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Jared Campbell è un affascinante avvocato di successo. È un uomo estremamente preciso, analitico e maniaco del controllo. Nato in una famiglia appartenente all’alta borghesia newyorkese ha sempre indossato una maschera di compostezza e serietà costruita per non deludere la sua famiglia e le persone che ama. Appena uscito dalla storia con Evan, ritorna a Bloomfield dopo una breve carriera in Francia per prendere possesso dello studio legale del padre. Apparentemente la sua vita non sembra tanto diversa ma dentro di lui continuano ad annodarsi fili di rabbia e sofferenza che non riesce a districare in nessun modo. L’unico uomo in grado di capirlo e di farlo sorridere davvero torna dal passato e con la sua vivacità accecante torna ad incasinargli di nuovo la vita…
Andrew Mitchell è un sexy e tatuato insegnante di nuoto con un fratello disabile. Il suo forte legame con Robbie, suo fratello, lo ha portato ad adottare un atteggiamento spigliato che rasenta la stupidità. Il suo scopo è quello di rendere la quotidianità di suo fratello qualcosa per cui valga la pena sorridere. Robbie è l’unica famiglia che gli sia rimasta e continua a lottare con le sue sole forze per superare tutte le difficoltà che continuano cadergli addosso. Il suo essere un “pagliaccio” è un modo per non dover affrontare il fatto che non riesce a trovare un angolo di pace nella sua vita incasinata. E con la ricomparsa di Jared non è solo il futuro ad essere incerto ma anche il passato…
Cosa succederà quando la maschera di perfezione di Jared si scontrerà nuovamente con l’apparente spensieratezza di Drew? E cosa c’è nel loro passato che li ha resi quelli di oggi?
Parto da una constatazione: adoro quando un libro mi stupisce, e il secondo volume della serie “Foolish Fire” l’ha fatto. La storia di Jared ed Andrew è emotivamente impegnativa, con alcuni colpi di scena inaspettati.
Jared è appena tornato da Parigi con il cuore spezzato: Evan è tornato dall’amore della sua vita, Trey, e al bell’avvocato non rimangono altro che lo studio legale ereditato dal padre a Bloomfield e una tonnellata di rabbia e sofferenza a dilaniargli il cuore. Sembra che ci sia qualcosa di sbagliato in lui, qualcosa che gli impedisce di tenere vicino le persone di cui è innamorato. Andrew, per esempio. Jared l’ha amato con tutto se stesso, più di quanto credeva fosse possibile. Ma, ad un certo punto, anche lui se n’è andato, lasciandolo con la sensazione di essere solo al mondo.
Il cuore di Jared aveva perso il suo ultimo battito di vita. Semplicemente aveva smesso di funzionare, finito il bellissimo lavoro che aveva fatto egregiamente per gli ultimi otto anni. Aveva smesso di lottare, proprio come aveva fatto Andrew.
Aveva deglutito e si era avvicinato all’uomo che per tanto tempo era stato l’amore della sua vita, la sua salvezza, la sua forza, il suo coraggio, la sua allegria. Gli aveva dato tanto e dubitava di aver fatto lo stesso nei suoi confronti. Era quello che più di tutto si sarebbe rimproverato. Andrew gli aveva dato tanto e lui non era stato in grado di restituirlo.
Si era fermato ad un passo da lui, le mani avevano iniziato a formicolargli per il bisogno di toccarlo un’ultima volta.
Certo, il fratello di Drew, Robbie, ha impedito ai due uomini di spezzare del tutto il loro legame: il ragazzino, infatti, ha una disabilità grave. Necessita di cure costanti, che il lavoro del fratello e il patrocinio legale di Jar riescono a garantirgli.
Questo filo sottile, che ancora lega i due, si è quasi spezzato nel momento in cui Jared è voltato a Parigi con Evan.
Al suo ritorno, però, le vite di Jared ed Andrew finiscono per intrecciarsi di nuovo, proprio grazie a Robbie.
Solitamente, quando in un romanzo vengono dati molto spazio a rabbia, frustrazione, sofferenza, la lettura mi risulta difficile e pesante. In questo caso, invece, ho trovato la descrizione dei sentimenti e degli stati d’animo dei protagonisti così coerenti e ben gestiti da rimanerne conquistata.
In tutto il racconto viene dato ampio spazio al risentimento che Jar e Drew provano l’uno verso l’altro, in un crescendo di attrazione mista alla paura di ripetere gli stessi errori, di ritrovarsi daccapo, con i cuori spezzati e una vita intera da ricostruire partendo da zero. Questa commistione di amore e sofferenza, desiderio e voglia di fuggire, mi ha emozionato. Più di una volta mi sono trovata sull’orlo delle lacrime, comprendendo la logica dietro ai comportamenti di questi due uomini forti e risoluti. Andrew, in particolare, mi ha commosso per la sua dedizione al fratello, per il carattere giocoso e solare, che lui giustifica con la volontà di rendere più colorata la vita di Robbie, ma che in realtà fa parte del suo essere.
Jared si sporse per darle un bacio sulla tempia e poi uscì dalla stanza raggiungendo Andrew che dormiva ancora nella stessa posizione. Di nuovo, il suo cuore si strinse in una morsa dolorosa. Il passato e il presente che riuscivano a mischiarsi così bene. Ma quell’illusione era così dolce e allo stesso tempo amara che Jared dovette deglutire più volte prima di muoversi ed inginocchiarsi sul pavimento, davanti al viso del suo ex.
Alzò una mano e gli accarezzò di nuovo i capelli, indugiando sulla pelle liscia dello zigomo. Cristo, quanto aveva amato Andrew. Era stato così facile innamorarsi di lui e decidere di volerlo per sempre nella propria vita. Ed era stato altrettanto facile distruggere tutto.
Andrew si mosse e aggrottò le sopracciglia. Fece uno sbuffo e poi aprì gli occhi regalando a Jared uno di quei sorrisi sexy che gli toglievano il fiato dai polmoni.
Per sua fortuna era inginocchiato altrimenti avrebbe barcollato per la potenza con la quale quegli occhi l’avevano colpito. Dritto al cuore che si fermò, singhiozzò e poi iniziò una violenta corsa selvaggia.
Lo stesso effetto della prima volta.
La cura con cui è stata descritta la disabilità del ragazzino e il suo rapporto con i due protagonisti mi hanno fatto apprezzare ancora di più il romanzo, perché risulta evidente che le autrici hanno fatto un grande lavoro di ricerca per rendere più realistico il testo.
Piccolissimo neo: sono presenti alcuni refusi, i quali hanno contribuito a una leggera flessione del voto finale, anche se in minima parte e questo grazie all’intensità della storia.
Un libro che mi ha stupito e che consiglio senz’altro.
PS: Miranda, hai avuto ciò che ti meriti! 😀
Recensione:
Editing:
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