Una donna con un passato tormentato.
Un uomo acclamato come un dio, ma dall’anima oscura e segnata.
La rock band più famosa del mondo.
Un amore che sembra non avere nessuna possibilità.
Simona Liubicich (25 ottobre 2019), acquistabile qui.
Che cosa possono avere in comune un’anestesista disillusa dalla vita e una star del rock? Niente… o forse più di quanto immaginano.
Dopo un incontro-scontro all’ospedale San Camillo di Roma, la vita di Sofia De Sanctis si ribalta. Accettare di diventare responsabile dello staff medico del tour dei Death Scream, la rock band più famosa del mondo, è tanto allettante quanto pericolosa, ma Sofia non si è mai tirata indietro davanti a nulla. Non sa ancora che questa decisione stravolgerà la sua vita tra ritmi incalzanti, musica travolgente, soprattutto un sentimento che si farà strada dentro al cuore, contro ogni razionalità e ciò in cui crede. Contro l’ombra di un incubo passato che l’ha segnata in modo indelebile.
Cypher Blackwing, il frontman del gruppo, è tutto quello che le donne sognano: bello e perverso.
Esiste il posto per un amore vero in un mondo così al di sopra delle righe, corrotto fino all’osso e pieno di insidie e soprattutto ci si può innamorare a prima vista di un uomo apparentemente degenerato? Sofia vuole qualcosa che forse lui non sarà mai grado di darle…
«Cristo Santo, e me lo dici così?» le aveva detto al telefono. «Parti per una tournée rock come responsabile medico… no, no, aspetta! Tu parti con i Death Scream, sei il loro nuovo medico e li avrai sotto gli occhi ogni giorno! Merda, mi fai rabbia!»
«Perché ti faccio rabbia?»
«Ma… ma come perché! Sono uno più strafico dell’altro!»
«Uno più strafatto dell’altro, vorrai dire!» aveva ribattuto, ridendo.
«Ma vai a cagare! Io sto qui tra studio, ospedale, asili, scuola, danza, calcio, strilli e un caos in casa da paura… e tu invece farai la bella vita!»
«Marta, la tua vita te la sei scelta così come io ho fatto con la mia e comunque non credo sarà propriamente una vacanza, sai? Ho conosciuto il Frontman al Pronto Soccorso, gli ho salvato il culo da un’overdose e da lì è partito tutto… Il chitarrista, invece l’ho visto ieri sera, all’apparenza sembra simpatico.»
«Blue… Blue Bowman? Ma ti rendi conto del culo che hai? Dimmi, è veramente come nelle foto o è frutto di Photoshop?»
«Em… è meglio che in foto, se devo essere sincera.»
«Cazzo…»
«Cosa?»
«Ho detto “cazzo”, Sofia! Tu ieri sera stavi con Blue?»
«Sì, eravamo in un lounge bar e… c’era anche Cypher.»
«No! Cypher il “dannato”. È ancora più bello, lui, con quell’aria da…»
«Da stronzo. È solo uno stronzo, un egocentrico testa di cazzo. Mi sono sentita terribilmente a disagio, Marta. Loro sono così diversi, così lontani dalle nostre vite normali.»
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