Quando Olivia Middleton abbandona il glamour di Park Avenue per una remota città costiera del Maine, tutti danno per scontato che l’abbia fatto per seguire il suo istinto altruista. Ma Olivia nasconde un segreto: lavorare in un’associazione che si occupa del recupero di veterani di guerra non è esattamente un atto di generosità, ma una penitenza. Il problema è che la persona che le viene affidata non è l’anziano triste e riconoscente che si aspettava di incontrare, ma un ventiquattrenne scostante che non ha alcuna intenzione di diventare lo strumento per la redenzione di Olivia. E soprattutto ha uno sguardo che paralizza.
Paul Langdon non ha bisogno che uno specchio gli riveli di non essere più il quarterback che era prima della guerra. Sa che è diventato brutto dentro e fuori e ha deciso che farà di tutto per mantenere la forma di esilio che si è auto-imposto, anche a costo di perdere la sua eredità. Ma Paul non aveva fatto i conti con la splendida ventiduenne a cui è stato affidato, e che gli ricorda fin troppo tutto quello che ha perso e che non potrà mai più avere indietro. Più lei cerca di convincerlo ad abbassare le difese che si è costruito intorno, più è difficile riuscire a tenerla a distanza…
Ora Paul e Olivia devono decidere: saranno in grado di aiutarsi a vicenda o sono perduti per sempre?
Se avete letto “un amore senza fine” e vi ha fatto storcere il naso, sono qui per dirvi che continuare la serie Redemption ne vale la pena. Questo secondo capitolo è completamente diverso dal primo, molto più profondo e d’impatto. Inoltre è più curato, sia per quanto riguarda l’editing che la traduzione.
La trama e i capitoli iniziali già ci fanno capire a cosa stiamo andando incontro: a una storia tormentata, perché tratta di tematiche delicate come la guerra e il disturbo da stress post-traumatico. Ma la cosa meravigliosa? È che l’argomento non pesa come si potrebbe immaginare, perché leggeremo anche di momenti dolci e colmi di ironia. Ovviamente, dovremmo fare un grosso respiro per arrivare fino alla fine, perché ci sono degli ostacoli da superare e, in questo caso, sono ostacoli belli grandi.
Permettetemi di presentarvi questi due bei protagonisti.
Olivia Elizabeth Middleton, che ci è stata presentata anche nel primo libro, decide di partire per Bar Harbor, nel Maine, per aiutare un veterano di guerra. Tutti credono che lei sia troppo buona e che prima o poi vincerà il premio nobel per la pace, ma Olivia sa che non è così. Decide di partire solo per scappare dai suoi problemi, per allontanarsi dalle persone a cui ha fatto un torto e cercare di venire a patti con i suoi errori. Vuole aiutare gli altri per aiutare se stessa, per avere la certezza di non essere una persona orribile. Inoltre, ha bisogno di allontanarsi dalle persone snob che credono che lei sia una di loro, perché in realtà si sente diversa. Non vuole vivere solo grazie ai soldi della sua famiglia, ma pretende di più.
Paul, invece, è un veterano di guerra. È tornato dall’Afghanistan da due anni ed è il figlio di Harry Langdon, il magnate degli alberghi. Doveva dirigere l’azienda di famiglia, invece ha deciso di arruolarsi nonostante il padre non fosse d’accordo. Quando è riuscito a tornare a casa, ha dovuto iniziare a fare i conti con le terribili esperienze che lo hanno segnato. Il suo animo è ferito, così come la sua gamba e il suo viso colmo di cicatrici. Non è più il bellissimo quarterback di un tempo e non potrà più tornare a vivere una vita normale, ma fa credere a suo padre di essere il solito maledetto viziato senza cuore, per non fargli notare quanto in realtà sia morto dentro.
Suo padre lo affida alle migliori infermiere professioniste, ma nessuna di loro riesce a reggere il suo atteggiamento scontroso.
“Quasi tutti fanno finta di essergli affezionati e dichiarano di essere gli unici a poterlo rimettere in sesto. Anche se a volte non si degnano neanche di fingere. Se ne vanno nel giro di pochi minuti dopo averlo incontrato.”
Quindi, gli da un ultimatum. Olivia sarà la sua ultima assistente domiciliare e guai a lui se la farà scappare come le altre, altrimenti Paul si ritroverà senza casa e senza più l’aiuto degli assegni del padre. Ma abbiamo un problema: Paul ha estremamente bisogno di quegli assegni, e non per se stesso. Vi lascerò scoprire da soli il motivo per cui ha bisogno davvero di soldi, ma vi dico che dietro la facciata da ragazzino viziato, spavaldo e senza cuore, si nasconde un animo buono e un cuore d’oro. Sono tutte caratteristiche di cui nessuno si rende conto, se non Olivia.
Vi avverto, il primo incontro tra Paul e Olivia è davvero fantastico. Entrambi, in quei minuti in cui devono decidere cosa fare nell’immediato futuro, rivelano dei lati della loro personalità che ignoravano. Olivia scopre di poter essere aggressiva e che, anzi, le piacciono gli uomini rudi e cavernicoli. Paul, invece, ricorda che le belle donne sono il suo punto debole, perché gli rammentano tutto ciò che non può avere: una vita normale, la bellezza.
E se una bella donna fosse diversa dalle altre e riuscisse a tenergli testa? Beh, preparatevi ai fuochi d’artificio, come quelli che vedremo proprio quando si baceranno per la prima volta. Questi due protagonisti insieme sono una bomba, perché in un modo o nell’altro riescono a comunicare anche solo con uno sguardo e a compensarsi.
Insomma, vi ritroverete a fare il tifo per Olivia, una ragazza solare e piena di entusiasmo, che deve cercare di smuovere Paul dal suo vittimismo per farlo andare incontro alla vita. Lei lo mette alle strette, gli fa notare che non può nascondersi per sempre.
Ma, credetemi, sarete attratte anche da Paul perché, nonostante il suo essere tormentato, i suoi pensieri lugubri e senza speranza, risveglia in noi il desiderio di comprenderlo, perché sappiamo che ha vissuto delle esperienze traumatiche. E poi, si presenta sexy, con o senza cicatrici. Ci sono delle scene che ci mostrano quanto possa essere un maschio alfa nonostante la sua condizione fisica, ed è davvero molto carino.
Il mio cuore batteva velocemente, desideravo averlo accanto, per provare a consolarlo e fargli finalmente confessare tutto ciò che gli ha fatto male e che continua a ferirlo.
Il suo desiderio verso Olivia è profondo e lo costringe a mettersi in gioco come non mai. Gli da speranza, e questo gli fa paura, quindi dovrà decidere se per lei ha intenzione di tornare a vivere, se per lei ne varrà la pena, o se vorrà restare chiuso per sempre nella sua casa di campagna.
“Mi prende la mano senza esitare, intrecciando le dita alle mie. Per tre anni ho pensato che non ci fosse cosa migliore della possibilità di correre nuovamente. Mi sbagliavo.
Camminare mano nella mano con Olivia è meglio.”
Ma anche Olivia dovrà mettersi in gioco, perché solo grazie a determinate decisioni potrebbe riuscire a far sì che la Bestia ritorni a vivere alla luce del sole senza nessuna paura.
Lo ammetto, questo non è il libro dell’anno, la storia non è una di quelle che si ricorderanno per sempre e la mia votazione lo conferma. Ci sono state delle cose che avrei preferito fossero più approfondite, per permetterci di conoscere meglio determinate scelte di Paul e la sua vita passata, il suo arruolamento e ciò che è accaduto dopo, ma nel complesso è davvero un libro molto carino. Tiene compagnia senza problemi, perché ci ripresenta la storia di una Bestia che si innamora della sua Bella e imparerà a mettere da parte i giudizi altrui, perché ciò che conta è l’accettazione di sé e la vicinanza delle persone che ci amano.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Voto: 3.5 su 5
Sensualità: 3 su 5
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