Divorziato. Padre single. Venduto a una squadra di perdenti. Tradito, ingannato, umiliato. La mia vita perfetta è crollata davanti ai miei occhi e sto ancora raccogliendo i cocci. L’ultima cosa di cui ho bisogno è lei. Una tempesta. Uno spirito libero. Una donna a cui non so resistere. Lotus DuPree è un pugno allo stomaco e ha rappresentato un ostacolo ai miei piani sin da quando ho incrociato il suo sguardo per la prima volta. Mi sono ripromesso che non mi sarei mai più fidato di una donna, ma non ho mai desiderato nessuno come desidero Lo. L’istinto mi dice che è un errore, ma è un rischio che devo correre.
Un guerriero. Un giocatore di basket. Lo chiamano Gladiatore. Kenan Ross è piombato nella mia vita con il suo profumo meraviglioso, la sua bellezza straordinaria, e mi ha tolto il fiato dal primo momento. È l’ultima cosa di cui ho bisogno. Sto lavorando su me stessa. Sto affrontando il mio dolore e sto vincendo i miei demoni. Mi sono fidata di un uomo in passato e ho visto come va a finire. Non. Ho. Tempo. Per. Questo. Ma continua a cercarmi. Continua ad abbattere le mie difese e a disinnescare le mie scuse una per una. Non si arrende mai e ora… non sono sicura di volere che si arrenda.
Unicorni. Era da un po’ che non ne aggiungevo alla mia lista di autori. Ne fanno parte, per il romance, Colleen Hoover, Jay Crownover, Jennifer Armentrout, K.A. Tucker, Samantha Young e qualcun’altra. Ne andrebbero citate anche tre o quattro italiane, che non nominerò, per non fare torti a nessuno.
Da poco, nella mia personalissima Top Ten è piombata anche Kennedy Ryan.
Credo che autrici capaci non solo di raccontare una storia, ma di farlo approfondendo temi importanti, in modo informato, dignitoso, responsabile, siano da leggere senza se e senza ma.
Chi segue il mondo social dei blog sa che la cover italiana “originale” di questo libro, con un interessante ragazzo biondo in primo piano, aveva scatenato non poche polemiche. Scelta commerciale, ideologica o semplicemente un’ingenuità enorme? Non ci è dato sapere, tuttavia, sarebbe bastato un piccolissimo approfondimento per capire che il nostro Gladiatore, come altri protagonisti (Grip, August, Banner, per esempio) è uno straordinario uomo di colore.
Lotus “Lo” DuPree e Kenner “Glad” Ross sono i protagonisti di questo libro e non so quale fra i due sia il più interessante.
Le storie della Ryan non sono mai facili, mai scontate, mai leggere e molto spesso neanche delicate. Più o meno scavano tutte nell’anima e fanno riverberare corde che forse si erano sopite. C’è voglia di giustizia sociale nei suoi libri, di riscatto, di rivalsa su vite e situazioni difficili.
Anche Lotus è ferita. A farlo, per poi abbandonarla, è stato chi avrebbe dovuto proteggerla; chi avrebbe dovuto scegliere lei, senza se e senza ma, e che invece ha scelto altro. È cresciuta con due uniche certezze, Lotus: Mimì, la bisnonna che si è presa cura di lei e Iris, sua cugina, la bellissima ragazza di August West (e se non sapete chi sono August e Iris dovreste correre subito a recuperare il primo titolo di questa serie: Vorrei solo poterti odiare).Sono cresciuta pensando che il cielo mi parlasse. La voce rombante del tuono. La sagoma aguzza di un fulmine. Ogni temporale, una conversazione. Un precario scambio. Ma oggi c’è l’arcobaleno. Strisce con i colori delle caramelle Skittle sono dipinte in cielo dopo una giornata di pioggia.
«Ti ricordi cosa significa l’arcobaleno?», domanda MiMi, la mia bisnonna.
Come molte cose che mi ha insegnato, la risposta è intessuta nelle fibre del mio essere. Non ho nemmeno bisogno di pensarci.
«Un arcobaleno è il ponte tra il Paradiso e la Terra», replico con tono deciso, anche se dentro vacillo.
Lotus, che ha costruito barriere intorno al suo cuore per proteggerlo e proteggersi, ma che sa amare… oh, se sa amare! Ma che poi incontra Kenan Ross.
Lui, già tradito da una donna, ma che per la sua bambina, la sua Simone, darebbe la vita e che ha con la sorella un rapporto straordinario.
Lui, che è “pulito”, nel vero senso della parola. Atleta, salutista, professionista; generoso, attento e premuroso con le persone che ama, ma senza pietà per chiunque provi a far loro del male.
Lei, che vede la bellezza e che è una stilista di talento in grado di guardare il mondo con gli occhi del cuore.
Kenner Ross e Lotus DuPree sono fra i personaggi più belli che abbia incontrato ultimamente nei libri. Ben delineati, approfonditi, strutturati. Perfetti nelle loro imperfezioni e nelle loro fragilità.
Non sono fuochi di paglia quelli che racconta la Ryan, mai. Sono piuttosto fuochi in cui le braci rimangono sotto alla cenere ad ardere, pronte a rinvigorirsi al primo alito di vento che ridia loro speranza.
Sono le storie di persone che si sanno amare, tenendosi per mano, scoprendosi e curandosi grazie all’amore, quello con la A.
Sono storie di scelte che spesso mettono gli altri prima di sé stessi, di combattenti, di resilienti, di amici veri e di famiglie spezzate, o bellissime.
Lo so, vi sto raccontando pochissimo della trama. La verità è che non voglio farlo. Da qualsiasi parte la guardo vi svelerei un pezzetto di loro, vi impedirei la scoperta, pagina dopo pagina.
Ci sono molti vecchi amici in questo libro, qualcuno apparirà anche a sorpresa. Sarà come ritrovare un pezzetto di cuore, sbirciare nelle loro vite e scoprire che per loro il lieto fine continua. E vedremo all’orizzonte anche delle novità interessanti.
Però, se questa recensione vi ha incuriosito e volete leggere solo questo libro qui, sappiate che potete farlo. È assolutamente autoconclusivo, la storia di Kenner e Lotus è tutta dentro qui. Mi piace pensare che da qualche parte esistano due persone che si amano così.
C’è magia in questo libro, ma forse dovrei dire che c’è spiritualità. Se sapete qualcosa di Mimì, ma non abbiate paura di scoprirlo, avete già capito di cosa parlo.
Nonostante il secondo libro non mi abbia entusiasmata come questo e il primo, rimango convinta che questa sia una delle serie più interessanti attualmente sul panorama romance.
Se non fosse chiaro, per me, è promossa a pieni voti.
«Non sono lei, Kenan».
«E io non sono chiunque ti abbia reso difficile fidarti di un uomo».
Recensione a cura di
Editing a cura di:
Commenti
Nessun commento ancora.