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Tyler ha lavorato sodo per ricostruirsi una vita dopo che la sua famiglia lo ha allontanato; per fortuna, la passione per la cucina lo ha salvato e gli ha aperto la strada per una splendida carriera. Trevor invece sta ancora cercando di dimenticare il passato, uscendo con i ragazzi più carini di Manhattan.
Quando si incontrano, nessuno dei due sta pensando a una relazione che possa cambiare la loro vita, eppure l’alchimia che si sprigiona tra loro in camera da letto è esplosiva, come una ricetta appena inventata che rivela un sapore paradisiaco.
Il terzo libro della serie Scuola di cucina si concentra su due protagonisti secondari conosciuti nei volumi precedenti: Tyler, sous-chef del ristorante Bistro 30, e Trevor, miglior amico e manager di Jamie Lassiter.
Tyler è un ragazzo chiuso, raramente si confida e non concede la propria fiducia con facilità. Le uniche persone che riescono a scalfire di poco la sua corazza sono Ethan, che due anni prima l’ha trovato a rovistare nella spazzatura del ristorante dove lavorava e si è offerto di aiutarlo, Jamie e la vulcanica Claire, sorella di Ethan. Tyler è stato cacciato di casa dai genitori ultra religiosi nel momento in cui hanno scoperto che il figlio era gay, e il ragazzo, ora ventenne, ha imparato a cavarsela da solo. Lavorare in cucina gli piace e gli permette, seppur con qualche difficoltà, di avere l’indipendenza economica necessaria per evitare di finire di nuovo a vivere per strada. Da poco inoltre ha cominciato anche a frequentare la scuola di cucina, con l’obiettivo di diventare un giorno uno chef affermato.
Trevor ha trent’anni suonati, un lavoro che ama, un sacco di soldi e vive a New York. I suoi genitori lo amano e lo sostengono, e la sua avvenenza gli permette di avere più incontri occasionali di quanti ne riesce a gestire. Certo, gli manca Jamie, ma ora lui è sposato con Ethan e, nonostante gli bruci ammetterlo, il suo miglior amico è felice come non mai tra le braccia dello scontroso chef del Bistro 30. Jamie, però, non vuole perdere la sua amicizia. Così, con la scusa di fargli assaggiare un nuovo menu, lo invita a Seattle.
Appena Trevor entra in cucina viene attirato da Tyler: per qualche motivo, l’idea di far aprire quel ragazzo timido e allampanato diventa all’improvviso una priorità per lui. Tyler, però, si dimostra piuttosto reticente: con lui non funzionano né cene sontuose in ristoranti stellati, né macchine di lusso. Apparentemente non è colpito da tutto ciò che i soldi di Trevor possono offrirgli. Ma il sous-chef è innegabilmente attratto da lui come persona, tanto da pensare in continuazione a lui.
Lo guardai riluttante. Era bello da togliere il fiato, anche sotto le luci soffuse dell’auto. Si avvicinò, sempre tenendo la mano sul mio braccio, e mi attirò a sé. “Ehi, va tutto bene? Non hai più detto una parola da quando abbiamo finito il dolce.”
Scossi la testa, cercando di tirare fuori le parole così sarei potuto scendere dall’auto e scappare da quel suo buon profumo. “Tutto bene, davvero. Sono solo stanco.”
Mi studiò, in cerca di qualcosa che potesse rivelargli quale fosse il problema, ma non lasciai trasparire altro. Quando credevo che mi avrebbe lasciato andare, mi sorprese attirandomi ancora più vicino. Mi sfiorò la guancia con le labbra e sussurrò: “Grazie per aver passato la serata con me. E se non avrò occasione di rivederti prima di partire, buon Natale, Tyler.”
Trevor, complice la promozione del nuovo libro di ricette di Jamie, ritorna spesso a Seattle nei mesi successivi, e ad ogni incontro i due si avvicinano sempre di più; ogni volta il tempo passato separati non fa che rafforzare l’attrazione reciproca, nonostante Ethan e Jamie, preoccupati per Tyler, cerchino di osteggiare in più di un modo il fragile legame dei due.
Ma Tyler non sa se può davvero fidarsi di quell’affascinante dongiovanni che si è intrufolato nel suo cuore. Trevor riuscirà ad abbandonare la sua facciata di ragazzo ricco e mostrarsi veramente per quello che è?
Un gemito basso mi sfuggì dalle labbra quando cominciò a disegnare cerchi con le dita in fondo alla schiena. Di solito, a quel punto, giusto il tempo di rivestirmi e sarei già stato fuori dalla porta. In quel momento però, non riuscivo nemmeno a immaginare di stare due passi lontano da lui. Figuriamoci più di quattromila chilometri.
Il romanzo è raccontato dalle voci alternate di Trevor e Tyler, due punti di vista estremamente diversi, frutto del mondo nel quale sono cresciuti.
Il carattere complesso e ferito di Tyler è stato descritto meravigliosamente, quello più giocoso e superficiale di Trevor si è trasformato gradualmente nel corso dello sviluppo della loro relazione. Ho trovato emozionante la delicatezza inaspettata di Trevor nei confronti di quel ragazzino forte e più maturo della sua età, che in poco tempo si è infilato sotto la sua pelle. La testardaggine di Tyler è coerente con ciò che ha dovuto affrontare e la sua ferrea volontà di vivere la vita secondo le sue regole è uno dei punti di forza del romanzo.
Claire si è confermata un personaggio fondamentale nella vita di questa famiglia allargata, il collante che la mantiene salda e unita. Come nei volumi precedenti, poi, è impossibile non amare Chef Boulanger e il suo ruolo di cupido travestito da professore di cucina.
Un bel libro che mette in risalto quanto possano essere forti i legami che si creano al di fuori delle famiglie originarie.
Qui le recensioni degli altri romanzi della serie.
Recensione:
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