Siamo solo un groviglio di emozioni selvagge e disperate.
Ella è arrivata a Bayview ormai da qualche mese, ma il tempo è volato. Capita, quando sei impegnata a combattere bulli e a innamorarti. Le ostilità dell’inizio sono soltanto un ricordo, e adesso può contare su una migliore amica che, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla, su un fidanzato che tutte le invidiano, su fratelli adottivi che adora e su un uomo, Callum Royal, che è quanto di più simile a un padre Ella abbia mai avuto. Ma le sfide per lei non sono finite. Perché, proprio quando le cose sembrano andare per il verso giusto, e lei e Reed si sono appena ritrovati, il destino è pronto a separarli di nuovo. E questa volta potrebbe essere per sempre. Il futuro di Reed corre infatti sul filo del rasoio. Il suo carattere impulsivo e irascibile e i suoi pugni facili potrebbero avergli giocato un brutto tiro. E la sua tendenza a superare ogni ostacolo con la violenza potrebbe costargli cara. Si è spinto davvero troppo oltre? Ella è una combattente, ed è disposta a tutto per difendere le persone che ama, proteggere Reed, e stare con i Royal. Ma questa volta potrebbe essere troppo persino per lei.
Finalmente in libreria il terzo capitolo della serie già acclamata come il nuovo fenomeno editoriale dell’anno. In corso di pubblicazione in oltre 20 Paesi e già bestseller negli Stati Uniti e in Germania, i primi due volumi hanno scalato le classifiche dei libri più venduti anche in Italia, e non smettono di conquistare nuove lettrici.
Salto doppio carpiato all’indietro con triplo avvitamento e caduta di sedere finale. Questa è più o meno la sequenza, intellettualmente parlando, del percorso che ho dovuto subire per leggere il terzo e conclusivo capitolo della saga Royal. Capiamoci, quello che ha distinto i primi volumi sono stati il ritmo incalzante, le battute e i colpi di scena e, come minimo, mi aspettavo che il livello fosse lo stesso.
Invece no!
Dall’inizio alla prima metà del libro tutto è sospeso in una sorta di limbo. Il povero Reed/Romeo, accusato di omicidio, dovrà vedersela con un giudice vendicativo e corrotto, con dei poliziotti che cercano in giro testimonianze sulla sua condotta (mai lecita e spesso violenta), con un padre che perde palle e soldoni dietro a un avvocato inetto, mentre la povera Ella/Giulietta si dà da fare per sopravvivere a una nuova figura genitoriale, tra gli allenamenti delle cheerleader e le varie rocambolesche avventure sentimentali e sessuali, in un gruppo scopamici.
Insomma, mi ero posta delle aspettative abbastanza elevate per la saga dei Royal che sottolinea l’unione familiare almeno 237432523 volte, dove Lui, Reed, è un guerriero, lei, Ella, è una lottatrice; mi aspettavo 5 fratelli cazzuti e uniti alla ricerca della verità, che cercassero un appiglio per rendere giustizia alla famiglia, invece ognuno si è messo a girellare come una trottola, alla ricerca di una sponda o di una vagina.
Una serie frizzante, sexy (per me a tratti romantica) che sfocia in un volume noioso, palloso in un plot della “Signora in giallo” ma senza signora. Nella mia testolina, mi aspettavo dei Royal combattivi che cercassero in giro prove per scagionare il leader Reed/Romeo e invece… niente! Il momento più emozionante è stato quando i due innamorati, mentendo ai genitori, trascorrono FINALMENTE una notte insieme e questo è sintomatico del resto. Tutti gli altri sono occupatissimi a preparare partite di football, balli studenteschi, mentre tu, lettrice, stai lì angosciata e pensi: ma si sono resi conto che per l’omicidio c’è la pena di morte da quelle parti? Le stesse autrici lo sottolineano un paio di volte.
La trama è avvolta da una superficialità allarmante e, d’accordo che è un romance, ma mi aspettavo di più, mi aspettavo carne succosa e non un soufflé di melanzane che si ammoscia del tutto alla meravigliosa soluzione del “Okay, patteggiamo, tanto tra 5 anni sono di nuovo libero!!!”
No, non ci siamo, sono rimasta delusa e spesso appisolata su un libro che non doveva finire così. Fino a pagina 221 ho sonnecchiato facendo una fatica gigantesca, da pagina 222 in poi agognavo il finale che, breve e risolutorio, non lascia il tempo di commentare.
In sintesi:
Chi è l’assassino? Ammetto, non ci ero arrivata ma a mia discolpa, signor giudice, devo ammettere che il terzo volume dei Royal è soporifero e non sono stata troppo attiva.
L’happy-ending? Sì, c’è, anche se dopo la noia che ha avvolto l’esperienza mi aspettavo qualcosa di più di poche righe che concentrano scenari futuri e commercialmente palesi.
Lo rileggeresti? Manco morta e considerato che tutto il libro ruota attorno a un omicidio, il caro Reed/Romeo non ci fa una bella figura.
Recensione a cura di: Naike Ror
Editing a cura di:
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