Troppo coinvolta.
Con quelle semplici parole la giovane detective Harper Jones viene sollevata dal caso Taylor. Incapace di rassegnarsi alla scomparsa dell’amica e insospettita dalle indagini sommarie e inconcludenti condotte dal suo distretto, decide di ignorare l’ordine dei superiori proseguendo le ricerche da sola.
È disposta a tutto pur di scoprire la verità, anche a spingersi sull’orlo del baratro, in una spirale di torbidi segreti che coinvolgono le persone a lei più vicine e minacciano di distruggere ogni sua certezza.
Giunta a quel punto, infatti, la detective non può più ignorare la doppia vita della sua dolce amica, che ogni notte diventa Ivy, una delle dee del Poison, il locale notturno più rinomato della contea, attorno al quale gravita la malavita californiana gestita da Gustavo Esposito.
Certa che quel luogo di perdizione abbia a che fare con la sparizione di Melanie, Harper tenterà l’impossibile per salvarla, nonostante l’ambiguo e affascinante Julian, erede dell’impero degli Esposito, sia deciso a non renderle le cose facili.
Invischiata in una rete di seduzione e pericoli nel cuore del Poison, Harper dovrà tenere bene a mente un’unica regola: sospettare di chiunque.
Pochi ingredienti accuratamente selezionati, mescolati con sapienza e attenzione, sono bastati a dar vita a un buon romanzo giallo/investigativo arricchito da un potente mix di erotismo.
- Un’amica scomparsa: Melanie alias Ivy nella vita lavorativa, ballerina e spogliarellista nel locale notturno più famoso e frequentato della città.
- Una detective: Harper Jones, onesta, tenace, motivata a risolvere il caso che vede implicata l’amica d’infanzia, a qualsiasi prezzo.
- Un gruppo di colleghi poliziotti che sembra prendere sotto gamba la sparizione, forse per via del mestiere svolto da Mel e dei pregiudizi legati a esso, o forse per motivi ancora più gravi e subdoli.
- Un uomo attraente e pericoloso: Julian Esposito, figlio illegittimo ed erede del boss proprietario del locale notturno, che costituisce la base per i loro loschi traffici. Gestisce il locale per conto del padre ed è l’indiziato numero uno nella sparizione di Melanie.
- Infine, ultimo ingrediente ma fondamentale per la riuscita del piatto, la conturbante ambientazione di buona parte del libro all’interno del night club, il Poison, con le sue atmosfere accentuatamente sensuali, direi quasi perverse. Il Poison è il vero fulcro della componente erotica del romanzo e trasmette come per osmosi le stesse pulsioni in chiunque ne varchi la soglia, anche in chi lo fa per motivi che esulano completamente dal voler assistere o prender parte a uno spettacolo affascinante e osceno, come nel caso della nostra detective.
Il romanzo inizia due giorni dopo la scomparsa di Mel, con Harper rimossa dal caso perché poco lucida ed emotivamente coinvolta, ma la detective non si arrende, soprattutto dopo aver avuto la riprova che i suoi colleghi stiano indagando in maniera molto superficiale. Sapendo che Mel era la “favorita” di Gustavo Esposito, boss proprietario del club, e che negli ultimi tempi Mel aveva confidato ad Harper di temere i soci di Gustavo, la poliziotta concentra la sua attenzione sul Poison e su Julian, sbucato apparentemente dal nulla da un paio di mesi e oggi erede dell’impero malavitoso della famiglia Esposito. Tra i due saranno subito scintille di reciproca attrazione, anche se stanno ai due lati opposti della barricata e per questo continuano a studiarsi con sospetto.
Era l’essenza del Poison fatta di carne, sangue e desiderio. Nonostante avesse frequentato il locale per qualche mese sembrava averne assorbito la magia, la sensualità mescolata al proibito.
Ma la verità che Harper ricerca è molto diversa da quel che si potrebbe immaginare, i pericoli provengono da più fronti e minacciano sia lei che Julian, tanto che i due si ritroveranno a collaborare per sbrogliare la sempre più intricata matassa.
«Non sono arrivata a questo punto per mollare, Esposito.» riposi decisa a reggere la sua pressione «Dimmi cosa vuoi e facciamola finita.» Julian mi guardò per un lungo istante senza dire nulla e pensai si sarebbe tirato indietro, rimangiando la promessa fatta. «Te.» rispose infine «Voglio te.»
Il resto dello svolgimento sta a voi scoprirlo, se pensate che questo libro possa piacervi. Per aiutarvi a decidere in tal senso aggiungo che il romanzo è scritto molto bene, che la storia come thriller presenta una solida struttura, che procede in maniera non banale ma anzi ricca di colpi di scena ben inseriti nel contesto, che leggendolo forse avvertirete come me la sensazione di star guardando un telefilm di una qualche serie poliziesca, essendo ogni cambio di scena e di azione e ogni passaggio logico ben spiegato e inserito al momento opportuno in maniera naturale dall’autrice. E non dimentichiamo la forte carica erotica di alcune scene, anch’esse inserite in maniera convincente.
Unica pecca del romanzo, a mio parere, è che nella cura attenta degli elementi che vanno a comporre il giallo, si è trascurata un po’ la componente emotiva, ovvero la storia prende e tiene incollati ma emoziona poco. Inoltre manca del tutto l’anima “rosa”: se cercate una storia d’amore qui non la troverete e a tal proposito penso sia un tantino fuorviante aver inserito il libro fra i romanzi rosa. In realtà è, come dicevo, un giallo venato di eros, o meglio un erotic suspense, ma di sicuro non un romance. Che in futuro possa svilupparsi una storia d’amore che sia più che sola attrazione tra i due personaggi principali, è lasciato all’immaginazione del lettore o alla volontà dell’autrice di scrivere un eventuale seguito. Al momento il romanzo viene definito dalla stessa Clarke autoconclusivo.
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