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Quel giorno, quando si è svegliata, Kady pensava che rompere con Ezra sarebbe stata la cosa più difficile da affrontare. Poche ore dopo il suo pianeta è stato invaso. Anno 2575: il cielo di Kerenza, un pianeta poco più grande di un granello di sabbia coperto di ghiaccio e sperduto nell’universo, si oscura all’improvviso. Tra le esplosioni e le urla degli abitanti terrorizzati, una squadra d’assalto della… una potente corporation interstellare, dà inizio all’invasione. Ed Ezra e Kady, che si rivolgono a malapena la parola, sono costretti a cercare insieme una via di fuga. Alcuni giorni dopo, però, un mortale… mutante inizia a diffondersi a bordo di una delle navi sulle quali si trovano i due ragazzi e gli altri superstiti. Come se non bastasse, AIDAN, l’intelligenza artificiale che dovrebbe… pare essersi trasformato nel nemico. E nessuno dei militari incaricati delle operazioni di salvataggio sembra intenzionato a spiegare ciò che sta accadendo. Quando Kady riesce ad accedere a… strettamente riservate, le è subito chiaro che l’unica persona che può aiutarla è anche l’unica con la quale pensava non avrebbe più avuto nulla a che fare.
Quello che ora parla con me. essere vivi
Vuol dire anche farci cambiare dalla vita.
Illuminae è più di un romanzo: è un’esperienza narrativa e visiva. Si guarda e si legge, e no… quello che si osserva non è secondario, ma parte integrante della narrazione e della genialità di questo libro.
La trama sembra semplice, un insediamento minerario illegale viene attaccato da una corporazione spaziale. I pochi superstiti vengono salvati da alcuni vascelli della United Terran Navy. Un attacco tremendo, impietoso, narrato dalla voce di due ragazzi Kady e Ezra, che solo diciasettenni si trovano a dover affrontare eventi terribili.
Il vascello scientifico Hypatia si trovava circa 4000 click a poppa dell’Alexander. Quella sì che è una ‘lei’. Una nave splendida, fichissima. Una poesia di linee. Non si muove nello spazio, ci danza. Ti chiede di prenderla per mano, chiudere gli occhi e di volare con lei.
Ma non c’è niente di davvero normale in Illuminae. La storia è portata avanti in modo assolutamente originale, infatti leggiamo le vicende dei protagonisti attraverso rapporti militari, ricostruzioni di filmati, messaggi che i personaggi si scambiano, diari personali.
Il tutto con una frammentarietà che invece di togliere emozioni e coerenza alla narrazione la rende ancora più potente… Pagine e pagine di elenchi di vittime e delle loro foto, schermi delle navi, e schizzi che simulano i movimenti dei caccia… Ogni dettaglio è perfetto e funzionale, anche la censura sui testi, che ti consente comunque di capire cosa c’è sotto.
È uno di quei libri che si divora, ma allo stesso tempo ti obbliga a fermarti a prendere fiato, mentre gli eventi precipitano e le congetture si susseguono.
Perché non solo i vascelli devono sfuggire all’inseguimento della nave della BeiTech ma devono fare i conti con un virus mutageno che sta facendo impazzire l’equipaggio e con una AI che sembra fuori controllo.
E come sono protagonisti Kady e Ezra, che conosciamo bene dalle loro riflessioni, dalle comunicazioni, dal modo in cui scrivono (errori inclusi) lo sono anche i comprimari, i capitani delle navi ma anche e soprattutto AIDAN (Artificial Intelligence Defense Analytics Network).
AIDAN è l’AI che guida la Alexander, che dopo essere stata spenta perché non rispondeva più ai comandi, diventa indispensabile perché la fuga abbia anche solo una minima possibilità di riuscita.
E anche se a ogni amante della fantascienza è venuto subito in mente HAL 9000, AIDAN non è HAL.
AIDAN è AIDAN.
Lo conosciamo, direttamente dal suo ‘cervello’, mentre si riavvia, mentre fa piani e considerazioni, mentre… beh no, non posso mica dirvelo.
Passiamo quindi dall’inesperienza a tratti tenera di Ezra, che si trova arruolato suo malgrado, alla lucida capacità di Kady di hackerare quasi tutto, in contrasto con i suoi sentimenti, la sua solitudine, la sua ricerca di contatto, all’affascinante a raggelante AIDAN ma anche all’ironia, a tratti cinica, dei resoconti dei filmati, fatti da osservatori esterni, tanti anni dopo, che forniscono quel necessario alleggerimento che consente al lettore di prendere fiato.
Questo qui non è fatto per certi lavori.
Non dico cxxxxxe. Sarà anche un potenziale pilota di prima categoria, ma quando la mattina finisco di leggere il giornale ho già visto aspiranti spie migliori di lui. Se non è religioso, dovrebbe diventarlo. Perché qualcuno lassù lo ama, sicuro. Dico per dire, eh.
E si legge sempre più in fretta, divorando le pagine, quasi come dentro le navi con loro e vediamo le battaglie, sentiamo l’odore della morte e della malattia e soffriamo leggendo le parti censurate dei rapporti, quelle che non si possono dire perché troppo vere e personali, sorridiamo alle censure del linguaggio volgare, perché i personaggi sotto stress non parlano come principesse e corriamo verso il finale con il fiato sospeso.
Non voglio che lei finisca.
Che questo finisca.
Strano.
Da leggere leggere leggere, perché è bellissimo, perché è pazzesco. Perché non è facile trasmettere emozioni così, perché è curatissimo nei minimi dettagli perché invita a capire, a cercare le sorprese nascoste nelle pagine, perché non fa dormire finché non l’hai finito.
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Illuminae. Illuminae file: 1
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Recensione a cura di:
Editing a cura di:
concordo, AIDAN è veramente il massimo. Bellissimo libro davvero
I brividi quando lo conosci…
oh questo libro cosa non è! amore puro. è un romanzo innovativo, meraviglioso e concordo in pieno con quanto hai scritto. ad inizio di questo mese finalmente sono riuscita a leggere il secondo che è bello quanto il primo e mi ha fatta innamorare ancora una volta. una scrittura ipnotica ed incredibile. un’esperienza da guastare pagina dopo pagina. e adesso mi manca solo obsidio!
Il secondo è già in casa…