⇔
Dopo che sua madre ha perso la vita in un incidente, la sedicenne Bree Matthews vuole lasciarsi tutto alle spalle. Il programma per liceali promettenti organizzato dall’Università della Carolina del Nord sembra l’occasione perfetta.
Proprio durante la sua prima festa al campus, però, Bree nota delle misteriose presenze soprannaturali che seminano caos e violenza fra gli studenti per nutrirsi della loro energia. Un ragazzo tenebroso e affascinante di nome Selwyn Kane interviene per cancellare nei testimoni qualsiasi memoria dell’attacco, ma la sua magia non ha effetto su Bree che, anzi, ricorda di colpo molti particolari riguardo alle circostanze in cui è scomparsa la madre: possibile che la sua morte nasconda dei segreti magici?
L’occasione per approfondire il mistero arriva grazie a Nick, il ragazzo più popolare dell’università, che le confessa l’esistenza della società segreta dei Leggendari. Quando questi si rivelano essere i discendenti dei cavalieri di re Artù e annunciano che una guerra magica sta per scoppiare, Bree deve decidere fino a che punto spingersi per scoprire la verità: userà la sua magia per abbattere la società, o si unirà alla battaglia?
Buongiorno Feelers, oggi sono qui per parlarvi di Legendborn di Tracy Deonn.
Prima di tutto lasciatemi urlare quanto sia felice per questo ritorno in auge del fantasy. Contemporary fantasy, urban fantasy… mettetegli l’etichetta che preferite, fatto sta che IT’S BACK e non posso che ringraziare la Fazi Editore per aver portato in Italia il primo capitolo di questa fiammeggiante serie.
Questa recensione sarà SPOILER FREE per due semplici motivi:
- Odio gli spoiler
- Davvero, odio gli spoiler
Sarà difficile stuzzicare la vostra curiosità senza svelarvi tutti i dettagli più succulenti, ma ci proverò, andiamo per gradi e partiamo dall’inizio.
La nostra protagonista è Briana Matthews, Bree o Matty per la sua migliore amica Alice. Entrambe sono appena state ammesse ai corsi preuniversitari dell’università della Carolina, un gran bel cambiamento dal piccolo liceo di Bentonville. Persone nuove, esperienze nuove e per Bree anche la possibilità di superare la perdita della madre. Oddio, odierebbe leggere queste parole, non è certo una che si crogiola nella pena e nella commiserazione.
Può capitare di perdere qualcosa quando sei distratto, ma poi ritrovi l’oggetto che avevi perso. Mia madre non è persa. Se n’è andata. Per sempre.
Anche se, cara Bree, non ce la dai a bere. Per quanto tu sia forte e coraggiosa, questa cosa ti ha segnato, nel profondo.
Una cosa che ho apprezzato molto è che la Deonn non ci gira intorno, infatti pim-pum-pam entriamo subito nel vivo.
È durante la sua prima notte al campus – mentre è ad una festa alla quale non avrebbe dovuto essere – che Bree incontra il mondo magico. Quella che è nata come una rissa tra studenti si rivela in realtà il banchetto di alcune figure mostruose che si nutrono della rabbia dei ragazzi.
Dall’ombra spunta una figura, Selwyn Kane, che affronta le creature e smemorizza tutti i presenti in modo che non abbiano nessun ricordo dell’accaduto. Ma su Briana, non ha effetto.
E a questo punto alt, fermi tutti, la curiosità comincia a muoversi in lei. Si è immaginata ogni cosa? Era in preda a un attacco di allucinazioni? E quel tipo spuntato dal nulla chi era? Ma allora, quello scintillio che ha visto mentre il poliziotto le comunicava la morte della madre, era solo dovuto agli occhi colmi di lacrime?
Troppe domande? Tranquilli arriva Nick Davis a darci qualche risposta.
Le viene affiancato come tutor, sembra il classico universitario biondo, alto e bello ma è di più. Moooooolto di più.
♫ Higitus figitus abra kazè
prestate attenzione tutti a me ♫
Ok, pronti? Siete seduti? Nick è l’erede di re Artù.
Vi vedo, state pensando “Artù? Quell’Artù?” Sì, lui.
Specifichiamo, non siamo davanti all’ennesimo retelling. Niente Hockety Pockety, barbe bianche o gufi all’orizzonte. Quello che la Deonn ha creato è un mondo nuovo. Un mondo fantastico, ricco e pieno di magia.
Devo essere onesta, ho fatto un po’ fatica all’inizio con vassalli, paggi, scudieri, eredi… le stirpi, le discendenze ma ci sta, primo libro tanta carne al fuoco! I personaggi sono tanti, ma tutti solidi e ben caratterizzati.
Testo super curato – e da Fazi non ci aspettavamo niente di meno – solo un paio cose non mi hanno convinta del tutto.
C’è una componente romance, marginale, che non soffoca il libro, ma questo folle amore improvviso, soprattutto con una persona che ti ha appena rivelato di nascondere letteralmente un mondo, del quale tu non sai nulla… mah. Non sono una grande fan degli insta-love.
Nel testo l’autrice affronta il tema razziale, dove si percepisce chiaramente quanto la discriminazione abbia colpito duro sulla protagonista, e anche sull’autrice stessa. Il problema è che spesso esagera andando fuori contesto e perdendo il filo della storia per rimarcare concetti che erano già chiari. In fondo è un Fantasy, non un libro di narrativa mainstream di denuncia
Tutto questo lo rende a volte prolisso e lento in alcuni punti.
Basta, non voglio dirvi altro rischio di svelarvi qualche dettaglio di troppo.
Quindi, amanti delle società segrete e della leggenda arturiana questo è il libro che fa per voi.
Che ne dite, vi ho convinto?
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Commenti
Nessun commento ancora.