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L’orologio biologico di Kayla ticchetta come fosse una bomba pronta a esplodere.
Ma lei sa cosa deve fare per ottenere ciò che più desidera. Basta compilare una lista con i nomi dei possibili futuri papà…
Kayla:
La vita con me non è mai stata molto clemente. Se non fosse stato per White Lucas e la sua famiglia, sarei potuta finire in mezzo a una strada. Loro mi hanno mostrato cosa vuole dire “famiglia”, una cosa che ho sempre desiderato.
Ora che mi avvicino ai trenta, ne voglio una anche io, ma c’è un problema: non ho un uomo. La soluzione, però, è a portata di mano.
Stilo una lista con i possibili futuri papà e… non mi resta che scegliere!
Solo che, un giorno, White la trova e scopre che, al primo posto, c’è il suo nome.
Avere un bambino con il mio migliore amico potrebbe davvero rovinare tutto. Non trovate?
White:
Kayla è la mia migliore amica. Lo è da quindici anni e in tutto questo tempo non ho mai pensato a lei come a qualcosa di più. Neanche una volta.
Poi è successa una cosa: ci siamo baciati ed è stato bello. Davvero bello. Così dannatamente bello che ora è tutto ciò a cui riesco a pensare.
E quando scopro quel suo folle piano per avere un bambino, be’, è mio dovere fare qualcosa. Giusto?
E allora non mi resta che “offrire i miei servizi” e darle una mano, come ogni buon amico dovrebbe fare. Come qualsiasi uomo farebbe.
Lei desidera un figlio?
L’aiuterò.
Con il cuore in tempesta.
Prosegue la serie sui fratelli Lucas, affettuosamente detti “la banda dei pastelli”, se avete letto il primo libro sapete bene l’origine del soprannome, se invece non lo avete ancora letto vi faccio un piccolo recap: la mamma Ida Sue ha chiamato tutti i suoi figli maschi con nomi di colori e tutte le figlie femmine con nomi di fiori. Nel primo libro abbiamo fatto la conoscenza di Claudia e Greyson, in questo faremo la conoscenza di Kayla e White.
La storia inizia con Kayla che, sentendo il suo orologio biologico ticchettare, decide sia giunto il momento giusto per provare a essere madre. La soluzione migliore per ottenere ciò che più desidera è compilare una lista di possibili futuri papà e, indovinate, quale nome compare in questa lista? Esatto proprio il nome del suo migliore amico, White, del quale Kayla è segretamente innamorata da quando erano adolescenti. Ma cosa succederebbe se White trovasse la lista, ma soprattutto se leggendo i nomi si scoprisse prima geloso e poi lusingato, e decidesse di aiutare Kayla a realizzare il suo sogno?
“Quando scrivo sul foglio, anche l’inchiostro ha i brillantini, e questo mi fa sorridere. Ne ho bisogno, visto che sto scrivendo un elenco di nomi. Nomi di uomini che conosco. Uomini che potrebbero essere disposti a donare un po’ di impasto da bambini per la causa.”
Il libro è narrato dal punto di vista di ambedue i protagonisti, dandoci una visuale a tutto tondo sulle loro emozioni, sulle loro paure (soprattutto di lei) e su come viene vissuta l’evoluzione del loro rapporto, da amici, ad amici con uno scopo, per infine giungere all’amore. L’amicizia è sempre preziosa e, a volte, si rivela un’ancora di salvataggio quando ci si trova in certi momenti della propria vita, e Kayla questo lo sa bene. Rimasta orfana da piccola, e successivamente abbandonata a se stessa dal patrigno, senza nessuno che si prendesse cura di lei sarebbe potuta finire come tanti ragazzini orfani. Invece Ida Sue, la mamma di White, la accoglie nella sua casa, e la cresce in un clima sereno, come fosse figlia sua. Ma i traumi derivanti dagli abusi subiti dal patrigno le hanno causato una grande insicurezza che la spinge a dubitare prima di se stessa, e delle sue capacità, poi di White e, per finire, del loro amore e del suo sogno di avere una famiglia. Uscire dalle vecchie abitudini è difficile, ed è per questo che quando qualcuno farà ritorno dal passato, Kayla dubiterà talmente di se stessa da portarla quasi a perdere tutto, soprattutto White.
“Lui non è attratto da me, non lo è mai stato; mi vede come un’amica ed è così dal primo giorno. Fa schifo, ma ho imparato ad adattarmi, Ho dovuto: è l’unico modo per poter tenere White nella mia vita, e quella è la cosa più importante.”
White è un giocatore di football, fermo per un infortunio, che scoperto il piano della sua migliore amica cerca in tutti i modi di metterle i bastoni tra le ruote, mandando a vuoto i suoi tentativi di cercare e trovare un uomo adatto allo scopo. Per questo suo comportamento adduce la scusa di volerla preservare da eventuali delusioni, ma siamo sicuri che sia questo il vero motivo? Abituato com’è a dare per scontata la presenza di Kayla nella sua vita, quando sta per perderla si accorge di quanto in realtà tenga a lei e che forse sta cambiando il modo in cui la vede, non più come una sorella, bensì come una donna.
“Dio. Come puoi passare tutta la vita a toccare qualcuno senza alcun fine sessuale… per poi scoprire che le tue braccia sembrano vuote senza di lei? Peggio che senza di lei ti manca qualcosa di estremamente vitale.”
“L’ho capito ieri sera quando la mia lingua ha assaggiato il suo sapore, e ogni minuto che passo con Kayla ne sono sempre più consapevole: quella creatura mitologica di cui ho sempre sentito parlare ma che non avevo mai incontrato, è lei! L’anima gemella. È mia.”
Il libro è scritto in maniera scorrevole e i dialoghi sono frizzanti e divertenti, specie quelli tra i due protagonisti dai quali si evince la complicità derivante dalla loro amicizia di lunga data. Altro punto forte della storia è la famiglia Lucas, davvero sopra le righe, in particolare Ida Sue, la madre che io immagino come una di quelle hippie svitate. Le interferenze dei famigliari di White, nel rapporto con Kayla, danno vita a siparietti davvero comici. Ma pur essendomi piaciuto, a mio parere alcuni punti avrebbero dovuto essere approfonditi. Ad esempio, la situazione in cui si trova White, alludo al suo infortunio, viene raccontata solo marginalmente, pochi accenni che mi hanno dato la sensazione che mancasse qualcosa e che mi hanno reso alcuni comportamenti di lui poco credibili.
Continuerò a leggere questa serie? Sicuramente fino al libro su Cyan, che promette di essere piuttosto interessante.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
non conosco questa serie, ma potrebbe piacermi. Bella recensione!
Grazie Chiara, la serie è carina e in alcuni tratti divertente, se la leggerai fammi sapere cosa ne pensi.