Abitudine, stabilità, nessuna sorpresa. Nessun pericolo.
Tutta la mia vita si è adattata a una routine inattaccabile che mi fa sentire sicura, sin da quando ho lasciato Londra.
Vivo di scadenze imposte, di attimi rubati e secondi concessi.
Vivo delle emozioni che si mostrano in rintocchi cadenzati ben precisi, i quali mi permettono di interpretare il linguaggio silenzioso, la mia unica costante.
Almeno fino a quando i suoi maledetti occhi non trafiggono di nuovo i miei.
E il tempo smette di scorrere.
Stephen Holland mi ha trovata persino in questo piccolo e celato angolo di mondo, e adesso implora il mio aiuto. Sta cercando i miei occhi, proprio come un tempo.
Ma accettare significherebbe tornare dove tutto è cominciato e non posso rischiare di cadere di nuova in quella sincronia che mi ha imprigionata già una volta.
Non posso divenire di nuovo schiava di quegli occhi policromatici che un tempo rappresentavano la mia salvezza.
Oggi la mia condanna.
Mi ero detto che mi sarebbe bastato un solo istante per guardarla negli occhi e riprendere fiato, poi l’avrei lasciata andare di nuovo.
Mi sbagliavo.
Mi sono sempre sbagliato su tutto da quando Megara De Medici è entrata in collisione col mio mondo, diventando l’emozione in grado di fermare il tempo.
La mia unica emozione.
Non avrei dovuto seguirla fino a questo paesino troppo piccolo per esistere e, di sicuro, non avrei dovuto invadere il suo spazio personale.
Ma non ho avuto altra scelta, non quando i fantasmi corrotti di un passato sfocato e senza colori che speravo di aver tumulato stanno strepitando per irrompere nel presente.
Ciò che conta è che resti dove possa vederla.
Così che io riesca a capire come combattere per lei.
Ti salverò, Megara.
Ti ho trovata.
Ti vedo. Ti ho sempre vista.
Eccoci al secondo libro della serie Lie detector: la storia riprende circa un anno dopo dalla fine di Ubi tu, dopo l’evento che ha stravolto completamente la vita della protagonista lasciandola con il cuore a pezzi.
Megara adesso vive in Irlanda, insieme al padre, dove si sono creati una nuova vita. Lei insegna all’università dando anche una mano a risolvere alcuni casi, mentre il padre ha aperto un locale. Megara sembra essere riuscita a dare un senso alla sua vita, grazie all’insegnamento e al padre che le è stato vicino. Ma nonostante l’equilibrio che ha trovato non è felice, manca qualcosa alla sua vita. Ma ecco che all’improvviso si rifà vivo Stephen che le chiede aiuto per un caso che non è mai riuscito a risolvere.
Ogni maledetto giorno, Megara De Medici. Da quando ti ho vista la prima volta, non riesco a ricordare un attimo in cui tu non mi abbia invaso la testa. I pensieri. Le parole. Le emozioni. Sei dentro di me ogni maledetto istante. Sei la mia emozione.
Anche se non vorrebbe, un senso di giustizia la fa accettare e quindi torna a Londra, da quella famiglia che si è costruita. È stato un piacere ritrovare tutti i personaggi del primo libro. Soprattutto Thomas, che, devo dire, apprezzo sempre di più.
Un pregio del libro sta nel doppio pov che permette di conoscere meglio Stephen, cosa pensa, cosa sente e perché compie determinate scelte. I personaggi sono tutti caratterizzati in modo giusto, dando spazio a ognuno. I protagonisti si scontrano, incontrano e dovranno darsi moltissime spiegazioni. Cadranno le maschere e le emozioni prenderanno vita.
In questo libro ci sono moltissimi colpi di scena e alcuni davvero imprevedibili, cosa assai apprezzabile. La scrittura dell’autrice è fluida, coinvolgente. Unica nota negativa: in alcuni punti vengono ripetuti concetti già espressi chiaramente nelle parti precedenti e la cosa spezza il ritmo del racconto e l’immersione del lettore, appesantendo un po’ troppo il testo.
Ciononostante, Ibi Ego resta una buona prova, che conclude un ciclo ben pensato. Un romance interessante e fuori dagli schemi, assolutamente da leggere.
Tu, Megara, tu. Tu sei il mio qualcosa di sacro.
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