♦ Traduzione a cura di Ilaria D’Alimonte
Triskell Edizioni, acquistabile qui ♦
A Tommy Newsome è servito un po’ di tempo prima di rendersi conto di essere gay.
Crescere in una piccola cittadina della Georgia non lo ha preparato alla vita molto più libera da studente dell’università di Athens. Aggiungeteci gli insegnamenti della sua famiglia e della sua chiesa, e avrete un timido ragazzo che si sente un pesce fuor d’acqua. Tommy ha sempre lavorato nella fattoria del padre senza avere la possibilità di crearsi una vita sociale, sicuramente non come quella che i club di Atlanta hanno da offrire. E non si può dire che si senta a proprio agio quando ne ha un assaggio, visto che gli ammonimenti di Mamma risuonano ancora forti e chiari nella sua testa.
Tutto questo cambia quando entra nel suo primo gay bar e posa gli occhi su Mike Scott.
Quando non è al lavoro dietro il bancone del Woofs, Mike è impegnato come entertainer per adulti con il nome di Scott Masters. Vent’anni nel settore e il tempo che passa cominciano però a farsi sentire. Mike non ha mai avuto molta fortuna nel reparto relazioni ma, come sua madre ama ripetergli, se continui a pescare nello stesso stagno, è scontato che tirerai su sempre lo stesso tipo di pesci. Forse è proprio arrivata l’ora di un cambiamento.
Sì: riconoscere di essere gay era un conto, fare qualsiasi cosa con quella consapevolezza era un altro. Tommy non era pronto a imboccare quella strada. E non lo sarebbe stato ancora per un bel pezzo.
Arrivare all’università da una cittadina di provincia è stato uno shock culturale per Tommy, ma gli ha permesso di comprendere finalmente se stesso: all’inizio del secondo anno, il ragazzo è convinto di essere pronto ad addentrarsi nel nuovo mondo che gli si è aperto davanti, grazie all’aiuto del suo compagno di stanza, Ben, che vive in massima libertà la propria bisessualità. I club, però, non fanno per Tommy e, solo quando grazie a un documento falso, entra nel bar sportivo gay friendly Woofs, trova il proprio ambiente ideale. E all’apparenza anche il proprio uomo ideale: Mike, barista ultraquarantenne dallo sguardo gentile.
Tommy è un personaggio dolce, quasi ingenuo nel suo candore da bravo ragazzo, ma dietro al rossore della sua timidezza si nasconde un giovane uomo con la testa sulle spalle che, adesso che ha capito cosa vuole dalla vita, è deciso a ottenerlo. Spezza il cuore vederlo affrontare a viso aperto la sua famiglia e, nel medesimo tempo, è impossibile non ammirare la forza con cui va per la sua strada: penso che l’autrice abbia costruito in modo per nulla scontato il suo percorso, senza farlo innamorare prima che fosse sincero con tutti su chi fosse e cosa desiderasse per se stesso.
Il pastore scosse il capo con un’espressione triste. «Oh, Tommy, ora capisco meglio. Ti hanno fatto il lavaggio del cervello, figliolo, per questo credi che quello che stai facendo sia giusto. Ma non lo è, temo. Non è anche detto nelle Scritture che il Diavolo le cita servendosene per i suoi scopi?»
Tommy lo fissò con gli occhi sgranati. «Perciò, se le cito la Bibbia dimostrandole che non è infallibile, io sono il Diavolo, giusto? Ma se invece lo fa lei, va tutto bene?»
A sostenere Tommy c’è sempre Ben, un personaggio all’apparenza più superficiale di quanto non si riveli in definitiva: ama divertirsi e passare da un amante all’altro, tuttavia nutre un affetto sincero per l’amico e, persino quando agisce d’impulso e gli causa un dolore, è spinto dal senso di protezione che sente nei suoi confronti. La sua famiglia è parte attiva della vicenda, regalandoci alcuni momenti molto divertenti: il padre è quasi comico con il suo giornale, salvo poi pronunciare la frase giusta al momento giusto e lasciarci capire come l’autrice abbia voluto usarlo per mostrarci cosa sia una vera famiglia. Allo stesso modo ha utilizzato la madre, sempre indaffarata con impegni sociali, ma contemporaneamente attenta e amorevole, e la sorella minore dall’intelligenza acuta.
Forse, anche per dar modo a questo gruppo di personaggi di conquistarsi spazio nella vita di Tommy, la trama si avvia, un passo alla volta, verso una storia d’amore che vediamo sbocciare con lentezza e tenerezza, oltre che una buona dose di sensualità e passione. Mike diventa prima di tutto un amico per Tommy, prendendolo quasi sotto la propria ala, pur combattendo con l’innegabile attrazione che entrambi provano.
Grazie a Mike, vediamo un altro mondo, quello del porno, distante anni luce da quello di Tommy, eppure integrato alla perfezione nella vicenda per merito dello stile di scrittura di K.C. Wells: non si avverte uno stacco tra il timido ingresso nella vita da adulto di Tommy e la stanchezza di Mike, mentre si rende conto di non trovarsi più a casa nell’industria in cui ha lavorato per vent’anni. Gli interessanti scorci del dietro le quinte della realizzazione di questo genere di film, uniti alla varietà dei personaggi mostrati, lasciano capire come l’autrice si sia ben documentata, portando nella vicenda quelle che sembrano testimonianze veritiere e non qualche assurda illusione patinata che mi è capitato di trovare in libri che parlavano dello stesso argomento.
Mike sorrise e, d’impulso, lo strinse in un abbraccio. Tommy s’irrigidì per un secondo, poi si rilassò, avvolgendogli le braccia intorno alla schiena. Mike spostò la testa e, all’improvviso, il viso dolce di Tommy era proprio lì. Sentiva il suo respiro sulla guancia.
E Mike non poté resistere. Piano, portò la bocca su quella di Tommy e lo baciò, giusto uno sfioramento di labbra, prima di prendergli la testa tra le mani e approfondire il bacio, ma sempre mantenendolo casto. Le bocche si unirono, le labbra premute le une contro le altre. Tommy chiuse gli occhi, poi un lievissimo gemito gli sfuggì dalla bocca.
Le prime volte a cui allude il titolo appartengono quasi tutte a Tommy, è vero, però anche Mike scopre nuovi aspetti di se stesso grazie alla relazione con il giovane amante, comprendendo di non essere meno vulnerabile di fronte alla verità dei sentimenti che entrambi provano.
La donna tese le labbra. «Beh, tu dici che il porno è confortante, che ti fa sentire al sicuro. A me sembra che, se c’è Tommy al tuo fianco, è più semplice per te uscire da quel mondo. Non è così? Non ti senti al sicuro con lui?»
Mike si prese un secondo per assorbire meglio le parole della madre. Si sentiva più al sicuro con Tommy che con qualsiasi uomo fosse stato in precedenza. Solo che non lo aveva lasciato entrare nella sua vita, giusto? Tommy era penetrato attraverso le sue difese come se quello fosse il suo posto. Era entrato e si era costruito la dimora nel cuore di Mike.
Il lieto fine è assicurato, ovviamente, e ancora una volta K.C. Wells ci dona un romanzo ben strutturato e ben scritto, passionale quando serve e delicato nei momenti più dolorosi: una bella storia che regala molto più di qualche ora di lettura, lasciando anche spunti di riflessione e facendo versare qualche lacrima ai cuori più sensibili.
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