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Ivan è un vampiro, un guerriero e uno stratega, uno duro a morire, ma una distrazione da ormone imbizzarrito lo costringe alla fuga e a mettere in discussione lealtà vecchie di secoli.
Cataldo è un secchione nevrotico. E una notte infila il naso dove proprio non dovrebbe.
Manuel vorrebbe solo tornare a dormire.
“So vampiri, Manuel, non muratori. Non mangiano l’amatriciana! Ma fanno pure altro. Un sacco di altre cose, in effetti. E hanno una società complessa, una gerarchia, vanno in giro da millenni e la gente non se ne accorge. Sono furbi, organizzati.” “E tutto questo è vero perché lo hai letto su internet”, sospira lui tributando un saluto sconsolato al sonno.
Signore e signori, vi presento Cataldo e Manuel. Il primo è un secchione super curioso che quando c’è da scoprire qualcosa non lo batte nessuno, e il secondo, suo fedele amico, è un tipo più comune, ordinario che saprà regalarvi momenti di puro coraggio.
Ed è proprio la curiosità che porterà i due amici in un bel guaio o come lo definiscono loro: “Ultima Chiamata prima della deportazione a Begonilandia.”
Diciamo che Cataldo scoprirà cose che non doveva scoprire e che, per questo, verrà rapito, insieme a Manuel, dai Debellanti, una sorta di associazione formata da umani e vampiri ribelli alla ricerca del soggetto Omega, capeggiati da Heinrich.
Così, ben presto, i due si imbatteranno in Ivan: vampiro letale e spietato con un unico punto debole, Xavier. Un giovane vampiro che lo ferirà nel profondo.
Già, perché per quanto l’autrice, usi un linguaggio umoristico, riesce ad incastrare perfettamente anche momenti di riflessione:
“… la lunga esistenza gli ha tatuato addosso che nessuno rifugio è mai davvero sicuro, che l’onore e la lealtà si sgretolano sotto i colpi della cupidigia e dell’ambizione, che niente, nessun esercito e nessuna fede possono proteggerti quando il destino decide che sei una pedina divertente.”
E così ci ritroviamo davanti a un Ivan che sotto quella corazza, impossibile da scalfire, nasconde pareti in grado di sgretolarsi.
Quando si ritroverà a dover cercare una via di fuga per salvarsi dal suo stesso sangue, scoprirà che quei due semplici esseri umani così sbadati e tontoloni, nascondono un coraggio da leoni.
“Oppure possiamo contare sulle nostre eccezionali capacità di combattimento. Io e te possiamo fronteggiare cento, mille Debellanti ballando la macarena, bendati, con una mano legata dietro la schiena e l’altra a tirare una sega a un colibrì!”
Fantastico!
Sweet Dreams è un romanzo fresco che ho apprezzato dalla prefazione all’epilogo. Con la sua sobrietà di linguaggio, e una scrittura fluida e geniale, magistralmente condotta, vi terrà incollati per tutte le pagine che volterete.
Giusy De Nicolo ha appena trovato una adepta che leggerà tutte le sue opere, passate e future.
Recensione a cura di
Editing
Un milione di grazie per l’affetto al mio Coso. ❤
Sono d’accordo con la rece. Anche a me è piaciuto molto