L’ex campionessa di tennis Easton Bradbury sta facendo del suo meglio per essere una brava insegnante: cerca di risvegliare l’interesse dei suoi studenti annoiati mentre prova a lasciarsi alle spalle il passato. Quello che l’ha spinta a voltare pagina non ha più importanza, ha deciso che deve andare avanti. Ma durante l’incontro tra genitori e insegnanti accade qualcosa destinato a riportare scompiglio nella sua vita. Tyler Marek è un uomo affascinante, con dei bellissimi occhi grigio-azzurri, e per Easton non è difficile capire come mai suo figlio sia un ragazzino ribelle. Tyler, infatti, sa gestire bene gli affari, ma avere a che fare con un adolescente è tutt’altra storia… L’attrazione tra Easton e Tyler è palpabile e non potrà che diventare più intensa. Vulnerabili e insieme passionali, non potranno fare a meno di cedere al desiderio che li divora. Anche se per Easton questa relazione rischia di riportare a galla i segreti più nascosti…
Entro subito nel merito di quel che la lettura di questo libro mi ha trasmesso, dicendovi che nel romanzo ci sono degli spunti di novità che ho apprezzato e altri aspetti che invece non mi hanno entusiasmato. La novità, che a guardare bene non è tanto nuova per la Douglas – basti pensare alla protagonista femminile di “Insieme siamo perfetti” per capire a cosa mi riferisco -, sta nella personalità dei personaggi principali, stavolta entrambi “politicamente” o meglio romanticamente scorretti.
Easton, che all’apparenza è una ragazza forte, spigliata, volitiva, sensuale, audace, cela dietro la maschera da donna di mondo l’animo ferito di una adolescente che trova rifugio nell’eccessivo controllo, nella compulsione dei gesti ripetuti e nella relativa sicurezza che questi gesti le trasmettono.
Easton, concentrata sul suo piccolo mondo, composto solo da se stessa, dal fratello Jack, dalla sua casa e dal suo lavoro, è una persona fredda e usa questa freddezza come armatura per difendersi da eventuali pericoli fisici ed emotivi.
Tyler per tutta la parte iniziale del romanzo ci viene dipinto come un ambizioso arrivista, le cui priorità sono il lavoro e il potere, padre pessimo e inesistente per un figlio quattordicenne di cui non si è mai curato fino a oggi.
Insomma due tipini che ve li raccomando, per niente facili da amare, nessuno dei due. La Douglas anche stavolta molla uno scapaccione metaforico al classico buonismo di cui gran parte dei romance sono permeati, rinunciando al clichè del cuore di panna sotto il cespuglio di rovi.
La seconda novità riguarda l’età dei protagonisti, inusuale per la Douglas: non siamo in presenza di uno YA e neppure di un NA, piuttosto lo definirei un contemporary erotic romance, con un Tyler trentacinquenne e una Easton ventitreenne, ma molto più matura della sua età anagrafica sotto alcuni aspetti.
Il romanzo ruota attorno alla forte intesa sessuale che nasce tra i due e che bisognerebbe tenere a freno dati i ruoli pubblici di entrambi: serio imprenditore con aspirazioni politiche lui, nuova insegnante di storia del figlio di Tyler lei. E ruota attorno ai desideri e alle ambizioni di Tyler che, nonostante le sue buone intenzioni, non sa scegliere tra le tante cose che vuole, perché vuole tutto correndo il rischio di non avere niente. Emblematico a tal proposito il difficile rapporto padre/figlio.
Non vi dirò altro sulla storia, se non che non è riuscita a prendermi, perciò per me è un ni. Il romanzo è scritto benissimo e in uno stile adeguato, ma non mi ha emozionato, forse a causa proprio della mancanza di empatia verso i personaggi principali, due personalità ingombranti e orgogliose, e anche per la lentezza con cui si dipana la vicenda in alcuni punti. Taluni aspetti poi, vengono sviscerati e ribaditi più volte, altri invece rimangono in superficie, soprattutto quelli che riguardano Easton e la sua famiglia.
In quell’istante, ebbi un’illuminazione. C’erano cose che volevo ma di cui non avevo bisogno e cose di cui avevo bisogno ma che non volevo. Ma c’erano soltanto due cose di cui avevo bisogno e che volevo al tempo stesso: Easton e mio figlio.
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