Garrett Gibson è l’unica donna medico di Inghilterra, coraggiosa e indipendente come un uomo. Ma non ha mai avuto tempo per una relazione amorosa. Fino a quando non conosce Ethan Ransom, ex detective di Scotland Yard. Di lui si dice che sia un assassino, di certo è pericoloso, soprattutto per Garrett. Perché da nessuno si è mai sentita attratta così…
Questo è un libro diverso e, quando questo succede, spesso i giudizi dei lettori divergono in una sorta di dicotomia: o lo ami, o lo odi.
Io appartengo alla prima categoria. Ho affrontato questa lettura come tutte le fan della Kleypas, immergendomi nei mondi che riesce a creare, respirando l’atmosfera di una Londra cupa e sporca, percorrendo i vicoli oscuri di una umanità relegata in rigide barriere sociali impossibili da superare.
Entrambi i nostri protagonisti, Garrett e Ethan, si muovono in questo sottobosco di sofferenza e degrado, per motivi diversi, ma entrambi spinti da uno spirito che solo i precursori, o i rivoluzionari, hanno.
Garrett Gibson è una donna ed è questo il maggiore problema che deve affrontare. Ha scelto una professione decisamente inconsueta per l’epoca, sfidando le convenzioni e guadagnandosi, giorno dopo giorno, il rispetto delle persone che aiuta. Garrett, con un nome da uomo, e una scelta di vita, quella di fare il medico, sputa in faccia allo status quo dell’epoca. Ha lasciato un paese che non le consentiva di esprimere i suoi desideri e le sue potenzialità, per andare a studiare all’estero e diventare quello che era destinata a essere da sempre. L’avevamo lasciata, nei precedenti libri, al lavoro per conto di Rhys Winterborne e con un suo studio medico da gestire.
Ethan Ransom è una contraddizione vivente. Brillante detective, conduce una doppia vita che lo mette in costante pericolo, ma ha il cuore più romantico tra tutti i protagonisti della Kleypas e non teme di esprimere i suoi sentimenti. Da quando ha incontrato Garrett, un anno e mezzo prima, non è più riuscito a togliersela dalla testa e ogni martedì, quando la donna fa il giro nei bassifondi per portare aiuto ai meno fortunati, la segue e veglia su di lei come un eroe oscuro.
Proprio da un salvataggio parte questa storia che si dipana con una buona trama suspense, colpi di scena e una rara complicità che si instaura tra i protagonisti.
Perché ho amato questo libro a fronte delle molte critiche che ho letto in giro?
Semplice. È vero e sincero, meno artefatto di altri libri, altrettanto belli, ma maggiormente impregnati di cliché.
Ethan protegge Garrett perché la ama, non perché crede che sia una debole fanciulla bisognosa di aiuto e incapace di affrontare le avversità. Il loro è un rapporto simmetrico nel quale lui ammira la sua competenza e la determinazione che l’ha condotta dov’è ora, e lei ammira la gentilezza in quell’uomo così spietato e letale, eppure così capace di gesti e comportamenti intrisi di un romanticismo struggente.
Entrambi si troveranno in pericolo e, cosa che mi è enormemente piaciuta, si salveranno a vicenda, dimostrando una modernità come coppia in un mondo ottuso e bigotto, e, soprattutto, vinceranno.
Sì, non è la solita lettura alla quale la Kleypas ci aveva abituate, ma proprio per questo è una delle sue opere migliori.
Sempre a mio parere, ovviamente.
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