La vita e la carriera di Ryan Flynn nella squadra di hockey degli Ice Dragons sono scandite da un codice: amicizia, lealtà, rispetto, guida e protezione. Quando la sorella del suo migliore amico lo chiama perché la riaccompagni a casa dopo una rapina, è solo con un enorme sforzo di volontà che Ryan si ricorda che per lui la ragazza è off-limits. Non importa che lei rappresenti una tentazione troppo forte per un uomo già sull’orlo del precipizio: Ryan ha promesso a suo fratello che non permetterà a nessuno sportivo professionista di avvicinarla, e ciò include anche lui.
Kat ha desiderato Ryan Flynn sin dal primo momento in cui lo ha visto, ma c’è un problema: il giocatore di hockey è il migliore amico di suo fratello e i due sono legati da un complicato codice cavalleresco, sia fuori che dentro la pista. Quando lui la salva e la riporta a casa, Kat gli chiede un bacio e Ryan è ben felice di accontentarla. Le cose, però, sfuggono loro repentinamente di mano quando quel singolo bacio si trasforma in qualcosa da tenere nascosto al fratello di lei.
Riuscirà Ryan, il coriaceo difensore dei Dragons, a non vedere Kat come qualcosa di più che la sorella del suo migliore amico? E riuscirà Kat a catturare e tenere per sé quel “drago” che rappresenta la sua metà?
Mi aspettavo sicuramente di più, rispetto alle promesse che sembravano contenute nella trama, ma purtroppo non sono rimasta soddisfatta, anzi direi che la delusione è notevole.
La struttura temporale in alcuni punti è inefficiente, trasmette la sensazione che manchino delle azioni di collegamento tra una scena e l’altra: lei che fino a un attimo prima era a letto e subito dopo si sta lavando il viso, senza che il personaggio si sia di fatto mai alzata da quel letto; oppure lui che si toglie la maglietta negli spogliatoi quando stai ancora leggendo delle battute che si stava scambiando in campo con un altro giocatore, senza che ci sia stato un chiaro passaggio da un ambiente all’altro.
I protagonisti hanno poco spessore e si comportano da adolescenti (arrapati), nonostante non lo siano. I pensieri dei personaggi sono troppo ripetitivi e dispersivi, a discapito del ritmo della storia che quindi non decolla, non coinvolge e non crea nel lettore empatia.
Diverse frasi ed azioni sono banali e scontate, viste e riviste, accompagnate anche da piccoli refusi.
Insomma, uno di quei libri nel quale fai fatica ad arrivare fino in fondo e che sei più volte tentato di non terminare.
Purtroppo non è una lettura che consiglierei ad un amica, il panorama attuale offre una lunga lista di titoli da leggere, qualitativamente migliore di questo.
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