Ratha di Westmeath, prima di diventare una delle maghe e delle guerriere più potenti del mondo, la madre di uno dei più vecchi Guardiani, Logan, e la nonna di Elizabeth, l’eroina di “Keltor”, è una semplice maga mortale. Soddisfatta della sua vita, trascorre le giornate insegnando alle maghe meno potenti di lei, proteggendole dal male.
Un giorno giunge alla fortezza Daleigh, accompagnato dai suoi compagni guerrieri, con promesse di un destino diverso per lei. Il mondo di Ratha viene subito messo sottosopra non appena vede gli occhi dorati del nuovo arrivato e i tatuaggi che vorticano sulla sua pelle come se fossero vivi.
Daleigh è un potente principe intrappolato nel nostro piano d’esistenza, dove combatte senza tregua i demoni che lo infestano. Una profezia li lega, un destino già segnato che potrebbe cambiare le sorti del mondo. Ormai c’è poco tempo: la sua luce sta svanendo. I marchi del regno di Daleigh stanno perdendo vigore, segno del tempo limitato che ha per convincere Ratha a seguire il suo destino, segno che questo mondo gli sta rubando la vita. La giovane maga sarà capace di aiutarlo a tornare a casa o sarà lui a trovare casa qui… tra le braccia di una mortale?
Due mondi stanno per scontrarsi in un’erotica storia d’amore che vede sfidare le leggi stesse dell’universo.
Con questo secondo libro conosciamo alcuni misteri legati a Liz e a suo padre Logan, e scopriamo che la nonna di Liz era una creatura potente, e il nonno lo era ancora di più. L’inizio del libro parla dell’incontro di Ratha con Daleigh, un guerriero molto particolare. Ratha è una maga e, migliaia di anni fa, essere una maga non era propriamente una cosa positiva: i maghi non erano ben visti, quindi quando un bimbo mostrava poteri particolari veniva mandato a Westmeath, per essere cresciuto e addestrato. Così accade anche a Ratha, infatti, cresciuta da Aeon, il capo dei maghi. Una volta diventata adulta e molto potente, oltre ad allenarsi nelle arti magiche, si allena anche come guerriera. Il giorno in cui Daleigh, con i suoi guerrieri, si presenta a Westmeath, deve dire a Ratha, e a tutta la comunità, che la ragazza sarà la sua compagna, che gli darà un figlio e che le cose stanno per cambiare perché nell’ombra si agitano mostri pericolosi. Ratha non è proprio una ragazza docile e tranquilla e una notizia del genere non è proprio il massimo per nessuna, quindi, dopo lo choc iniziale, dopo avergli detto “no”, aver discusso e litigato – calcolate che dall’altra parte abbiamo un guerriero abituato a comandare e sentirsi dire “sì”, quindi le obiezioni lo irritano un filino, anche se comprende che una notizia del genere non è facile da digerire – Daleigh riesce a far “vedere” a Ratha il loro futuro. La maga si rende conto in questo modo che tutto quello che le è stato detto si avvererà. Poi, aggiungiamoci un’attrazione potente, che non guasta mai e… insomma, Ratha inizia ad ammorbidirsi e a comprendere che contro il destino non ci si può fare nulla.
La mia razza sta morendo nel tuo mondo. Le donne sono incapaci di riprodursi da quando abbiamo deciso di venire qui e i veli del nostro mondo non sono più aperti per noi. Ho bisogno di un erede. Uno capace di ricevere il potere della nostra razza. E ho bisogno di tornare a casa. Gli indovini hanno detto che tu sarai il tramite che porterà il mio bambino e ristabilirà l’equilibrio tra i mondi. Così sarà. Non è in questo modo che avrei voluto che andasse ma il tempo è quasi scaduto. Devi essere d’accordo su questo, non c’è altro modo. Brividi le percorsero le braccia. Era serio. Lei? Madre? Di cosa, poi? Cosa sarebbe diventato il suo bambino? Non un umano ma un Dio. E come diavolo avrebbe potuto essere la chiave per riportarlo a casa? E poi non esisteva che lui venisse lì a chiederle cosa? Di sdraiarsi perché la potesse avere?
Ratha, alla fine, accetta di essere la compagna di Daleigh; inizia così una maratona sessuale galattica (cavoli, ma i guerrieri Immortali dove li trovo? XD) grazie alla quale lei rimane incinta. Nascerà un bimbo che chiameranno Logan e che crescerà forte e diventerà un guerriero. Logan lotterà per l’indipendenza dell’Irlanda fino a quando non diventerà un guerriero immortale e combatterà i demoni per centinaia e centinaia di anni. Logan verrà ucciso da Droden, ma la sua anima sarà salvata da Ratha che la metterà dentro uno specchio e che si occuperà poi della figlia di lui, nascondendola a tutti. In questo libro si spiega il perché Liz, la figlia di Logan e protagonista di “Keltor” il primo libro, sia una preda ambita.
Il prossimo libro è quello su Dante, son curiosa di sapere se accenna alla storia tra Liz e Keltor. La Sage continua a farmi innamorare dei suoi libri sempre di più, in questo romanzo è riuscita a trasmettere tutta la passione fra Ratha e Daleigh, oltre a tutto il dolore per la sua scomparsa, ma essendo solo di 125 pagine il romanzo, i secoli in cui Logan cresce e combatte sono stati descritti in modo sintetico. Personalmente avrei accennato a come Logan ha conosciuto la madre di Liz e come mai la stessa sia diventata pazza (se poi era pazza). Anche in questo libro ho riscontrato due anomalie nel testo, che potrebbero essere imputabili a errori di traduzione ma nulla di grave. Consigliato.
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