“Dodici porte” è una lunga fiaba che si snoda attraverso dodici passaggi simboleggiati dalle porte che la protagonista (Lunar) supera, trovandosi a conoscere di volta in volta luoghi e dimensioni diverse. È un percorso di guarigione, ma anche un viaggio iniziatico alla scoperta delle sue reali origini. I personaggi e i luoghi incontrati rappresentano simbolicamente parti psichiche della protagonista e manifestazioni del percorso da compiere per superare il dolore legato al trauma subito. Lunar è una giovane, vittima di violenza. La notte stessa in cui si consuma il terribile episodio si trova a bussare a una porta in cerca di aiuto. È la porta della Casa. Le apre una strana donna accompagnata da un animale speciale. È questo il primo contatto di Lunar con una dimensione interiore che non credeva esistesse. La giovane tenterà di far fronte al periodo di dolore e di angoscia che la aspetta contando sulle sue forze e sull’aiuto della famiglia, ma quando si ritrova faccia a faccia con il suo carnefice, si rende conto di aver bisogno di un aiuto “particolare”. Inizia così il percorso di guarigione all’interno della Casa, alla scoperta di personaggi e luoghi fantastici: i contenuti della sua psiche, ma non solo.
Lunar è una ragazza di 16 anni, semplice, con tante amiche che le stanno intorno come a volerla sempre proteggere, ha dei genitori che la amano tantissimo e che hanno sempre cercato di tenerla lontana dalle cose brutte del mondo, ma purtroppo nulla si può contro il male. Una sera, Lunar si reca a una festa con le sue amiche e un ragazzo che le piace da un po’ si propone di riaccompagnala a casa; lei accetta e mentre camminano si para davanti a loro un uomo che dà un pugno al ragazzo. Questi, spaventato, scappa, lasciandola sola in balìa della violenza di questo mostro. Quando Lunar si riprende, si ritrova a vagare in un bosco e così inizia un’avventura che la porterà alla guarigione e che partirà da La Casa.
Durante la lettura conosceremo anche la storia del mostro – è stato affascinante il modo in cui è approfondito questo personaggio – e Lunar, poi, si troverà a dover decidere della vita del suo carnefice, ma per farlo avrà bisogno di un’auto speciale.
“Per arrivare all’ingresso della Casa si passava per un viottolo lastricato di pietre scure. Ai lati, c’era un giardino abitato da alberi altissimi e fiori dai petali a volte carnosi, a volte eterei come nuvole, che emanavano profumi sconosciuti. C’erano anche sculture di animali fantastici: grifoni, serpenti alati che si arrotolavano su altri serpenti alati, draghi e unicorni. Lunar era incantata, le parve persino che una delle tre teste del grande uccello simile a una cicogna si fosse girata al suo passaggio.”
Con lei incontriamo un sacco di personaggi magici e interessanti: la prima è Loba, una lupa; poi, La Mamà, una signora misteriosa e piena di saggezza; Sigfrido, un gatto molto particolare. Tutti loro accompagneranno Lunar attraverso le Dodici Porte, che altro non sono se non le prove da superare per guarire, crescere e conoscere meglio se stessa.
“«Hai scoperto che le cose non sono come sembrano, che non c’è una sola verità per tutto e che gli esseri umani contengono moltitudini. Sono contenta per te. Molti vivono un’intera esistenza pensando che il mondo sia davvero diviso in cose giuste e non giuste. Hai avuto un’esperienza devastante, Lunar, e hai visto un lato prima sconosciuto dell’esistenza. Gli esseri umani sono capaci di cose orribili e non sempre se ne comprende la ragione. Ma quel che accade è sempre utile.»”
E poi c’è un personaggio, Virgilio, molto dolce, che protegge Lunar e bada a lei: è il cuoco de La Casa e ha una storia molto triste, ma grazie alla nostra protagonista si riscatterà.
Nelle varie prove che Lunar dovrà affrontare, incontriamo molte creature magiche: arpie, spiriti dei pensieri, uomini-albero, un angelo vendicatore… insomma, popoli e luoghi incantati e tantissime altre cose, grazie alle quali capiremo che la natura, le varie creature e l’uomo possono lottare insieme per la libertà e il rispetto. E impareremo anche a combattere insieme a Lunar, usando la magia.
“Lunar rifletteva su come spesso ciò che era pericoloso e oscuro esercitasse su di lei un’attrazione. Forse era parte della sua natura profonda andare incontro allo spaventevole ignoto, forse quell’oscurità era parte di lei e, forse, il suo destino era quello di portare alla luce ciò che dentro di lei e fuori di lei era oscuro. Strano, pensò, come questo contrastasse con l’immagine che aveva di sé prima che tutto avesse inizio. Che ne era dell’ingenuità, del candore e della spensieratezza di un tempo? Era davvero esistito quel mondo protetto e perfetto che i suoi genitori le avevano cucito intorno?”
Lunar incontra anche un enorme cane, Sinbad, a cui è legata fin dal passato, ma ancora non sa come e cosa li unisce; inoltre, scopre anche di avere un grande potere che, col tempo e con l’aiuto di un personaggio particolare, imparerà a gestire.
Questa per me è stata una bellissima avventura, mi sono emozionata tanto, ho sofferto con lei all’inizio – ciò che le è successo mi ha colpito profondamente. La scrittrice è stata davvero bravissima a descrivere tutti i personaggi in modo molto profondo, a sottolineare il lato psicologico di ognuno di loro, anche la crescita di Lunar. Non vedo l’ora di continuare l’avventura per scoprire tutto anche sul suo passato, scoprire chi è Sinbad e cosa rappresenta per lui Lunar, quali altri personaggi magici ci saranno e come lei imparerà a dominare il dono che ha.
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