♦ Traduzione a cura di Alessia Esposito
Quixote Translations, acquistabile qui ♦
Ranger Corrigan, ex Marine e vero eroe, è a un passo dal raggiungere i suoi fratelli veterani tra i senzatetto di Los Angeles. Quando gli viene offerto un lavoro ben retribuito in una grande villa, Ranger esulta all’idea di avere un tetto sopra la testa e un pasto caldo nello stomaco.
L’affascinante e acculturato Landry Metzel vive troppo bene per essere solo il perito assicurativo che dice di essere, e Ranger vuole sapere perché è stato assunto per proteggere un uomo innocuo, senza nemici. Di certo Metzel non sentirebbe la sua mancanza se dovesse andarsene.
Quando capolavori famosi iniziano improvvisamente a sparire da collezioni private, Ranger comincia a fare due più due e, quando un detective della LAPD comincia a fare domande sugli omicidi legati ai furti, Ranger vuole scoprire di più sull’uomo da cui è attratto.
Un Marine arguto, un uomo che nasconde un segreto disperato, e un omicida.
Un racconto di fantasia mescolato alla storia, purtroppo vera, su ciò che accadde nel corso della seconda guerra mondiale, durante l’occupazione nazista.
Ranger è un ex marine in pensione che non riesce a trovare lavoro, un giorno incontra il suo amico Taz che decide di aiutarlo facendogli avere un colloquio con Belzer, maggiordomo di Landry Metzel, che lo assume per proteggere il suo titolare.
Quando conosce Landry, Ranger rimane colpito da tre cose: 1) è un bell’uomo, 2) ha una mega casa, 3) è un perito assicurativo, quindi uno con un mucchio di soldi. Ha davvero bisogno di lavorare?
Belzer è molto austero e brontolone con Ranger, mentre con Landry mostra un atteggiamento paterno, oltre che rispettoso. Ranger durante il colloquio ha la sensazione che gli sfugga qualcosa, e neanche farlo apposta arriva il detective Cassidy (Ryan siiiiii ma senza Zach, sigh) per interrogare Landry in merito a dei furti avvenuti nei giorni precedenti: sono stati sottratti alcuni dipinti di valore inestimabile e c’è stato pure un omicidio.
Inizia così la storia de “Il ladro”: con un uomo che decide di restituire ciò che, settant’anni prima, fu rubato dai nazisti durante il periodo più buio e brutto della storia, il tutto, ovviamente, in segreto. Ma come sempre c’è qualcuno che ci mette lo zampino e crea scompiglio causando, addirittura, una morte.
Una bella storia anche se un po’ veloce: tra Ranger e Landry, infatti, le cose vanno un po’ troppo in fretta, e il dirsi “ti amo” poco dopo la loro conoscenza mi è sembrato troppo precipitoso, anche se ha saziato il lato romantico della trama. Per quanto riguarda il lato poliziesco, l’assassino è ben celato, mentre il ladro è chiaro sin da subito. Ho trovato interessante la nota finale dell’autrice, in cui spiega come ha creato la storia basandosi su fatti realmente accaduti e mettendo un po’ di fantasia per alcuni dipinti, visto che non si sa con sicurezza cosa sia sparito.
Consigliato!
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Editing:
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