita e, soprattutto, la morte di Chris, mettono tutto in discussione.
E così, in mezzo a tanta sofferenza, dolore, rimpianti, recriminazioni, l’amore comincia a filtrare, abbattendo muri fatti di incertezze e paure. Paura di perdere un altro fratello, se le cose dovessero andare male, paura che una ferita al cuore possa fare più male di un proiettile, paura di essere se stessi, di far vedere al mondo il proprio bisogno, la dolcezza, la tenerezza che si nascondono dentro ad un corpo e una mente allenati a resistere agli orrori della guerra.
Con un movimento lentissimo, quasi circospetto, Tanner sollevò la mano e la posò sul collo di Finn, accarezzandogli il contorno della mandibola con il pollice. Quel contatto gli fece tremare il cuore, rischiando di distruggere la sua forza e la determinazione a cui era disperatamente aggrappato, e infatti trasalì e piegò la testa per poggiare la guancia contro la mano.
“Mi sei mancato” mormorò Tanner.
Superò la distanza che li separava, e quei pochi centimetri si annullarono sotto lo scroscio d’acqua. Finn abbassò le palpebre e socchiuse le labbra. Invece Tanner, a occhi bene aperti, posò le labbra sulle sue e la loro morbidezza gli provocò una stretta al cuore per la tenerezza.
Pur facendo parte di una serie BDSM, nel romanzo sono presenti poche scene di questo tipo.
Viene dato ampio spazio al legame fraterno che si instaura in chi rischia la vita insieme per anni, alle emozioni e agli stati d’animo di Finn e Tanner, meravigliosamente simili nella loro lealtà e fedeltà. Sono due persone complementari, che ricavano la propria forza l’uno dalla certezza dell’avere l’altro sempre accanto, qualsiasi cosa accada e a prescindere dalla lontananza fisica. Non è contemplabile abbandonare un compagno, proprio come richiede il corpo dei Marines. Sono due uomini forti e teneri, la cui esistenza è legata da oltre vent’anni, ma che solo ora può essere lasciata libera di esprimere i sentimenti prima soppressi con tanta forza.
Avvertire la prova tangibile del loro legame, del loro affetto e del senso di appartenenza che li univa era molto più appagante di qualsiasi piacere fisico, per quanto intenso. Quello che aveva trovato con Finn era ciò che aveva sempre cercato quando l’oscurità e la morte avevano minacciato di sopraffarlo. Era una conferma che qualcuno teneva a lui, che avrebbe sentito la sua mancanza se non ci fosse stato più.
Finn e Tanner si sono guadagnati uno spazietto tutto loro nel mio cuore, così come Lynda Aicher e i suoi testi profondi ed emozionanti.
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