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Nathan Lombardi conosce molto bene il sapore dell’odio, lo conosce fin da quando – ancora bambino – la sua famiglia fu sterminata dal boss mafioso Giovanni Ragusano. Da allora non è trascorso un solo momento in cui non abbia pensato a come soddisfare la sua tremenda sete di vendetta.
Quando degli uomini armati irrompono nella villa dove risiede, Angelo Ragusano non può immaginare che la sua vita – così come l’ha sempre conosciuta – stia per cambiare per sempre. Il suo cognome e il sangue che gli scorre nelle vene lo rendono la preda perfetta per chi ha fatto della sofferenza di suo padre l’unico scopo nella vita.
Ma Nathan non è l’unico nemico che Ange deve temere. Anche Pedro Medina, capo di uno dei più feroci cartelli colombiani, ha messo gli occhi sul figlio di Ragusano ed è deciso a utilizzarlo come merce di scambio.
Durante una rocambolesca fuga attraverso le paludi del Bayou – che li vedrà nemici e complici allo stesso tempo – Nathan e Ange saranno costretti a collaborare e a confrontarsi con le loro paure e i loro desideri più reconditi.
E chissà se dalle radici di un odio tanto profondo, possa fiorire la speranza di un amore sincero.
Sbattei rabbioso la porta alle mie spalle, sistemandomi l’erezione che mi ero guadagnato nello scrutare il bellissimo corpo di Ange Ragusano.
Lo avevo voluto umiliare, ma quello che ci aveva rimesso ero io. E alla fine, di fronte a quegli enigmatici occhi color ambra, disperati e rossi dal pianto… non ero riuscito ad andare oltre.
Come era possibile che quel delizioso e tenero cioccolatino fosse il figlio di uno dei più temuti e sanguinari capi mafia di Boston? E come cazzo era possibile che ne fossi così attratto? I suoi occhi erano lo specchio di un animo gentile, non potevano appartenere al frutto di quella stirpe maledetta!
Nondimeno, la pugnalata che mi aveva inferto dimostrava che il piccoletto non fosse così indifeso come il suo aspetto avrebbe potuto lasciar intendere. Forse la fragilità esteriore e la conturbante ed esotica femminilità dei suoi lineamenti potevano trarre in inganno, ma dietro quegli occhi da cerbiatto, si celava un animo indomito, che mi sarebbe piaciuto spezzare.
Nel momento in cui si era sfilato la camicia e i pantaloni, così innocente… eppure incredibilmente seducente, ogni brandello della mia carne aveva urlato di saltargli addosso.
E lo avrei fatto! Lo avrei scopato a sangue fino a che quelle tenere carni non fossero bruciate dal dolore. Fino a che le sue lacrime non avessero inondato le lenzuola e le sue suppliche allietato le mie orecchie.
Poi lo avrei ucciso e spedito il suo corpo a Ragusano.
Grazie per la segnalazione <3