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Dopo anni di missioni in tutto il mondo, il GD Team, la squadra di ex forze speciali e agenti dell’intelligence creata dal miliardario David Langdon, ha raddoppiato l’organico ed è diventato GD Security.
Questo però non frena gli attacchi dei nemici che hanno accumulato negli anni. Persino al suo interno rimangono segreti che non sono mai stati svelati e che potrebbero far saltare rapporti appena iniziati e legami familiari all’apparenza consolidati.
La nuova sfida: due boss della mafia russa. Il nuovo mistero: un padre e un figlio che sembrano condividere tutto ma forse non hanno niente in comune. La variabile impazzita: un giovane uomo cresciuto respirando odio e violenza, alla ricerca di canali per sfogare la sua rabbia.
All’orizzonte le nuvole cominciano ad addensarsi finché la tempesta non si abbatte su alcuni membri del Team e, da lì, finisce col colpire tutti.
Tra conti da saldare, colpe da espiare, amori che rischiano di sgretolarsi e passioni che nascono quando non potrebbero esistere, missione e questioni private diventano due facce della stessa medaglia. E il Team serra i ranghi. Perché guardarsi le spalle a vicenda e difendere chi è più debole e chi si ama non è un logo, non è un lavoro: è un modo di essere che spinge a giocarsi il tutto per tutto. Sul campo come nella vita.

– Leningrado, marzo 1985

 La ragazza era giovane, il viso pulito nonostante il rossetto con cui aveva messo in risalto le labbra. Sergei avrebbe scommesso che il pellicciotto che indossava veniva da un banco dei pegni, e faceva a pugni con il fucsia lucido dei pantaloni sopra degli stivaletti neri che non sembravano in grado di fare molto per proteggere i piedi dal gelo.

…

“ Non ti ho mai vista da queste parti” le disse. Di certo non aveva lo sguardo provocante e sfrontato delle prostitute. I suoi occhi, quasi troppo grandi per il viso magro, comunicavano piuttosto un mix di terrore e determinazione che attirò Sergei come una calamita.

Forte e debole insieme.

“Sono nuova” rispose lei. “Ma posso lo stesso tenerti compagnia.”-

Leggo l’incipit e, vi assicuro, un brivido mi corre lungo la schiena.

Perché in quella notte fredda e cupa di marzo, quando ormai l’Orso Sovietico ha quasi abbandonato la lotta e mostri peggiori si affacciano a vedere il sole, quella donna dagli occhi grandi e dalle scarpe fradice sta per cambiare il suo destino e quello di qualcun altro.

E noi lo sappiamo che il destino è un giullare, che illude e non scopre le sue carte. Non subito, almeno.

Da qui ai giorni nostri è un attimo, un voltare la pagina, e ci ritroviamo in una terra conosciuta nella quale i nostri amatissimi eroi (perché nelle loro umane imperfezioni, sono perfetti) si ritrovano in una delle loro missioni, e, come solo l’autrice sa fare, seguiamo l’azione come la vedessimo davvero.

Ma è una missione come tante, o no?

Il Team, anzi ormai dovremo dire i due Teams, si ritrovano a lavorare fianco a fianco, con la consueta determinazione e professionalità.

La missione  si dimostra meno facile di quanto loro stessi non credano, nuove nubi all’orizzonte, vecchi e nuovi nemici, e una tempesta che potrebbe spazzar via tutto.

Sono criptica? Certamente sì, perché altro non posso consigliarvi che leggere questo magnifico romanzo, non volendo anticipare assolutamente nulla.

La narrazione è magistrale, l’intreccio è una delle migliori prove d’autore che io, cultrice di ogni tipo di gialli, thriller, noir, mi sia trovata a leggere negli ultimi anni. La Lombardi intesse una tela intricatissima e ne regge tutti i fili con abilità e senza sforzo.

 La visione corale, l’evoluzione psicologica dei personaggi, il lungo filo tra passato e presente, l’introduzione di nuovi elementi, maschere dannate in un mondo distorto, fanno sì che si resti incollati alle pagine fino alla fine, senza un attimo di respiro. E il respiro manca davvero, in alcuni momenti…

Ho apprezzato moltissimo scoprire una Irina meno Regina dei Ghiacci, finalmente totalmente umana nella sua profondissima sofferenza e ancor più ho apprezzato lui, Hurricane, che abbandona il suo personale e dannato OK Corral solo nella notte.

Certo che voglio incontralo ancora, certo che voglio sapere di lui e Storm…

Perché la Lombardi ha tanto da dirci e noi siamo sicure che lo farà nel migliore dei modi.

 E poi, lo ha promesso…

P.S.: ho adorato la playlist, anzi di più.

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