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È piena estate e a Camino Island sta per abbattersi un uragano di proporzioni allarmanti. Il governatore della Florida ordina a tutti gli abitanti l’immediata evacuazione dell’isola. La maggior parte fugge sulla terraferma, ma Bruce Cable, noto libraio e collezionista di libri antichi, nonché animatore della vita culturale dell’isola, decide di rimanere sul posto.
Come previsto, l’uragano devasta ogni cosa, abbattendo alberi e danneggiando gravemente abitazioni, alberghi e negozi, e purtroppo ci sono delle vittime. Tra queste Nelson Kerr, un noto scrittore di thriller amico di Bruce. Ma la furia della tempesta non sembra essere stata la causa della sua morte. I numerosi colpi alla testa farebbero pensare a ben altro.
Chi può aver voluto Nelson morto?
La polizia locale non è solita occuparsi di omicidi, meno che mai in un momento di emergenza come questo, e Bruce inizia la sua personale indagine. E se la morte dell’amico fosse legata in qualche modo ai suoi romanzi, e soprattutto all’ultimo romanzo, ancora inedito e custodito nel suo computer? Quello che Bruce scoprirà è molto più sconvolgente dei colpi di scena delle storie di Nelson Kerr.
L’ultima storia segna l’avvincente ritorno di John Grisham al mystery, dopo il felice esordio de Il caso Fitzgerald, che ancora una volta trascina il lettore in una nuova e appassionante avventura.
A Camino Island la vita scorre tranquilla. Bruce Cable, libraio e collezionista di opere rare conosciuto in tutta L’America e la sua compagnia variegata di scrittori, si preparano ad accogliere Mercer Mann (La co-protagonista del precedente volume “Il caso Fitzgerald”, n.d.r.) reduce da un tour di presentazioni del suo ultimo, osannato successo letterario.
Al largo, però, un pericoloso uragano si dirige verso la costa e, all’improvviso, gli abitanti e i turisti ricevono l’ordine di evacuazione.
Molti partono, lasciandosi alle spalle i cottage sbarrati, ma qualcuno decide di restare e Bruce Cable, in compagnia di un suo dipendente stagionale, Nick Sutton, si rifugia in casa, dopo aver messo più o meno al sicuro la libreria.
Sull’isola, oltre a lui e a Nick, decidono di restare Bob Cobb, scrittore donnaiolo, ex galeotto, e Nelson Kerr, autore di gialli ed ex avvocato dal passato fumoso.
Durante la notte, il temuto uragano, Leo lo hanno chiamato i meteorologi, arriva con tutta la sua devastante potenza e, in poche ore da incubo, porta con se la totale devastazione dell’isola.
Al mattino Bruce riceve la notizia che il suo amico Kerr è tra le vittime dell’uragano e preoccupato e dispiaciuto si reca sul luogo dell’incidente in compagnia degli altri due amici. Lì scoprono che la morte di Kerr non è certo un incidente dovuto alla tempesta, ma la polizia locale non pare intenzionata ad approfondire le indagini…
L’improbabile trio decide, allora, di indagare. Quel che nei mesi successivi verrà a galla, nessuno lo avrebbe potuto immaginare…
In questo ultimo romanzo Grisham ci riporta a Camino Island, dove ritroviamo molti dei personaggi che avevamo già conosciuto ne “Il caso Fitzgerald”. La narrazione è a volte quasi cronachistica nella descrizione degli eventi, a volte irresistibilmente divertente e arguta, nei dialoghi e nelle interazioni tra gli originalissimi componenti l’autonominata “mafia letteraria di Camino Island”; la vicenda scorre veloce e si legge davvero in fretta. Certo, Grisham è sempre Grisham, ma l’atmosfera dei suoi legal thrillers qui è stemperata, quasi sconosciuta.
Un mistery a tinte poco fosche, pare all’inizio, ma poi, come nei gialli ben scritti, accade che si scoprano tutti i difetti, le debolezze e l’avidità dell’essere umano, anche nelle forme più bieche.
Ma ciascuno di questi peccati ha la sua nemesi, la quale, a volte, è ugualmente crudele e sporca.
Una buona lettura, per trascorrere qualche pomeriggio ad indagare con Bruce Cable, affascinante libraio e amante delle belle donne.
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