Sanguis Noctis #1
Jed Walker è un killer su commissione che deve svolgere un incarico apparentemente semplice: introdursi in un’abitazione per recuperare qualcosa. Il suo nuovo cliente non sta cercando soldi o oggetti. Vuole il timido e bellissimo Redford Reed, un uomo che in un solo giorno sconvolge il mondo di Jed, che non è proprio pronto a innamorarsi così repentinamente del suo obiettivo.
Redford Reed vive rinchiuso nella casa della nonna, è afflitto da una terribile maledizione e osserva il mondo scorrere fuori della sua casa, fino a quando non arriva Jed, inviato da un uomo che non si fermerà davanti a nulla pur di reclamare Redford come sua proprietà. La sua unica possibilità di salvezza è fare squadra con Jed ma, mentre la violenza cresce, così aumenta anche la tensione fra loro. Anche se hanno entrambi trovato qualcosa per cui vale la pena vivere, ci vorrà tutta l’abilità di Jed e ogni piccola goccia di coraggio di Redford per rimanere in vita.
Siamo davvero sicuri di conoscere noi stessi, le nostre paure, i nostri desideri e i nostri bisogni?
Jed ne è convinto: è arrogante, sicuro di sé, di quel che vuole e delle sue capacità. È un assassino, un militare in congedo delle Forze Speciali, con un leggero problema di rabbia e una sfrenata passione per le esplosioni e per gli uomini grandi, capaci di sottometterlo e abbandonarlo subito dopo aver raggiunto il piacere.
“Era semplice, davvero. Mentre quelli lo usavano, mentre i loro uccelli si spingevano in fondo alla sua gola o talmente dentro la sua carne da fargli vedere le stelle, si sentiva importante. Freud se la sarebbe spassata ad analizzarlo, questo era certo, ma Jed non lo vedeva proprio il problema. Tutti avevano una fissazione. La sua si curava in modo facile con una bella scopata vecchio stile.”
Nessun legame, nessun amico, solo qualche contatto a cui rivolgersi per lavoro, una gatta che nutre meglio di quanto nutra se stesso e una serie pressoché infinita di scopate senza sentimento.
Anche Redford è sicuro di conoscersi: sa di essere un licantropo e una volta al mese deve rinchiudersi in una gabbia, con tanto di catene, collare e museruola per impedirsi di mordere, sbranare e uccidere chiunque sul suo cammino.
Red è innocente, non esce mai dalla sua triste casa in cui ha sempre vissuto con la nonna, ormai morta, e soprattutto non conosce il mondo.
Per fortuna arriva Fil a stravolgere le loro vite.
Fil nasconde parecchi segreti ed è molto più di quel che i nostri protagonisti si aspettano. Lui vuole Red e ingaggia Jed per rapirlo.
Dopo essersi intrufolato in casa e aver conosciuto Red, contro tutti i suoi principi, senza sapere davvero perché, Jed rispedisce i soldi al mittente e decide di proteggere il ragazzo.
L’ex militare è sfacciato, seducente, incapace di relazionarsi se non per ottenere una scopata; il licantropo non capisce le sue continue allusioni e non sa spiegarsi il calore sempre crescente che sente nel petto.
I due imparano pian piano a fidarsi l’uno dell’altro, ad ascoltarsi e capirsi.
“Un secondo appena e poi sorrise, abbassando la testa per fare in modo che Redford lo guardasse.
“Quindi posso chiamarti Fido?”
Ed eccola lì, la seconda risata che sentiva da Redford quel giorno. Non era come quella della gente normale. Era incerta, poco più che un’esalazione d’aria.
Era perfetta.”
Accanto a Jed, Red impara a conoscere il mondo e se stesso, capisce che non è un mostro che deve essere rinchiuso e scopre emozioni e sentimenti mai provati prima. Sarà dura però, per lui, abbattere la corazza di Jed, stravolgere le sue certezze e fargli ammettere che anche lui, come tutti, ha un cuore.
“Provo la stessa cosa per un panino col manzo.”
Alla fine troviamo due protagonisti molto diversi rispetto a quelli iniziali, meno sicuri di sé, ma più umani. Durante lo svolgimento del racconto, entrambi crescono e migliorano, sia singolarmente che in coppia.
“Oh sì. Era morto. Per tanto tempo aveva cercato ogni tipo di eccitazione, di connessione, per continuare a sentirsi reale. Jed era stato morto e sepolto per secoli prima che arrivasse Redford. Solo che non lo aveva capito fino a quando tutto non era svanito e quell’unica necessità, quell’unico desiderio avevano soffocato tutte le altre cazzate.”
Il testo è ben scritto, scorrevole, a tratti vivace e divertente. Un insieme ben amalgamato di passione, crescita personale, azione e aspetti soprannaturali. È stato facile amare i protagonisti e provare quelle sensazioni, talvolta inspiegabili, che mi hanno fatto apprezzare questo romanzo.
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