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Come si fa ad avere venticinque anni e non sapere di essere gay? È una domanda che Billy Ballew preferisce evitare. Ha lasciato presto il liceo, a malapena capace di leggere fino a quando non ha imparato come autodidatta. Con il suo lavoro da muratore ha aiutato i genitori e contribuito a far studiare le sorelle al college. Fa l’allenatore per una squadra di baseball della Little League e cerca di non pensare ai tre fidanzamenti falliti. Il terrore che prova quando deve sostenere degli esami gli impedisce di ottenere la licenza da impresario che tanto desidera, e la paura del giudizio di sua madre gli impedisce di vedere ciò che potrebbe davvero renderlo felice.
Fino a quando, durante i preparativi per il grande matrimonio della sorella, non incontra Shaz – Chase Phillips – uno stilista emergente che incarna la parola gay. Agli occhi di Shaz, Billy possiede tutto ciò che ha sempre voluto in un uomo: forza, onestà, coraggio. Ma anche se Billy fosse gay, probabilmente non riuscirebbe a sopportare lo scandalo che scaturirebbe dall’uscire con una diva come lui. Come possono due uomini con così poco in comune trovare un modo per stare assieme? Lo Stilista dell’Anno coronerà la sua storia d’amore con il Cavaliere di Ocean Avenue?
Tara Lain è una scrittrice di romanzi erotici e romantici del genere LGBTQ, vive a Laguna Niguel in California, con il marito ed un cane. Si adopera molto nella sua agenzia pubblicitaria e di pubbliche relazioni, organizzando varie workshop per i giovani scrittori.
Billy Ballew è un ragazzo di venticinque anni e, come ogni ragazzo, dovrebbe pensare soltanto a innamorarsi, bere il venerdì sera e condurre una vita tranquilla nella sua giovinezza, ma il destino di Billy gli ha riservato strade diverse e più difficili.
Con il suo lavoro da muratore ha permesso alle sorelle di poter studiare e contribuire ai problemi economici della sua famiglia.
La prima scena ci porta a guardare attraverso gli occhi di Billy, seduto in una caffetteria in attesa della sua ultima ragazza. Quando le donne dicono che bisogna parlare, ci sono poche certezze che non si tratti di problemi.
Un altro fallimento in amore si accoda ai precedenti due, ma il povero Billy non riesce proprio a comprendere dove sbaglia. Un uomo rispettoso, dolce e fedele sembrano proprio non convincere le tre ragazze che lo hanno mollato.
Nella caffetteria i suoi occhi si posano su un ragazzo con i capelli rossi e un accenno di trucco sui lineamenti delicati. Gli abiti incarnano alla perfezione il concetto di gay, come tutti ce lo possiamo immaginare o associamo inconsciamente al significante.
È una frase ingiusta far di tutta l’erba un fascio, ma quello che mi piace pensare è che in fondo sia più emozionante trovare la curiosità nella scoperta del rispetto verso gli altri.
Shonda, la sorella di Billy, finalmente sgancia la bomba del suo matrimonio e come ogni sposa che si rispetti per l’evento del matrimonio tutto dev’essere perfetto.
Shonda con l’aiuto di Sissy, una sua amica, trovano in Shaz l’uomo perfetto per organizzare tutta la cerimonia, dalle tovaglie agli abiti delle damigelle.
Shaz, Chase Phillip, è uno stilista emergente e un genio indiscusso nel suo campo. All’interno del salone sanno far miracoli per quanto riguarda il look delle persone.
Come ogni stella che emerge, il suo aspetto eccentrico e sopra le righe giocano un punto fondamentale nella sua vita. Nel mondo della moda, dove essere gay è il marchio di fabbrica per dettare stile ed innovazione, Shaz sa essere una diva perfetta per il red carpet.
La richiesta di Shonda per il caso disperato di suo fratello, all’inizio è solo un’altra sfida per Shaz, ma quello che la nostra principessina Shaz non ha messo in conto sono i sentimenti che possono scaturire da pochi sguardi con Billy.
Un romanzo divertente e passionale, con note gradevoli e poco comuni nel genere. Ho apprezzato che finalmente, e ripeto finalmente, non ci sia una coppia di super uomini virili tutti muscoli e atteggiamenti ponderati e riservati.
Per quanto “Il cavaliere di Ocean Avenue” sia un romanzo che fa vibrare l’anima ad ogni riga, è più reale di quanto si possa credere.
Viviamo in una società nella quale esistono ragazzi omosessuali eccentrici e sopra le righe, come è pur vero che non sono tutti così. Non possiamo dire che sia predefinito essere gay, ma in fondo se ci pensiamo anche l’arcobaleno ha mille sfaccettature e non tutti sono della stessa intensità o forma. Perché porre un limite all’amore LGBTQ? Perché privarci di tutte le emozioni che ne derivano dalle differenze?
Ho sempre pensato che quando un autore inizia a scrivere un romanzo, è perché non trova quello che cerca nei libri che legge. Questo mi fa ben sperare che Tara Lain continui a scrivere molto altro ancora.
Piccola citazione (Spoiler)
“Io ero imbarazzato quando sei venuto al campo della Little League. Forse lo sarò ancora più avanti perché è tutto così nuovo. Ma non sei tu a imbarazzarmi, né la nostra relazione. Credo che tu sia meraviglioso e penso che ogni persona che conosco sarebbe fortunata ad averti come amico. Mi vergogno di me stesso, di essere così scemo da aver dato idee sbagliate agli altri e di non aver detto la verità sul mio conto perché non la conoscevo nemmeno io. E mi vergogno di tutte le volte che ho permesso alla gente di chiamare degli uomini finocchi in mia presenza.”
“L’abbiamo fatto tutti, Billy, persino io, l’uomo più gay sulla faccia della terra. Stiamo tutti imparando chi siamo, tutti i giorni un po’ di più. A volte gli altri, per motivi egoistici, vorrebbero che rimanessimo gli stessi, ma quello è un loro problema.”
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Recensione:
Sensualità: 4 su 5
Voto: 5 su 5
Editing:
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