Non può essere reale…
♦ Triskell Edizioni acquistabile qui ♦
Laurence Dalziel è stanco e sfiduciato. Per lui, la scena BDSM non riserva più alcuna sorpresa. A sei anni di distanza dalla sua ultima relazione, ha quasi raggiunto i quaranta e ne ha piene le tasche del suo ruolo da sottomesso.
Poi incontra Toby Finch. Diciannove anni. Indomito, impetuoso e vulnerabile. Tutte cose che Laurence non ricorda di essere mai stato.
Toby non sa chi vuole essere né cosa vuole fare, ma sa, con tutta la sicurezza della sua gioventù, di volere Laurie. Lo vuole in ginocchio. Vuole infliggergli dolore, vuole che supplichi, vuole che si innamori di lui.
L’unico problema è che, sebbene Laurie sia disposto a concedergli il proprio corpo, lo stesso non vale per il suo cuore. Perché Toby è troppo giovane, pieno di fervore, troppo facile da ferire. E il sentimento che c’è tra loro — per quanto giusto possa sembrare — non è destinato a durare. Non può significare nulla.
Non può essere reale.
Laurence Dalziel è un affermato primario di 37 anni, che dopo una lunga relazione con un uomo che lo ha tradito e lo ha lasciato solo e sfiduciato, è incapace di riprendere in mano la sua vita e di andare avanti.
Toby è ancora un ragazzino che non sa cosa fare della sua vita, non ha idea di come affrontare il mondo e diventare un adulto. L’unica cosa di cui è convinto è di desiderare un uomo inginocchiato ai suoi piedi, vorrebbe capire cosa si prova, ma purtroppo nessuno lo prende veramente sul serio fin quando non incontra Laurie, che vede in lui qualcosa di speciale che va oltre l’aspetto fisico e i ruoli stereotipati.
«È come se non ti fosse permesso essere un Dom a meno che tu non sia un quarantenne di un metro e ottanta con un sotterraneo fatto su misura. Ma probabilmente non diventerò mai più alto di così e i quaranta sono ancora lontani… che accidenti dovrei fare adesso?»
«Non ne ho la più pallida idea.» Io avevo avuto Robert e, poco alla volta, c’eravamo arrivati insieme.
«Mi piacerebbe solo sapere cosa si prova, sai?»
«A fare cosa?»
«Tutto. Qualunque cosa. Anche la più semplice. Per esempio…» prese un respiro profondo e sorprendentemente fermo, «… vorrei sapere che si prova ad avere qualcuno in ginocchio davanti a me. E non un ragazzino. Un uomo. Un uomo forte, carismatico, di potere, che lo faccia perché ne ha voglia. Perché sono io a volerlo.»
L’incontro tra un Dom di 19 anni e un sottomesso di 37 sembra avere tutte le premesse che portano al disastro più assoluto. Ovviamente un ragazzo senza alcuna esperienza non può riuscire a comprendere i bisogni di un uomo disilluso da un mondo che ormai gli va stretto, ma a cui non riesce a rinunciare. Eppure Toby con tutta la sua inesperienza e le sue insicurezze è proprio ciò di cui Laurie ha bisogno. Qualcuno che lo capisca e gli conceda una scelta, qualcuno che gli dia la possibilità di decidere liberamente di sottomettersi ogni volta e Toby, pur non sapendo neanche da che parte cominciare, riesce istintivamente a soddisfare i bisogni dell’altro. Ogni scena BDSM viene affrontata con un pizzico di incertezza iniziale, eppure sono tutte di una sensualità unica, tutte particolari e per nulla scontate.
«È stato uno schifo, sai? Provare a capirci qualcosa senza di te. Sono stato malissimo.» Si arrotolò la mia cravatta intorno alla mano e si protese verso di me, allungandosi affinché le sue labbra sfiorassero le mie per poi spostarsi sulla mascella, sulla guancia, sulla punta del naso, sui cerchi scuri che sapevo di avere sotto gli occhi. «E anche tu sei stato malissimo. Si vede.»
Fui attraversato da un brivido e annuii. Mettere a nudo per lui tutto il mio bisogno, il mio desiderio e la mia vergogna era preferibile a un “mi dispiace”?
«Sai, sono tornato in quel club a cercarti. Due volte. La seconda mi hanno beccato, così ho aspettato sul marciapiede. Non sei venuto.»
«No, stavo…»
«Cercando di evitarmi. L’avevo capito. Anch’io ho provato a dimenticarti. Sul serio. Ma nessun altro mi sembrava giusto .»
«Lo so.»
Lui si accigliò, strattonando la cravatta, che si serrò ancora di più intorno al mio collo. «Farai meglio a non giocarmi più uno scherzo del genere.»
Dal punto di vista affettivo il rapporto tra i due è molto più complicato: Toby è un ragazzino pronto ad aprirsi all’amore e con un gran bisogno di affetto, mentre Laurie non crede che la loro relazione possa avere un futuro e vive la loro storia in modo molto diverso ponderando ogni sua mossa, cercando di comportarsi nel modo giusto e di allontanare Toby anche se lo vorrebbe vicino, ma è ancora troppo provato affettivamente per capire che ciò che sente per il ragazzo non è nient’altro che amore.
Se n’era andato. E forse non sarebbe più tornato.
Fu un pensiero doloroso, doloroso in maniera preoccupante, e non avevo il benché minimo diritto di essere addolorato o preoccupato. La sua assenza non era ciò che volevo, ma quel che volevo era egoista e, con buona probabilità molto, molto sbagliato. Se lo avevo allontanato, per quanto con poca determinazione, allora ero riuscito nell’intento di fare ciò che era meglio per lui.
Di sicuro non avrei mai saputo dargli quel che lui era convinto potessi dargli. Non potevo fingere che avessimo un qualche tipo di futuro. Aveva bisogno di un coetaneo – o se non altro di qualcuno che avesse grosso modo la sua età – con cui condividere la vita che aveva davanti, così come un tempo Robert aveva condiviso la mia.
Il POV alternato ci permette di comprendere e vivere i sentimenti, le emozioni, i dubbi e le insicurezze di entrambi i protagonisti, vivendo con loro l’evoluzione della relazione e la nascita del loro amore.
Alexis Hall ha caratterizzato magistralmente entrambi i personaggi principali e anche alcuni dei secondari, riuscendo a renderli, anche con i loro difetti, persone reali estremamente interessanti.
Nel corso della storia vediamo Laurie aprirsi lentamente a un nuovo amore e Toby crescere, maturare e affrontare il suo ruolo di Dom con sempre maggior sicurezza e attenzione, preoccupandosi principalmente dei bisogni di Laurie e aiutandolo a superare i suoi limiti con amore e fermezza.
“For Real” è un romanzo intenso e particolare in cui l’autore affronta il BDSM in modo molto originale allontanandosi dagli stereotipi e dai luoghi comuni, ma dando anche ampio spazio ai sentimenti e alla crescita dei personaggi.
Recensione a cura di:
Editing:
Commenti
Nessun commento ancora.