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A New York City una serie di omicidi tiene in scacco sia la polizia che l’FBI; il sospetto è che dietro di essi si celi un unico colpevole che manda un messaggio indecifrabile. L’uccisione dei due agenti federali assegnati alle indagini porta il Bureau a raddoppiare gli sforzi per la cattura del killer.
L’agente speciale Ty Grady viene richiamato da un incarico sotto copertura dopo che l’operazione di cui era a capo è stata compromessa. È presuntuoso, intrattabile, e senza ombra di dubbio il migliore in ciò che fa. Ma quando viene affiancato all’agente speciale Zane Garrett, è odio a prima vista. Garrett è il ritratto dell’agente perfetto: serio, misurato, concentrato. Insieme rappresentano il più classico dei cliché: opposti in tutto, poliziotto buono-poliziotto cattivo, la strana coppia. Capiscono all’istante che il loro rapporto sarà un ostacolo maggiore della mancanza di indizi lasciati dal killer.
Appena prima che inizi la loro missione speciale, l’assassino colpisce ancora, prendendoli di mira. Costretti alla fuga mentre cercano di rintracciare un uomo che ha come obiettivo uccidere chi si mette sulle sue tracce, Grady e Garrett dovranno trovare il modo di lavorare insieme prima di diventare altre due tacche sul coltello del killer.
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Ed eccoci qua a parlare di una delle mie serie preferite in assoluto: Armi e Bagagli, che dà anche il titolo al primo volume della saga.
Premetto che sfoglio le pagine di questo libro e mi rendo conto che lo faccio con devozione, perché sento radicata questa storia sotto pelle e sono entusiasta al pensiero che sia di nuovo disponibile per i lettori. Ora anche altri vivranno una storia indimenticabile, senza staccarsi mai dalle pagine, travolti dalle emozioni.
Una storia quanto mai reale e a tratti cruda, sanguinosa e sicuramente non solo fatta di romanticismo e dichiarazioni d’amore.
Ma partiamo dall’inizio: Ty, ex Marine segnato nel corpo e nell’anima da battaglie e oscuri segreti, e Zane, un agente sotto copertura, con dipendenze da alcol e droghe che, a fatica, cerca di superare; entrambi in forza all’FBI, si ritrovano a lavorare assieme sul caso del serial killer dei Tre Stati e fra di loro volano subito scintille.
È odio a prima vista!
Seguire le vicende di Ty e Zane da quando si conoscono “prendendosi le misure”, veder nascere la loro attrazione incontenibile, fino allo scoprire che ormai sono diventati qualcosa di diverso da semplici colleghi – e comunque senza volerlo ammettere nemmeno a se stessi – è ciò che mi ha fatto entrare questo libro dentro, nell’anima.
Zane scosse la testa. «Lo senti anche tu?» chiese con voce roca. Quel piacere folle, sorprendente, la fame quasi impossibile da saziare, il dolore dentro, nel profondo, contrastato da brevi momenti di tenerezza che sembravano così fuori posto. Non era per niente sicuro della loro origine, ma Dio…
Ty lo guardò mentre stava ancora cercando di riprendere fiato, sempre tenendolo a distanza di braccio. «No,» mentì allegramente.
Come dicevo, non saranno facili gli inizi tra i protagonisti: Ty è sarcastico e velenoso, scontroso e ti scava dentro, con lo sguardo ed ogni singolo commento, Zane, di contro, è rigido e affettato, porta nel cuore cicatrici per un lutto mai superato mentre, al contempo, indossa maschere fatte di arroganza e compostezza, quando al di sotto le braci ardono.
Da subito, però, capisci che questi due mondi, all’apparenza così opposti, possono solo attrarsi come calamite.
La parte thriller del romanzo è curata nei minimi dettagli e, solo molto più avanti, ci si fa un’idea di chi sia il sanguinario killer che ha lanciato una sfida alle forze dell’ordine; in sordina, ma via via sempre più dominante nella storia, vediamo però crescere l’affiatamento dei protagonisti; senza che se ne rendano nemmeno conto iniziano a tenere l’uno all’altro, li vediamo proteggersi, ad essere dei veri partner sul lavoro… ma c’è di più.
Lavorando al caso, stando sempre a stretto contatto, costretti a rimanere in hotel per delle ferite riportate e convinti di non potersi fidare di nessuno, cercano di sciogliere il bandolo della matassa, gomito a gomito e l’attrazione scoppia tra loro improvvisa:
«Ho capito che eri un guaio fin dal primo istante che ti ho visto,» ansimò Ty con tono accusatorio, fra un incontro frenetico e l’altro delle loro bocche.
Zane gli morse piano il labbro inferiore e lo succhiò prima di lasciarlo andare. «Tu fai guaio di secondo nome,» disse, mentre gli faceva scorrere una mano lungo il fianco, apprezzando i suoi muscoli sodi.
Sibilando per il morso, Ty ringhiò pericolosamente. Cazzo, non riusciva a decidere se era arrabbiato o davvero eccitato. In ogni caso, era tutta colpa di quel maledetto Zane Garrett…
Non starò a raccontarvi i vari colpi di scena, le lotte furibonde tra i due, né i loro allontanamenti o il ritrovarsi (eh sì, ci sarà da soffrire!!!).
Ty e Zane non si professano amore, ma bisogno.
Non vogliono vivere ciò che c’è tra loro alla luce del sole, ma non possono nemmeno sopravvivere divisi.
Ci sono picchi di tenerezza che fanno palpitare più forte il cuore, che mozzano il fiato e che, al tempo stesso, lo fermano nel petto.
Si cerca azione? Si vuole la passione? Tenerezza? Crudo bisogno di qualcuno che ti dica sempre quando sei in errore e che ci sarà sempre?
In Armi e Bagagli, lo troverete.
Ty lo guardò per un momento ed ebbe un tuffo al cuore quando si rese conto che Zane non aveva neanche intenzione di girarsi e dirgli addio, cazzo. Si diresse in silenzio verso la porta, gli stivali consumati che non emettevano un suono sulla moquette industriale.
«Ty…»
Si fermò con la mano sulla maniglia, voltandosi a guardare l’altro uomo.
Zane si era girato e parte della freddezza era svanita dal suo atteggiamento, rivelando una traccia di insolita vulnerabilità. «Hai detto che non avrei sentito la tua mancanza.» Fece un lungo respiro e, quando riprese a parlare, il suo tono era ancora più sommesso. «Ti sbagliavi.»
Ty rimase in silenzio, immobile, mentre incontrava il suo sguardo dal lato opposto dell’ufficio. «Mi sbagliavo su un sacco di cose,» disse alla fine, con voce bassa e malinconica.
Sono dell’opinione che quando una storia ti entra così tanto dentro, ti fa vivere mille emozioni anche contrastanti e non puoi fare a meno di avere gli occhi luccicanti quando ripensi a questi personaggi di fantasia, eppure così reali dentro di te… Beh, si fa fatica anche a condividerla perché è qualcosa che ci appartiene, ma allo stesso tempo si ha voglia che chiunque veda quanto di bello possono trasmettere. Per questo e per mille altri motivi che affido alle parole dell’autrice, vi auguro d’iniziare questo viaggio assieme a questi zucconi irresistibili.
Piccola nota a margine: la storia resta imperdibile, ma per chi la rileggerà, pur avendo già amato la prima edizione, rimarrà piacevolmente colpito dalla quasi totale assenza di refusi, ma, forse, anche un po’ traumatizzato da alcuni passaggi leggermente cambiati e allo stesso tempo, per me, meno fluidi, meno “giusti”; passaggi e parole che han fatto storia tatuandosi per sempre nel mio cuore e nella mia anima.
Recensione e FanArt a cura di:
Editing:
Qui l’autrice su Feel.
◊ Ordine di lettura della serie principale e della spin-off Sidewinder ◊
01 – Armi e Bagagli (Cut & Run)
02 – Forza e Coraggio (Sticks & Stones)
03 – Bulli e pupe (Fish & Chips)
04 – Luci e ombre (Divide & Conquer )
4.5 – *extra* La croce del guerriero – Leggibile in qualsiasi momento prima del libro quinto della serie Armi e bagagli
05 – D’amore e d’accordo (Armed & Dangerous)
06 – Stelle e Strisce (Stars & Stripes)
07 – Toccata e fuga (Touch & Geaux)
7.1 – Conseguenze inaspettate (Shock & Awe) – Sidewinder #1
08 – Gioie e dolori (Ball & Chain)
8.1 Sulle tracce della Rosa-Croce (Cross & Crown) – Sidewinder #2
9 – Fuoco e fiamme (Crash & Burn)
9.1 – Part & Parcel – Sidewinder #3
Credits: Karl Urban for Ty and Eric Bana for Zane.
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