Keltor è un Guardiano della Luce, anche se vive prevalentemente nell’Ombra, tormentato dal suo passato. Il suo mondo, quello dei Guardiani, è una realtà oscura che coesiste con la nostra. Dietro il caldo velo delle nostre vite, una guerra si combatte tra i demoni e i Guardiani che proteggono l’umanità al meglio delle loro possibilità, credendo ancora in noi come razza.
C’è una persona, però, un Custode, che ha in sé il potere di aiutare una o l’altra fazione in guerra. Con l’abilità di danneggiare la Luce o l’Oscurità e senza alcuna consapevolezza di come dovrebbe farlo, Liz è quasi una pedina senza speranza. Una pedina che sta per trovarsi priva della capacità di opporsi alla forza più grande che abbia mai incontrato.
Un Guardiano che ha perso il cuore secoli fa. Una donna che non ha mai conosciuto veramente il proprio. Le leggi vietano che possano trovare rifugio uno nell’altra. E leggi ben diverse che impediscono loro di separarsi.
Una decisione deve essere presa, una che potrebbe riportare indietro dai sette inferni il più crudele dei demoni. I Guardiani sono tra noi… e questo in particolare è il frutto proibito.
Piccola premessa. Nonostante il libro mi sia piaciuto tantissimo, tant’è vero che l’ho divorato, non ho potuto fare a meno di notare notevoli somiglianze con alcune storie scritte dalle mie autrici urban fantasy preferite: J.R. Ward, Larissa Ione, la Cole, e anche la Kenyon. Tutte queste analogie avrebbero potuto portarmi a bocciare il libro, e invece Mrs. Sage è riuscita a ricreare un mondo fantastico, simile ma diverso. Quando leggi ti concentri sulla storia di Keltor e Liz e il resto passa in secondo piano.
Ma andiamo con ordine.
Il libro presenta un mondo nel quale dei guerrieri Immortali, i Guardiani della luce, sotto l’egida di una Dea, combattono i demoni per proteggere l’umanità.
Il protagonista maschile si chiama Keltor. È un Guardiano della luce e protegge gli umani dalle Ombre, compagine di demoni capitanata da tal Wolf che, ovviamente, vuole conquistare il potere. Keltor una volta era umano, sposato e padre di un bimbo, fino a quando il suo castello non fu attaccato dai demoni e moglie e figlio non furono uccisi. Lui fu salvato da Lucio, comandante della Dea, che gli chiese di combattere accanto a lui contro il male. Così Keltor fu trasformato, passando i secoli a combattere insieme agli altri guerrieri, sempre in perenne equilibrio tra il bene e il male.
Quando un Guardiano ha una figlia, o un figlio, questo viene portato dalla Dea e istruito, poiché il suo sangue, se venisse attirato dal lato oscuro, ha il potere di uccidere un guerriero. Questi bambini, chiamati Custodi, sono sempre maschi… di solito. Ma la prima e unica custode femmina, Liz, non è stata portata dalla Dea come previsto, è stata celata sia ai buoni che ai cattivi da una magia potente. Questa magia all’improvviso viene meno, consentendo ai guerrieri di accorgersi della sua esistenza. “Lei” è rimasta nell’ombra e, alla veneranda età di trentadue anni, gira libera e ignara. La Dea invia Keltor e Dante, un altro guerriero, dalla ragazza, per proteggerla e portarla in un luogo sicuro.
Liz ha vissuto un’infanzia poco felice a causa della malattia mentale della madre, che nei suoi deliri la definiva “demonio e figlia di satana”, tanto che, a causa delle continue violenze, è stata affidata ai servizi sociali. Quando viene salvata da due tipi enormi e muscolosi, che le spiegano cosa sta succedendo, la prende tutto sommato bene, perché in fondo pensa che sia solo un sogno o di essere impazzita come la madre.
Keltor, dopo decenni di indifferenza verso tutto e tutti, è attratto da Liz, riesce di nuovo a provare qualcosa e questo lo spaventa. Dovrà combattere due battaglie, una contro i demoni che li minacciano e l’altra contro i suoi stessi sentimenti.
Le vincerà entrambe?
L’autrice è riuscita a farmi amare tutti i personaggi, sia i buoni che i cattivi, usando una buona dose di ironia che mi è piaciuta molto. Tuttavia, in alcuni punti la lettura non è scorrevole. O ci sono stati problemi di traduzione, oppure si sono persi pezzi di trama, ma a parte questo il libro merita parecchio. Mrs. Sage è entrata a pieno titolo nella mia libreria.
Ora mi aspetta Ratha il secondo libro, alla prossima.
«Riesci a vedermi, Elizabeth?» «No, non ci riesco. C’è una spiegazione perfettamente logica a quest’oscena visione di un tritone, dopo quello che mi è capitato oggi. Mi risveglierò a casa mia e tutto questo sarà solo un incubo malvagio che mi permetterà di ricominciare a scrivere. Dovrei pensare a un drago, sarebbe di maggiore impatto. Un tritone, senza offesa…» Grandioso, sto cercando di essere gentile con un’allucinazione. «… ma un tritone mi fa venire voglia di ridere istericamente, mentre un drago mi farebbe spaventare a morte. Le squame sono raccapriccianti, te lo concedo. Un uomo senza gli attributi che emerge dall’acqua, niente di più sbagliato. Ma un drago sarebbe stato… come posso dire? Tragico. Sì, tragico, considerando che sono sola su una spiaggia. A meno che tu non abbia un tridente magico sotto le squame…» Si interruppe bruscamente e cominciò a ridere. Se avesse potuto muoversi si sarebbe piegata in due dalle risate. «Un tridente magico… nelle squame!» Le lacrime le scendevano sulle guance mentre il volto dell’uomo si incupiva. Sapeva che avrebbe dovuto smettere di sghignazzare ma era davvero troppo. «Sono vero, Custode. E tu dovresti smettere subito di ridere.» «O cosa? Mi ucciderai? Per favore, fallo. Così potrò svegliarmi e non dovrò continuare a guardare quei tuoi occhi cattivi.»
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