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Lei è dolce e riservata, lui spavaldo fino all’arroganza: è conflitto a prima vista ma l’attrazione è in agguato…
Diane è una ragazza discreta e un po’ timida, alle prese col suo primo anno di università. Ha un rapporto complicato con la madre, un’attrice hard dal temperamento sprezzante. Un giorno, al campus, incontra Derek, ventun anni di sfrontata bellezza e ingestibile strafottenza, che insegna surf sulla spiaggia di Santa Monica e non è certo uno studente modello, nonostante sia il figlio del rettore del college. I due, da subito, non si sopportano: Diane, che scrive racconti ed è segretamente invaghita dell’ineffabile Rupert, suo professore di letteratura, trova Derek ignorante e maleducato, e lui non perde occasione per prendersi gioco di lei e maltrattarla, anche in pubblico. Alcune impreviste circostanze, tuttavia, li fanno avvicinare più di quanto entrambi avrebbero mai creduto possibile, e i due giovani cominciano a guardarsi reciprocamente con occhi diversi. Che la dolce Diane sia più forte e caparbia di quanto appare, e il rude Derek meno insensibile di quanto i suoi modi mostrino?
Sullo sfondo di una splendida Los Angeles, tra corse in moto, feste universitarie e spiagge assolate, Derek e Diane impareranno che le cose non sono mai come sembrano, e che l’amore vero, quando arriva, ti travolge e ti cambia.
Inizio della nuova vita di Diane: ha lasciato la casa della madre, si appresta a cominciare la sua carriera universitaria.
“Lo sapeva che nessuno poteva scegliersi i parenti. La madre, poi. Puoi sceglierti gli amici, i fidanzati, i libri, ma la madre no. E neppure lei sceglie te. Capitate l’una nella vita dell’altra, e poi non vi piacete neppure. Il legame biologico più forte esistente al mondo, e poi non vi piacete neppure.”
È il primo giorno di università e si terrà un discorso di benvenuto al quale oltre al rettore, prenderanno parte anche gli altri docenti, e Diane non vede l’ora di rivedere il “suo” professore di letteratura. Si sono incontrati casualmente pochi giorni prima e da allora lei ne è segretamente innamorata.
Quando attendi con ansia un giorno e lo carichi di aspettative, spesso ci si ritrova in una centrifuga di contrattempi, e Diane arriva in ritardo, proprio quando Rupert Everton sta per prendere la parola (cara Amabile Giusti, non so se il gioco di parole fosse un riferimento al noto attore Rupert Everett, ad ogni modo nella mia testa, il professore ha assunto il suo viso). Avendo trovato posto solo in una fila appartata, si trova a essere disturbata da una coppia che pomicia rumorosamente; indispettita li richiama, ottenendo solo una valanga di insulti.
Terminato il discorso di benvenuto, è il momento di prendere servizio presso la caffetteria del campus dove si ritrova a servire proprio il “limonatore seriale”. Sono subito scintille tra i due, tanto che oltre a riservarsi parole grosse e rabbiose, iniziano a volare anche bevande… Insomma la Giusti ci regala un inizio col botto!
Derek, questo è il nome del rivale di Diane, ventunenne figlio del rettore, passa le sue giornate bevendo in compagnia di un gruppo di amici e tante, davvero tante, ragazze. È un ragazzo popolare, bellissimo, ma anche arrogante, cafone e senza pudore.
Diane intende mantenere un profilo basso, non vuole che i compagni scoprano che è la figlia di una nota pornostar, per una volta vuole essere se stessa e non vivere nuovamente vittima di pregiudizi e risatine.
“Non era una creatura debole e sconfitta Diane, era nata con un’armatura addosso, aveva visto cose che rubavano i colori, …”
Lo scontro tra i due e l’infatuazione per il professore la porteranno a essere ben poco anonima purtroppo, anzi, si attirerà parecchie gelosie.
Saranno una serie di strani casi a portare i nostri due ragazzi a passare molto tempo insieme e conoscersi in maniera inaspettata. Forse dietro alla maschera che entrambi indossano si nasconde semplicemente paura di amare e bisogno, allo stesso tempo, di fidarsi totalmente dell’altro.
“Sei messa male sul serio, tette-piccole. Più sfigata di così si muore. Cioè… vieni da me per farti aiutare”
Inizio col dirvi che sinceramente avrei voluto prendere Derek a testate sul naso ogni due/tre pagine; ragazzo sei pesante quando ti ci metti sai?! Ma allo stesso tempo ero fiera della dolce Diane, non ha mollato un colpo, non gli ha reso la vita facile, e ha sempre risposto prontamente.
Entrambi, anche se per motivi diversi, vengono da famiglie difficili, che li hanno obbligati a indossare una corazza per poter sopravvivere. Lei decisa a credere nel vero amore, all’uomo che l’avrebbe amata e rispettata per sempre e lui, invece, che la parola amore non vuole nemmeno sentirla pronunciare per sbaglio.
“Bere e scopare sono piacere e annientamento, buio, coperte che annullano i pensieri. Vanno benissimo per sopravvivere.”
Questo libro, oltre a una trama che riesce a tenere il lettore con il fiato sospeso, ci racconta di quanto in amore contino le piccole cose, i gesti fatti quasi senza pensarci, gli sguardi e anche il silenzio che parla più di mille parole.
Ogni personaggio, buono o cattivo, principale o secondario, ha la sua dimensione e la sua importanza. Tutto, dall’ambientazione all’alternanza dei pov tra la terza persona e la prima di Derek, è curato e delineato in modo da permetterci di avere un quadro completo e non perderci nemmeno una sfumatura.
Pagina dopo pagina, lette praticamente senza sosta, perché ansiosa di trovare una luce di speranza per questi due ragazzi, mi sono innamorata anche io di Derek, lo devo ammettere. Va anche detto, però, che il famoso detto “chi nasce tondo non può morire quadrato”, in questo romanzo, trova piena applicazione, per dirvi che qualche testata, ogni tanto Derek, continua a meritarsela.
Il loro non è certo un percorso semplice, ma vi assicuro che vale ogni parola, vi assicuro che vale ogni sorriso, vale ogni lacrima, vale ogni momento di rabbia, vale la pena, come ogni vita, di essere vissuto. Non è forse vero che leggendo si vivono infinite vite?
Buona lettura!
“Ci sono ferite che per cicatrizzarsi hanno bisogno di altre ferite.
È più vero di quanto credessi quando mi sono fatto tatuare quella frase.
Sarà sempre così, dunque?Solo un nuovo dolore fermerà quello vecchio? L’esistenza è una catena di sconfitte? Non c’è niente che possa riparare questa dannata scala piena di gradini rotti?”
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