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Per sedici anni il solitario scrittore di gialli Christopher Holmes ha goduto di una carriera di grande successo, grazie alla popolarità dell’anziana investigatrice Miss Butterwith e del suo geniale gatto Mr. Pinkerton. Ma le vendite di libri sono calate a parte che nella narrativa femminile, e al nuovo editor di Christopher non piacciono i detective attempati. È un mondo tutto rosa quello in cui Holmes si ritrova catapultato.
Su esortazione della sua agente, Christopher accetta con riluttanza di partecipare a un convegno di scrittori presso una remota tenuta vinicola del Nord della California. Ma non fa in tempo ad arrivare che già scopre il cadavere di una donna in pigiama in mezzo al bosco. Se quasi due decenni passati a scrivere gialli gli hanno insegnato qualcosa, di sicuro la donna non dev’essere morta per cause naturali.
Con una tempesta nel pieno della sua potenza e un ponte allagato che rende impossibile ricevere soccorso, sembra di stare in uno dei gialli ambientati in isolati manieri di campagna di Christopher! Se solo ci fosse Miss Butterwith nei paraggi. O persino Mr. Pinkerton…
Prima precisazione. Ah, la gioia di iniziare un nuovo libro della Lanyon!
Seconda precisazione. Accidenti, ne deve avere di sassolini nelle scarpe da togliersi la Lanyon!
[…] non che una folla di scrittori determinati a promuovere le loro carriere si potessero definire perbene.
Iniziamo subito dalla seconda, che è poi l’unica nota stonata in un libro splendido che mi è piaciuto moltissimo e che consiglio di leggere a tutti gli appassionati di MM e non solo. Lo ammetto, la descrizione in stile oche starnazzanti perennemente vestite di rosa che la Lanyon fa delle autrici di romance mi ha infastidito. Poteva essere una battuta iniziale, e già non sarebbe stata carina, ma la presa in giro va avanti per tutto il libro e alla lunga stanca. Mi sono anche chiesta se fosse un modo (un po’ complicato) per sbeffeggiare proprio chi solitamente attacca questo tipo di letteratura, ma resta il fatto che le povere autrici in questo libro ne escono proprio male.
[…] la paura incespica, fugge goffamente, si schianta nei cespugli, scivola sugli aghi di pino, sguazza dentro pozzanghere più profonde del previsto.
E ora torniamo al nostro romanzo e alla mia prima precisazione. Perché è vero, ogni volta che mi accingo a leggere un romanzo della Lanyon vado in un brodo di giuggiole e già so che lo adorerò. Ce ne sono di più belli e di meno riusciti, ma sono tutti scritti magnificamente, con trame interessanti e personaggi che è impossibile non amare o… odiare.
Secondo il mio gusto personale “Qualcuno ha ucciso il mio editor” rientra tra quelli ben riusciti, certo siamo lontani dalle vette della serie Adrien English, ma comunque ci si avvicina e l’intreccio stile Agatha Christie mi ha favorevolmente stupito, tanto che fino alle ultime pagine non sono riuscita a capire chi fosse l’assassin*.
A proposito di personaggi da amare od odiare, non si può certo dire che il nostro protagonista brilli per la sua simpatia, ma è così incredibilmente umano che non lo si può non amare. Con le sue battute caustiche, il malcelato snobismo e l’umanissima invidia (diciamo pure rosicamento) verso le nuove leve che lo hanno spodestato dal trono di autore super pagato, Christopher è un personaggio interessante e complesso che nasconde un’insicurezza che lo rende antipatico alla maggior parte delle persone. Solo J.X. Moriarity, ex poliziotto, ex amante e scrittore affermato di gialli hardboiled, riesce ad andare oltre al suo carattere ostico e sembra nutrire un sincero interesse nei suoi confronti.
«Resta e facciamoci un drink.»
«Forse non è una buona idea,» dissi quasi riuscendo a sorridere.
«Potrei avere la tentazione di avvelenare il tuo.»
Moriarity è un personaggio che mi è piaciuto molto e mi chiedo come mai non venga neanche nominato in sinossi, la sua storia d’amore con Christopher non è al centro della trama, ma l’ho trovata dolce, sexy e stranamente romantica a confronto di altri romanzi della Lanyon. Non so come si evolverà nei prossimi capitoli della serie, ma sono sicura che ne vedremo delle belle.
Il pelo scuro tagliava i pettorali e puntava verso il segno chiaro e inequivocabile del suo rinnovato interesse. Costringendomi a guardare il viso, dissi: «Non credo proprio che abbiamo tempo per quello.»
«Tu lo sai, io lo so, ma lui non ci crede.»
«Credici,» rispose a lui.
La bocca di J.X. si tese in uno di quei sorrisi mozzafiato. «Forse dovresti sussurrarglielo nell’orecchio.»
Lo stile è quello inconfondibile dell’autrice, descrizioni precise che ti catapultano nel centro della storia, dialoghi ben ritmati, con punte di imperdibile humor, e una trama articolata e ben congegnata.
La cover è davvero perfetta e la resa in italiano impeccabile, anche se mi chiedo perché abbiano deciso di cambiare il titolo, anche se in minima parte. Di certo ci sarà un valido motivo e io non sono una traduttrice, però la curiosità rimane.
Consigliatissimo!
con lode!
Recensore:
Qui Josh Lanyon su Feel.
1. Somebody Killed His Editor, Qualcuno ha ucciso il mio editor
2. All She Wrote
3. The Boy with the Painful Tattoo
4. In Other Words…Murder
5. The 12.2-Per-Cent Solution
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