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Ora puoi nascondere un segreto. Per sempre.
Immagina di poter cancellare per sempre un ricordo, una colpa, un segreto. C’è stato un tempo in cui ciò era possibile. Abili rilegatori, nelle loro polverose botteghe, oltre a modellare la pelle e incollare fogli, aiutavano le persone a dimenticare. Seduti con un libro tra le mani, ne ascoltavano le storie e, parola dopo parola, le cucivano tra le pagine, intrappolandole tra i fili dei risguardi. Così, il ricordo spariva per sempre dalla memoria: catturato dalla carta, non lasciava più alcuna traccia di sé. Per anni l’anziana Seredith ha praticato questo affascinante mestiere. Ma ora è il momento di trovare un apprendista, qualcuno cui trasmettere le sue preziose conoscenze. La scelta cade su Emmett. Sarà lui il nuovo rilegatore, un giovane per cui i libri sono sempre stati un oggetto proibito: Emmett li teme, pur ignorando il motivo di tale paura. Eppure, giorno dopo giorno, fa suo il compito di raccogliere segreti, colpe e confessioni. E il laboratorio in cui quel miracolo si compie, ormai, è come casa sua. Crede di conoscerne ogni angolo fino a quando scopre una stanza di cui nessuno gli aveva parlato. Al suo interno un’immensa libreria. Tra quegli scaffali, Emmett trova un libro che reca il suo nome e custodisce un ricordo che gli appartiene. Non c’è alcun dubbio, ma il ragazzo non sa di cosa si tratta. Non può saperlo. Ed è ora di scoprirlo. Perché per capire chi è veramente ha bisogno di conoscere ogni cosa, anche ciò che ha voluto o dovuto dimenticare.
Il rilegatore è il libro più atteso del 2019. Venduto in 25 paesi ha incantato la stampa di tutto il mondo. Appena uscito in Inghilterra è balzato in cima alle classifiche dove è rimasto per mesi grazie a un passaparola inarrestabile. Perché non si può rimanere impassibili davanti a una storia in cui il fascino dei libri incontra la magia di un’arte antica come la legatoria. In cui il passato non fa più paura perché può essere dimenticato. In cui un ragazzo raccoglie un’eredità misteriosa e proibita ed è pronto a pagarne il prezzo.
Chi sono i Rilegatori? Donne e uomini che hanno un dono: cucire tra le pagine di un libro ciò che si vuol dimenticare, tanto che, una volta fatto, il ricordo di quel che è accaduto scompare per sempre.
A meno che…
Un attimo, andiamo con ordine!
Nella prima parte del romanzo si racconta di Emmett, giovane appartenente a una famiglia contadina, abituato al lavoro duro e sporco della terra, che, dopo una strana malattia, si ritrova costretto ad andare a bottega per diventare apprendista di una Rilegatrice, l’anziana Serendith.
Emmett non conosce i libri, non ne ha avuto che uno, comprato in una fiera da ragazzino, sebbene nella sua casa siano temuti e vietati e, infatti, il libro gli viene portato via. Non si spiega quindi la decisione dei genitori di mandarlo da Serendith, né l’atteggiamento di sua sorella Alta, che, da complice e amica, è ormai scostante e cattiva.
Giunto a casa di Serendith, Emmett farà scoperte sui Rilegatori e su se stesso che gli cambieranno la vita per sempre. Conoscerà, inoltre, un giovane, scostante, ricco uomo di città, Lucian, che visiterà la casa di Serendith per “farsi rilegare”.
Il romanzo continua con una seconda parte, nella quale Emmett dovrà trasferirsi in città a causa della morte di Serendith e dove rivedrà Lucian, e una terza, la cui voce narrante è Lucian stesso e nella quale tutto quel che è accaduto sarà rivelato e i segreti smetteranno di essere tali.
Memoria, segreti, dolore, vergogna, colpe, superstizioni, scandali, denaro, potere, perversioni, tutto questo viene narrato, e anche di più, in un tempo/non tempo, tra campagne brumose e città tristi e fredde, e l’antica arte della Legatoria, che può essere pietà o può essere manipolatoria sopraffazione.
È un romanzo, questo, che attraversa i generi: narrativa, storico, paranormal, MM… Impossibile classificarlo, ma è potente e cupo, originalissimo, e, in qualche modo, definisce il valore assoluto della Memoria.
Sì, la Memoria, che ci distingue dagli altri animali, che costruisce il nostro essere oggi poiché siamo stati ieri, che definisce le nostre anime e la nostra identità, che è condivisione e solitudine. E sentimenti. E dolore. Sareste pronti a rinunciarvi?
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