Interludio (novella #3.1)
È l’aprile del 1822 e sono passati due anni dall’ultimo soggiorno di Lord Murdo a Edimburgo. Due anni dal suo incontro con l’avvocato di umili natali David Lauriston. All’epoca, l’idealismo e il disprezzo di sé del giovane uomo avevano scatenato lo sdegno di Murdo, che tuttavia non è riuscito a dimenticarlo.
Quando suo padre gli chiede di tornare in Scozia al seguito del re, Murdo si trova di nuovo ad annaspare tra i ricordi del suo ultimo soggiorno. Frustrato, decide di cercare rifugio tra braccia anonime al club per gentiluomini di Kit Redford. Ma riuscirà a trovare l’oblio che tanto agogna, oppure interverrà qualcos’altro?
Il lascito (novella #3.5)
Sono passati tre anni da quando Murdo Balfour si è lasciato alle spalle la famiglia e la Società londinese per vivere quasi come un eremita insieme a David nella sua tenuta in Scozia. La coppia è felice e niente sembra disturbarla quando, all’improvviso, Murdo riceve una lettera dal fratello che gli comunica il decesso del padre. Sebbene i problemi tra loro, il vecchio marchese sembra avergli lasciato qualcosa in eredità e Murdo, accompagnato dall’inseparabile David, sarà costretto a rientrare nella capitale e affrontare i ricordi e il sentimenti contrastanti per il padre.
David e Murdo sono i protagonisti dei primi tre romanzi della serie Enlightenment e tornano in queste due novelle con due scorci delle loro vite. Pur essendo ambientate in due momenti diversi del percorso dei due uomini, le novelle vanno lette dopo il terzo libro, per evitare di incappare in spoiler tali da rovinare la lettura dei romanzi.
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“Interludio” ci presenta per la prima volta il punto di vista di lord Murdo Balfour, due anni dopo il finale del primo libro della serie: per quanto Murdo lo neghi a se stesso, l’incontro con David lo ha segnato in modo permanente e lui ne porta ancora le tracce nell’animo, nonostante il tempo passato. Pur nella sua brevità, la novella ci fa capire alcuni risvolti della personalità complessa di quest’uomo e ci permette di comprendere meglio alcune delle scelte che gli abbiamo visto compiere nel secondo e nel terzo romanzo, ambientati dopo i fatti narrati qui.
Murdo è un uomo determinato e all’apparenza distante, avviato su un percorso di vita ben preciso, ma nel suo animo si agitano sentimenti passionali e quasi avventati, scatenati dallo scontro con David, che si è dimostrato deciso quanto lui nelle proprie scelte. Poter scorgere questo breve momento è un dono per chi ha amato questo personaggio, perché ne delinea in modo più profondo la psicologia.
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“Il lascito” si svolge qualche anno dopo e vede Murdo e David vivere sereni nella tenuta del primo, godendosi la vita che si sono costruiti. Ma la notizia della morte del padre di Murdo e del lascito a nome del figlio indicato nel suo testamento destabilizza la situazione, perché il rapporto tra loro era stato spezzato troppo bruscamente per potersi dire risolto. La forza dell’amore di David è fondamentale per sostenere Murdo, che si mostra incredibilmente vulnerabile; anche in questa novella, l’autrice dimostra tutto il proprio amore per questo personaggio, andando a scavare nella sua psiche e in quella di David per far capire quanto l’amore possa essere importante per affrontare insieme le difficoltà. Il vecchio marchese non si redime agli occhi del lettore, eppure finalmente capiamo meglio il suo rapporto con Murdo, e forse Murdo stesso arriva a comprendere qualcosa di più non solo sul padre, ma anche su se stesso.
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Queste due novelle sono piccoli tasselli all’interno della serie, due regali a chi ne ha amato la principale coppia di protagonisti, e dimostrano ancora una volta la bravura di Joanna Chambers e la bellezza toccante dei suoi personaggi.
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Recensione a cura di:
Qui trame e recensioni della serie.
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