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Fai almeno una volta al giorno una cosa che ti spaventi e vedrai che troverai la forza per farne altre. Sono queste le parole che Sole trova nella lettera che la sua migliore amica le ha scritto poco prima di ripartire per Parigi, subito dopo l’unico litigio della loro vita. Quel litigio di cui Sole si pentirà per sempre, perché non rivedrà mai più Stella, la persona più importante per lei. Sole non smette di guardare quel foglio perché, anche se ha solo venticinque anni, non c’è nulla di più difficile per lei che superare le proprie paure. Sa che, se le tiene strette a sé, non c’è nulla da rischiare: il lavoro sicuro per cui ha rinunciato al sogno di fare l’università; il primo bacio mai dato perché è meno pericoloso immaginarlo tra le pagine di un libro che viverlo realmente. Ma ora Sole non può più aspettare. Lo deve alla sua amica. Così per cento giorni affronta una paura alla volta: dal lanciarsi con il paracadute al salire sulle montagne russe; dall’attraversare un bosco sotto il cielo stellato al fare un viaggio da sola a Parigi. Giorno dopo giorno, scopre il piacere dell’imprevisto e dell’adrenalina che le fa battere il cuore. A sostenerla c’è Samanta, un’adolescente in lotta con il mondo che ha paura persino della sua immagine riflessa. Rivedendosi in lei, Sole prova a smuovere la sua insicurezza e a insegnarle ciò che ha appena imparato: è normale avere paura, quello che serve è solo un unico, singolo, magnifico istante senza di essa. Ma c’è un unico istante che Sole non è ancora pronta a vivere. L’istante in cui deve confessare la verità al ragazzo di cui è da sempre innamorata. Una prova più difficile di tutte le altre. Perché anche l’amore può vestirsi d’abitudine e confondere. E per amare davvero bisogna essere pronti a mettersi in gioco. Perché persino i sogni possono cambiare quando sono solo una favola.
Ammetto di essere rimasta per un po’ a fissare il foglio bianco senza scrivere nemmeno una parola, perché niente mi sembrava adatto per iniziare la recensione di Per lanciarsi dalle stelle di Chiara Parenti.
La forza e l’impatto di questo libro sono straordinari. Fin dalla prima pagina sai che stai per immergerti in un viaggio, in un’avventura, in cui dovrai fare i conti con te stessa e con il mondo che ti circonda. Dovrai essere coraggiosa come Sole, la protagonista del romanzo, fare profondi respiri e camminare sempre e comunque a testa alta. Anche se con paura. Anche se con dolore.
Maria Sole Santoro è una semplice ragazza che vive in un piccolo paesino italiano, uno di quelli in cui tutti si conoscono e sei lontano dal resto del mondo.
La sua vita è monotona, principalmente perché ha paura di tutto, e questa paura la destabilizza, la blocca, le impedisce di vivere appieno.
Ma quando la sua più cara amica verrà a mancare in un tragico avvenimento che segnerà la vita di tantissime persone, Sole si sentirà persa come non mai, sì, ma poi capirà di doversi fare coraggio, di dover intraprendere un viaggio per cambiare.
Per vivere. Vivere fino in fondo, proprio come faceva la sua amica Stella, e proprio come desiderava che facesse anche lei. Perché la vita è breve e imprevedibile e non può vedersela scappare via. Qualsiasi cosa succeda, non può semplicemente restare a guardare lo scorrere del tempo.
Più ci penso, e più mi rendo conto che ogni mio ricordo è intriso di paura. Ho ancora paura dei fantasmi. E anche dei piccioni, delle montagne russe e della verità. Ho paura dei sogni che tanto non si realizzano, ma a volte ho paura anche di quelli che si realizzano.
La solitudine mi terrorizza. Ho paura di non essere all’altezza, di non essere abbastanza brava, o bella, o intelligente. A volte mi sento come se fossi fatta di carta: inconsistente, fragile.
Ho paura del giudizio degli altri, di perdere le persone che amo, e di sbagliare. Ho sempre paura di sbagliare.
Spiegarlo può sembrare semplice, ma leggere il libro non lo è affatto. Perché Chiara Parenti è stata capace di creare un personaggio in cui la maggior parte di noi può rivedersi.
Abbiamo tutti paura, chi più chi meno. Semplicemente c’è chi mente e dice di non averla. Impossibile, perché grazie a essa spesso ci mettiamo in gioco e, quando lo facciamo, c’è un lasso di tempo in cui dimentichiamo chi siamo, dove siamo, cosa stiamo facendo, quali sono le nostre paure.
Siamo semplicemente liberi. Liberi e felici. Noi stessi al di sopra del mondo, della paura e del dolore.
“Voglio vivere finché sono viva. Voglio vivere finché sono viva”, continuo a ripetermi.
Il mio petto si riempie di queste parole, si allarga e si espande fino a spezzare la morsa del terrore che lo schiacciava. Ora un’energia sconosciuta e inaspettata mi invade e l’istruttore, come se riuscisse a sentirla, mi dice che c’è.
«E’ la tua vita, piccola! È adesso o mai più!» urla sopra il mondo che si spalanca ai nostri piedi.
E poi ci spinge giù.
Sole affronterà un cammino doloroso, difficile. Affronterà cento delle sue paure, una al giorno, e anche se sarà un viaggio colmo di ostacoli, non sarà da sola come credeva.
Incontrerà chi farà il tifo per lei e le dirà di lanciarsi dalle stelle, di darsi da fare e far brillare ancor di più il sole.
Se all’inizio Sole intraprende questo viaggio per la sua amica morta, alla fine continuerà per se stessa. Per brillare davvero. E quando capirà che non esistono solo cento paure, perché ogni giorno dovremmo affrontare delle novità che ci possono spaventare, lei sa di essere pronta per affrontare tutto con un sorriso, e con l’amore di chi la circonda. Un amore vero, puro e poetico come l’arte.
Chiara Parenti si merita i miei più sentiti complimenti per aver scritto un libro così eccezionale. Vero, forte, colmo di speranza. È un vero e proprio inno al coraggio, alla voglia di farcela, di lottare e godersi la vita senza mai fermarsi.
Il suo stile semplice mi ha rapito, mi è entrato sottopelle, mi ha parlato direttamente all’anima. Perché nella sua semplicità nasconde poesia.
E Per lanciarsi dalle stelle è una piccola perla poetica che va assolutamente letta, per sentirsi compresi e imparare ad avere coraggio.
In qualsiasi momento della nostra vita.
“Spero che queste pagine vi spronino a splendere, senza paura, senza rimandare, senza rimpianti. Questa è la vostra, la nostra vita. È ora o mai più.”
Recensione a cura di:
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