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Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.
Susanna Clarke, autrice fantasy fra le più acclamate, torna in maniera trionfale con un nuovo, inebriante romanzo ambientato in un mondo da sogno intriso di bellezza e poesia.
Quando la Luna è sorta nel Terzo Salone Settentrionale sono andato nel Nono Vestibolo per assistere alla congiunzione di tre Maree. E’ un evento che accade soltanto una volta ogni otto anni.
Il Nono Vestibolo è un luogo straordinario per le tre grandi Scalinate che contiene. Lungo le sue Pareti corrono file di Statue di marmo, centinaia di Statue che si innalzano, un Livello dopo l’altro, fino a raggiungere vette lontanissime…
Piranesi è un viaggio. Piranesi è un sogno.
Un sogno fatto di maree e saloni, onde impetuose, statue imponenti, ossa sbiancate dal sale, nicchie, scale, venti gelidi, parole e diari, pensieri, domande e risposte, domande senza risposte, parole scritte e parole pensate, solitudine, ragione e follia.
Non mi è possibile raccontarlo in altro modo, Piranesi.
Piranesi è Piranesi e non lo è.
Chi è? Come è giunto alla Casa? Chi è l’Altro? Chi è 16, che si aggira per gli enormi saloni cercando di lui?
Cos’è la Casa?
Non si può raccontare brevemente questo romanzo, se non nella sua scrittura: la Clarke, attesa per 16 anni dal suo fantasy Jonathan Strange & il signor Norrell, ci ha regalato un’opera di sogno e poesia, di smarrimento ed errore, di incerte e impossibili scoperte.
Ogni lettore, approcciando un tale testo, sceglie la sua strada, percorre i suoi saloni e respira il salmastro dell’aria, può perdersi nel labirinto di parole e immagini che l’autrice ha costruito, pagina dopo pagina, e che, come tutti i labirinti, affascina e impaurisce.
Perdersi nella Casa è un attimo, per ciascuno di noi, e memorie e diari non sempre ci fanno ritrovare la strada. Una magnifica avventura, terribile e assoluta, ma la Clarke non lascia sospesi, alla fine tutto si annoda, e, dopo l’ultima pagina, resta un sentimento di dolcissima tristezza.
Studio ciò che è stato dimenticato. Scopro ciò che è completamente scomparso.
Lavoro con le assenze, con i silenzi, con le curiose fratture fra le cose. In realtà sono un mago.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
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